Come si può ridurre l’importo della tassa sui rifiuti? Vediamo come fare a pagare meno di Tari.

Tari, come pagare di meno

Come pagare meno di Tari? In alcuni casi l’importo della tassa rifiuti può essere anche abbastanza corposo e proprio per questo molti contribuenti sono alla ricerca della modalità che permetta loro di poter pagare meno.

La Tari è una tassa a livello locale che serve a finanziare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Essendo una tassa che riscuote il Comune, è proprio quest’ultimo a definire in quante rate deve essere versata e la scadenza dei singoli pagamenti.

L’unica cosa comune in tutta Italia è la data ultima di versamento che deve essere effettuata entro la fine dell’anno, che nella maggior parte dei casi è previsto entro la fine dell’anno, è in arrivo.

Per quel che riguarda la Tari, è bene ricordare che ci sono diverse modalità per pagare in modo ridotto la tassa sui rifiuti tra esenzioni, bonus e agevolazioni.

In questo articolo andremo a indagare tutte le modalità che permetto di pagare meno la Tari, a chi spettano e come fare per richiederle. Vediamo cosa prevede la normativa e come fare.

Come si calcola l’importo della Tari

A stabilire l’importo da versare per la Tari sono gli enti locali che determinano anche in quante rate la somma può essere versata, fermo restando che l’ultima rata a saldo debba essere pagata entro la fine dell’anno.

Oltre ai normali casi di esenzione che possiamo trovare riassunti nell’articolo Tari 2024: chi non la paga? Tutte le esenzioni e riduzioni, diversi Comuni sono propensi ad applicare delle riduzioni. Queste ultime possono essere sia facoltative che obbligatorie.

Per capire come si applicano queste riduzioni, bisogna partire dal comprendere come è composta la tassa sui rifiuti:

  • una parte fissa che tiene conto del costo del servizio determinata dal numero dei componenti del nucleo familiare e metratura dell’immobile;
  • una parte variabile in base ai rifiuti prodotti.

La determinazione della riduzione si deve, sempre, calcolare sulla quota variabile della Tari perché è proprio su di essa che si determina quando è possibile pagare di meno.

In ogni caso ogni Comune adotta criteri differenti per il calcolo Tari, in alcuni casi si può dare maggiore importanza al numero di componenti del nucleo, in altri casi si prendono in considerazione i coefficienti di produttività.

Come pagare meno la Tari: le riduzioni obbligatorie

Come abbiamo detto le riduzione che possono essere operate sulla tassa rifiuti possono essere facoltative, a discrezione dell’ente locale, oppure obbligatorie.

Quelle obbligatorie si applicano quando:

  • nelle zone interessante il servizio di raccolta dei rifiuti non è stata effettuato la e in questo caso è prevista una riduzione del 40% della tassa;
  • se il servizio della raccolta rifiuti è stato interrotto o non è stato svolto per un determinato periodo (anche per scioperi) si ha diritto a una riduzione del 20% della tariffa;
  • il Comune può stabilire l’importo delle riduzioni quando chiede ai cittadini di effettuare la raccolta differenziata, ma la percentuale dipende di riduzione dipende dall’ente locale;
  • nei casi di abitazioni da parte di non residenti titolari di pensione estera: in questo caso la riduzione può arrivare fino a due terzi della tariffa.

Come pagare meno la Tari: le riduzioni facoltative

Le riduzioni facoltative sono quelle a discrezione dei Comuni e sono gli enti locali a decidere se applicarle o meno. Non sono riduzioni definite quantitativamente dalla legge e sono riferite ai casi di:

  • abitazioni che si utilizzano in maniera discontinua, in modo limitato o stagionale;
  • abitazioni che hanno un solo residente;
  • fabbricati rurali a uso abitativo;
  • abitazioni i cui proprietari dimorano all’estero per più di sei mesi l’anno;
  • per locali non a uso abitativo che si utilizzano in modo ricorrente, ma non continuativo (come l’uso stagionale).

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