Superbonus, come funziona col quoziente familiare? Cosa cambia nel calcolo del reddito e per chi

Rosaria Imparato

18 Novembre 2022 - 13:28

Con la riforma del superbonus cambia il metodo di calcolo del reddito, perché non si guarda più l’Isee ma il quoziente familiare. Ecco come funziona e per chi sono vantaggiose queste novità.

Superbonus, come funziona col quoziente familiare? Cosa cambia nel calcolo del reddito e per chi

Come funziona il quoziente familiare applicato al superbonus? È una delle novità più rilevanti per l’agevolazione fiscale, perché non solo con la riforma del governo Meloni viene introdotto il requisito del reddito, ma cambiano i parametri con cui il reddito viene calcolato. Non più l’Isee come metro di giudizio, quindi, ritenuto non equo con i suoi parametri reddituali e patrimoniali riferiti a due anni prima (col modello Isee ordinario) o a un anno prima (con il modello Isee corrente).

Con il quoziente familiare in pratica si prendono i redditi della famiglia e si dividono per un coefficiente che sale all’aumentare della numerosità del nucleo.

Superbonus, come funziona col quoziente familiare? Cosa cambia nel calcolo del reddito e per chi

Tutte le novità relative al superbonus si trovano nel dl Aiuti quater, di cui per ora sono in circolazione alcune bozze. Viene ridotta l’aliquota di detrazione dal 110 al 90%, e grazie a questo abbassamento le villette (cioè gli edifici unifamiliari) rientrano tra i beneficiari dell’agevolazione, ma con due requisiti:

  • la villetta deve essere abitazione principale;
  • il contribuente che effettua gli interventi non può avere un reddito superiore a 15mila euro.

Sul secondo requisito entra in gioco il quoziente familiare.

Ma come si calcola la soglia di 15mila euro di reddito col quoziente familiare? Si prendono i redditi registrati in famiglia nell’anno precedente a quando si fanno i lavori. Si sommano e si dividono per un coefficiente determinato in base alla numerosità della famiglia. Se c’è un solo contribuente, il coefficiente è 1 e quindi si prende tutto il reddito. Il coefficiente viene incrementato di 1 se è presente un secondo familiare convivente; di 0,5 se è presente un familiare a carico, di 1 se sono presenti due familiari a carico e di 2 se sono presenti tre o più familiari a carico.

Semplifichiamo la modalità di calcolo nella tabella che segue:

numero di parti
Contribuente 1
Se nel nucleo familiare è presente un coniuge, il soggetto legato da unione civile o la persona convivente si aggiunge 1
Se nel nucleo familiare sono presenti familiari, diversi dal coniuge di cui all’articolo 12 del Tuir, dal soggetto legato da unione civile o dal convivente, in numero pari a:
un familiare si aggiunge 0,5
due familiari si aggiunge 1
tre o più familiari si aggiunge 2

Per esempio, un contribuente con un reddito di 50mila euro, con un coniuge e quattro figli a carico, col nuovo calcolo il risultato è di 12.500 euro, e quindi potrebbe avere accesso al superbonus.

«Col quoziente familiare mille euro in più a famiglia», dice Antoniozzi (FdI)

Il quoziente familiare è uno strumento che insieme all’assegno unico è stato richiamato al Forum delle famiglie da Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità. Il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi, ha affermato che «l’introduzione del quoziente familiare per le imposte annunciato dal governo Meloni porterà un recupero medio di mille annuali per ogni famiglia, fatto assolutamente positivo per la nostra economia e per i nuclei più numerosi».

Il quoziente familiare è uno dei cardini sui quali FdI vuole far ruotare la riforma complessiva dell’Irpef, e infatti faceva parte delle promesse elettorali del partito.

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