Spese sanitarie detraibili 2024, bancomat o contanti? Come pagare caso per caso

Patrizia Del Pidio

28 Agosto 2024 - 08:09

La detrazione delle spese sanitarie quando spetta anche se si effettuano i pagamenti in contanti e quando, invece, richiede obbligatoriamente il pagamento con il bancomat?

Spese sanitarie detraibili 2024, bancomat o contanti? Come pagare caso per caso

Spese sanitarie detraibili: come si deve pagare per avere diritto alla detrazione con bancomat o con contanti? La stagione della dichiarazione dei redditi è nel suo pieno svolgimento. Per chi presenta il modello 730, infatti, c’è poco più di un mese di tempo ancora per trasmettere la dichiarazione. Per chi utilizza il modello Redditi, invece, la scadenza per l’invio è fissata al 31 ottobre.

Per quel ch riguarda le detrazioni delle spese mediche e sanitarie, quest’anno la normativa non cambia e rimane invariata rispetto all’anno precedente. L’obbligo di pagare le spese sanitarie detraibili con mezzi di pagamento tracciabili non vale per ogni spesa medica, ma solo in alcuni casi. Per alcune spese sanitarie si può godere ancora del beneficio fiscale anche pagando in contanti.

Per quali spese mediche si deve fare i conti con l’obbligo di pagamento tracciabile? Scopriamo, caso per caso, per avere la detrazione che tipo di pagamento è da preferire.

Spese sanitarie detraibili: come pagare caso per caso

Ai fini della detraibilità in dichiarazione dei redditi, a partire dal 1° gennaio 2020 è previsto l’obbligo di utilizzare mezzi di pagamento tracciabili le spese indicate all’articolo 15 del TUIR, con alcune eccezioni.

L’obbligo di usare il bancomat e, in generale, tutti i metodi di pagamento tracciabile, non si applica in relazione alla detrazione di medicinali e altri dispositivi medici, mentre per le spese sanitarie detraibili è stato introdotto un doppio binario.

Resta possibile utilizzare, anche per le detrazioni da inserire nel 730/2024, i contanti per pagare le spese in relazione a prestazioni rese da strutture pubbliche e private accreditate con il SSN, Servizio Sanitario Nazionale.

L’obbligo di usare carte e bancomat si applica invece alle spese sanitarie detraibili pagate presso medici privati e non convenzionati. Si pensi, ad esempio, alle spese sostenute per lo psicologo, il dentista o per l’oculista, qualora non accreditati con il SSN (privati); in tal caso, usare carte, bancomat o bonifici diventa presupposto fondamentale ai fini della detrazione in dichiarazione dei redditi.

Tipologia spesa medicaModalità di pagamento
Farmaci Sia bancomat che contanti
Dispositivi medici (occhiali, prodotti ortopedici, materassi, plantari, prodotti per l’automedicazione, ausili per disabili ecc..) Sia bancomat che contanti
Visite mediche presso strutture pubbliche Sia bancomat che contanti
Visite mediche presso strutture private accreditate con SSN Sia bancomat che contanti
Visite mediche presso strutture private o medici specialisti non accreditati con il SSN Solo bancomat, carta o bonifici
Ricoveri o interventi presso strutture private non accreditate Solo bancomat, carta o bonifici
Esami del sangue presso strutture private non accreditate Solo bancomat, carta o bonifici

Spese sanitarie detraibili, uso dei contanti in base al soggetto e non alla prestazione

A partire dal 30 aprile 2024, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei contribuenti il modello 730 precompilato 2024. Le spese mediche e sanitarie detraibili fanno parte, come ogni anno, dell’insieme di dati che il Fisco indica in dichiarazione dei redditi, dando ovviamente la possibilità al contribuente di modificarli e integrarli.

Il “doppio binario” bancomat-contanti deve essere considerato sempre in relazione al soggetto che eroga la prestazione, e non in base alla tipologia di prestazione fornita (se in convenzione o privatistica).

Non conta quindi se la prestazione resa sia o meno in convenzione. L’aspetto rilevante da considerare, ai fini di determinare quali sono le spese sanitarie detraibili, è se la struttura che eroga la prestazione è o meno convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale.

Quanto si recupera con le detrazioni delle spese mediche?

È possibile portare in detrazione dall’Irpef il 19% delle spese sanitarie (per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro di franchigia). In sostanza, la detrazione spettante è pari al 19% della differenza tra il totale della somma spesa e la franchigia di 129,11 euro.

Facciamo un esempio: se un contribuente spende annualmente 735 euro per medicinali e visite, può portare in detrazione al 19%, ovvero
735-129,11= 605,89 euro

Il 19% di 605,89 euro è uguale a 115,11 euro, questa è la somma che recupera rispetto a quanto speso per medicine e visite mediche.

Se la spesa sostenuta è superiore a 15.493,71 euro in un anno, al netto della franchigia di 129,11 euro, la detrazione per le spese mediche può essere ripartita in quattro quote annuali di uguale importo. La scelta di rateizzare la detrazione o fruirne in un’unica soluzione va fatta al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi anche in relazione alla capienza fiscale del contribuente.

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