Tassa sugli imballaggi in arrivo nella nuova Legge di Bilancio? Al bando confezioni di plastica, vetro e alluminio

Rosaria Imparato

27 Settembre 2019 - 12:18

Nuove ipotesi che riguardano la Legge di Bilancio 2020 vedono l’arrivo di una tassa green su imballaggi di plastica, bottiglie, ma anche alluminio: in pratica ogni tipo di confezione.

Tassa sugli imballaggi in arrivo nella nuova Legge di Bilancio? Al bando confezioni di plastica, vetro e alluminio

Si susseguono le indiscrezioni sulla Legge di Bilancio 2020: tra le ipotesi c’è una possibile tassa sugli imballaggi, che riguarderebbe ogni tipo di confezione alimentare.

Non solo plastica, dunque, ma anche bottiglie di vetro e contenitori di alluminio.

Si dovrebbe trattare di un importo commisurato alla quantità, a carico dei produttori o degli importatori e che alla fine si ripercuoterebbe sulle prezzo finale pagato dal consumatore.

A metà tra un’imposta di consumo e un’accisa, l’obiettivo è quello di ridurre il consumo (e lo spreco) di plastica e di ogni altro tipo di imballaggio alimentare, disincendivandone l’acquisto ed “educando” il consumatore a comportamenti più ecologici.

Questo tipo di tassa si inserisce all’interno del progetto più ampio del nuovo Governo Conte di investimenti green sulla scia delle direttive europee.

Tassa sugli imballaggi in arrivo nella nuova Legge di Bilancio?

Per ora è ancora un’ipotesi, ma prende sempre più piede la possibilità di una tassa sugli imballaggi nella Legge di Bilancio 2020.

Secondo quanto anticipato da Il Sole 24 Ore, si tratterebbe di 20 centesimi per ogni chilogrammo di imballaggio, sia esso plastica, vetro, alluminio o legno: insomma, qualsiasi tipo di confezione alimentare.

Il Ministero dell’Economia starebbe quindi lavorando a una tassa simile a un’imposta di consumo applicata ai produttori o agli importatori dei materiali, una sorta di accisa.

Sembra facile prevedere anche un aumento del prezzo finale del prodotto, che quindi ricade sulle tasche del consumatore.

Dall’altro lato, però, alla base di una tassa del genere, più che pesare sulle tasche degli italiani c’è lo scopo di “educare” il consumatore a fare scelte più consapevoli nel rispetto dell’ecosistema, scegliendo confezioni e imballaggi biodegradabili o riutilizzabili.

La nuova tassa si inserisce nel contesto più ampio degli investimenti green su cui il Governo vuole puntare, così come lo stesso Giuseppe Conte ha confermato in seguito al suo incontro con i sindacati che si è tenuto lo scorso 18 settembre.

Si era già discusso in passato in una nuova tassa sulla spesa, che prevedeva l’aumento dell’IVA anche sui biglietti aerei e la celebre tassa sulle merendine.

Per ora si attende il DEF, il Documento di Economia e Finanza, contenente tutte le politiche economiche e finanziarie selezionate, la cui pubblicazione è slittata a lunedì 29 settembre 2019, e che sarà alla base della nuova Legge di Bilancio.

Tassa sugli imballaggi in arrivo? Una Legge di Bilancio 2020 green

La tassa sugli imballaggi sarebbe una sorta di tassa green, dunque, che da un lato punta a disincentivare l’acquisto di imballaggi potenzialmente nocivi per l’ambiente, e dall’altro prova a spingere i consumatori verso comportamenti più consapevoli e rispettosi dell’ecosistema.

Si risponderebbe anche in modo positivo alla sfida che la giovane attivista Greta Thumberg ha lanciato durante il suo discorso all’ONU in occasione della conferenza sul clima.

Il Governo Conte si sta dimostrando particolarmente attento alle tematiche verdi, e coerentemente con l’impegno ambientale del Movimento 5 Stelle cercherà di non aumentare la pressione fiscale.

Tra i vari impegni presi dal Governo, infatti, spiccano le novità contenute nella bozza del Decreto Ambiente, che prevede la possibilità di ottenere un bonus del 20% come credito d’imposta per l’esercente e la detraibilità intera del costo della consegna a domicilio per il consumatore se la consegna viene effettuata in modo consapevole.

Ma gli incentivi non finiscono con le consegne a domicilio: sono previsti anche bonus di 2.000 euro per la rottamazione dei veicoli inquinanti, programmi di piantumazione alberi, rimozione dei sussidi dannosi per l’ambiente e sconti del 20% sull’acquisto di prodotti sfusi.

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