Nel 2025 prevista la riduzione dell’agevolazione fiscale per il Superbonus, ma con la legge di Bilancio 2025 sono inseriti anche nuovi paletti. Ecco quali sono e le alternative al Superbonus.
Come gli sgravi fiscali Superbonus 2025? L’articolo 8 del disegno di Legge di Bilancio 2025 cambia ancora il Superbonus e introduce nuove restrizioni.
Tali novità possono indurre molti contribuenti a non ritenere conveniente utilizzare questo strumento, ma preferire altri aiuti e incentivi fiscali per la ristrutturazione.
Ecco i nuovi paletti del Superbonus 2025 e il panorama degli incentivi legati alle ristrutturazioni edilizie dal 1° gennaio 2025.
Superbonus nella Legge di Bilancio 2025
A partire dal 1° gennaio 2025 la percentuale di detrazione fiscale fruibile per le ristrutturazioni edilizie che consentono di ottenere il recupero di almeno 2 classi energetiche scendono al 65%. Esclusa la possibilità di ottenere la cessione del credito e lo sconto in fattura.
Con l’articolo 8 del disegno di Legge di Bilancio 2025 sono però introdotti ulteriori limiti e condizioni.
Il comma 3 modifica l’articolo119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, stabilisce che per le spese sostenute nell’anno 2025 la detrazione del 65% spetta esclusivamente per gli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024:
- per edifici diversi dai condomini risulti presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA);
- per gli interventi effettuati nei condomini risulti adottata la delibera assembleare e presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA);
- per gli immobili per i quali è prevista demolizione e successiva ricostruzione, risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.
La lettera “b” del comma 3 precisa, inoltre, che per i lavori eseguiti nel 2023 il contribuente può esercitare l’opzione per fruire delle detrazioni fiscali in 10 anni, invece di 4 anni. L’opzione è irrevocabile e si esercita tramite una dichiarazione dei redditi integrativa di quella presentata per il periodo di imposta 2023 da presentare entro il termine stabilito per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2024.
Per i lavori eseguiti dal 1° gennaio 2024 la detrazione è fruibile solo in 10 anni, quindi gli importi riconosciuti si portano in detrazione in 10 rate annuali di uguale importo. La misura agevola chi ha una ridotta capienza fiscale, ma può creare disagi a chi vuole rientrare della spesa anticipata in un breve lasso di tempo.
Ricordiamo che per i lavori eseguiti nel 2024 la percentuale di detrazione fiscale è al 70%.
Alternative al Superbonus: Bonus Ristrutturazioni ed Ecobonus
Anche nel 2025 è possibile sfruttare alternative al Superbonus, in particolare il Bonus Ristrutturazioni (art 16 bis del Dpr 917/86.) e l’Ecobonus.
Per il 2025 il Bonus Ristrutturazioni è confermato al 50% su un tetto massimo di spesa di 96.000 euro. Per il 2026 e 2027 l’aliquota scende al 36% ma sempre su una spesa di 96.000 euro.
Le misure viste sono applicabili solo alle abitazioni principali, per gli altri immobili l’aliquota è al 36% per le spese sostenute nel 2025 e 30% per le spese sostenute negli anni 2026 e 2027, ma sempre su un tetto di spesa di 96.000 euro.
Ridotto drasticamente anche l’Ecobonus 2025, in questo caso per il 2025 trova applicazione l’aliquota del 50%, ma solo per le abitazioni principali. L’aliquota scende al 36% per le altre abitazioni.
L’aliquota del beneficio fiscale scende poi al 36% per le abitazioni principali per gli anni 2026 e 2027 e al 30% per le abitazioni diverse da quella principale.
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