L’effetto Superbonus sembra essere terminato: i bonus edilizi non sono più un traino sufficiente e le intenzioni di acquisto per il settore casa degli italiani crollano.
L’effetto Superbonus è finito. E così le intenzioni d’acquisto a tre mesi degli italiani crollano dopo quattro mesi di crescita consecutiva. Si torna ai livelli di inizio 2023, con un calo registrato dell’8,4% rispetto al mese di aprile. A rilevarlo è l’analisi dell’Osservatorio Findomestic di maggio, realizzata in collaborazione con Eumetra e riportata dal Sole 24 Ore.
Lo studio evidenzia che a trainare il calo delle intenzioni d’acquisto è il comparto casa, con una influenza inevitabile dell’effetto Superbonus ormai terminato. Il calo, per le spese per la casa, è evidente: -19,4% per le intenzioni di ristrutturare casa, -11,8% per gli impianti di isolamento termico e -9,2% per le caldaie a condensazione o biomassa.
Il calo sulla casa è di certo quello più vistoso, ma non è l’unico. In generale, infatti, non è solo l’effetto Superbonus terminato a rischiare di portare a un calo dei consumi: le famiglie italiane sembrano meno disposte a rinunciare ai propri risparmi rispetto a quanto avvenuto negli scorsi mesi, evitando - almeno nelle intenzioni - diverse spese.
Come sottolinea Gilles Zeitoun, amministratore delegato di Findomestic, nei primi mesi del 2023 c’è stata una ripresa della propensione al consumo, ma ora l’inflazione sembra preoccupare maggiormente e le famiglie si rivelano più prudenti. Anche perché, sottolinea, i redditi crescono meno dei prezzi dei beni di consumo, tanto che a preoccupare gli italiani è soprattutto il calo del potere d’acquisto.
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Casa, l’effetto Superbonus è finito: scendono le intenzione d’acquisto
Il calo riguarda le intenzioni di acquisto di diversi beni e servizi legati alla casa. Per esempio anche la spesa per i mobili si potrebbe contrarre, con una discesa delle prospettive di acquisto del 12,7%, anche se su livelli superiori rispetto alla media degli ultimi 12 mesi.
Qualche elemento in controtendenza però c’è: aumentano, infatti, le intenzioni d’acquisto per gli impianti fotovoltaici (+11,9%) e per gli infissi (+4,4%). In generale sembra che le famiglie italiane siano meno convinte di investire i propri soldi sulla casa, considerando la fine dello sconto in fattura per le ristrutturazioni o le caldaie e valutando il Superbonus qualcosa di ormai meno conveniente che negli scorsi mesi.
In quali settori si spenderà meno e in quali più
Come detto, però, non c’è solo la casa tra i settori in cui le famiglie sembrano intenzionate a spendere meno nelle prossime settimane. A rischio, per esempio, sono le auto: per quelle nuove il calo è del 7% e per l’usato dell’11%. Bene invece i motoveicoli: dopo una crescita continuata dal 2021, oggi le intenzioni d’acquisto continuano ad avere un saldo ampiamente positivo (+8,6%).
Il settore tecnologico fa invece intravedere buone prospettive per gli acquisti: importante la crescita per i tablet (+15,8%), per le fotocamere (+18,8%) e per la telefonia (+11,1%). Un dato in ripresa dopo il calo del primo trimestre dell’anno. Potrebbe tornare a crescere anche l’acquisto delle tv, con una prospettiva del +6,3%. Per quanto riguarda gli elettrodomestici, in crescita l’acquisto per i grandi e in discesa per i piccoli.
Passando al tempo libero e alle vacanze, si registra un calo delle intenzioni d’acquisto dei viaggi nonostante l’avvicinarsi dell’estate: la discesa è del 2,9%, forse perché in molti hanno già prenotato. Scendono anche le intenzioni per l’acquisto delle e-bike e delle attrezzature per lo sport.
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