Per fruire della cessione del credito al 110% non basta pagare i lavori entro il 2023, è necessario anche che il pagamento sia allineato a lavori effettivamente realizzati. Chiarimenti.
Un chiarimento dell’Agenzia delle Entrate precisa che non basta il pagamento dei lavori entro fine anno per avere diritto alla cessione del credito del 110%, serve che lo stato dei lavori sia allineato. L’Ade, in occasione di Telefisco del 20 settembre chiarisce, infatti, che la cessione del credito 110% non si può fruire solo effettuando bonifici per i lavori entro il 31 dicembre 2023, ma è necessario che i bonifici stessi siano allineati con l’avanzamento reale dei lavori.
Per avere diritto alla cessione del credito, infatti, ci si basa sullo stato di avanzamento dei lavori a fronte dell’asservazione del singolo Sal. In sostanza, quindi, per avere diritto a cedere il credito al 110% entro fine anno è necessario accompagnare i bonifici con una dichiarazione del direttore dei lavori. Cerchiamo di chiarire questo punto.
Cessione del credito, non basta pagare entro il 31 dicembre
La cessione del credito è legata alSal e per potervi accedere è necessario che i bonifici effettuati siano allineati con il reale stato di avanzamento dei lavori.
Le somme che si intendono cedere, di fatto, non devono solo essere state pagate entro il 31 dicembre 2023, ma devono anche essere accompagnate da una dichiarazione del direttore dei lavori sullo stato di avanzamento del cantiere. E sarà possibile cedere solo i crediti relativi agli interventi già realizzati che sono stati pagati.
Le somme che possono essere oggetto di cessione del credito, di fatto, non possono riguardare pagamenti effettuati alla ditta edile entro il 31 dicembre 2023, per interventi che ancora devono essere effettuati o terminati.
In quest’ottica, quindi, appare totalmente inutile accelerare i pagamento per poter cedere il 110% se i lavori non sono stati realmente effettuati.
Per la detrazione contano i pagamenti al 31 dicembre
Il discorso appena chiarito vale solo ed esclusivamente per chi intendere cedere il credito dei pagamenti effettuati entro il 31 dicembre 2023. Solo in quel caso serve l’allineamento con lo stato di avanzamento dei lavori.
Il discorso si fa diverso, infatti, per chi intende fruire della detrazione con l’aliquota al 110%. Ai fini delle agevolazioni fiscali, infatti, si applica sempre il principio di cassa e si possono portare in detrazione le spese relative all’anno in cui vengono effettuate.
I proprietari di villette e unifamiliari, volendo fruire della detrazione al 110%, potrebbero di fatto anticipare tutto il saldo alla ditta edile entro il 31 dicembre 2023, anche relativamente a lavori che saranno effettuati il prossimo anno. Essendo valido il principio di cassa, per le spese sostenute entro la fine del 2023 si applica l’aliquota del 110% e non si incorre nella riduzione prevista dal 1° gennaio 2024.
Va tenuto presente, in ogni caso, che il diritto all’agevolazione è sempre legato al termine dei lavori, ma per la detrazione non vi è un termine perentorio da rispettare.
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