Il presidente della Fed Jerome Powell in audizione al Congresso degli Stati Uniti. Cosa accadrà ai tassi durante la seconda amministrazione di Donald Trump.
Il presidente della Fed Jerome Powell ritiene che, nel caso in cui “l’economia degli Stati Uniti si confermasse solida e l’inflazione non scendesse verso il 2%”, target su cui punta la Banca centrale americana, così come la BCE, i tassi sui fed funds potrebbero essere lasciati ai livelli attuali “per un periodo di tempo più lungo”.
Insomma, ha affermato il banchiere centrale nel corso di un discorso proferito durante l’audizione di oggi al Congresso degli Stati Uniti: “Non c’è alcuna necessità di affrettarci ad apportare aggiustamenti alla politica” monetaria.
Va detto che Powell ha lasciato però anche la porta aperta all’opzione di tornare ad allentare la restrizione monetaria in atto: “Potremmo allentarla se il mercato del lavoro dovesse indebolirsi in modo inatteso o se l’inflazione scendesse più velocemente delle attese”
Da Powell non è emerso alcun timore riguardo alle condizioni di salute dell’economia americana. “Nel complesso, l’economia USA è solida”. Frase che rende più concreta la possibilità che si concretizzi nel 2025 lo scenario peggiore paventato alla fine del 2024.
Fed, Powell al Congresso USA: nessuna frerra di apportare aggiustamenti ai tassi
Powell ha così spiegato:
“In una situazione che vede la nostra politica monetaria meno restrittiva in modo significativo rispetto a quanto lo fosse in passato e con una economia che rimane forte, non abbiamo la necessità di avere fretta ad apportare aggiustamenti. Siamo consapevoli del fatto che ridurre le restrizioni troppo velocemente o in modo eccessivo potrebbe ostacolare i progressi dell’inflazione. Allo stesso tempo, allentare le restrizioni in modo troppo lento o insufficiente potrebbe indebolire in modo non giustificato l’attività economica e l’occupazione”.
Dunque? Powell ha sottolineato che il valore attuale dei tassi sui fed funds USA, che continuano a rimanere all’interno di un range compreso tra il 4,25% e il 4,5%, dopo la decisione della Banca centrale americana di confermare lo status quo nel primo Fed Day del 2025, consente alla politica monetaria della Federal Reserve di rimanere flessibile.
“Prestiamo attenzione ai rischi che incombono sul nostro doppio mandato (inflazione stabile e massima occupazione)”, ha garantito il timoniere della Fed, facendo notare che “la politica monetaria è ben posizionata a gestire i rischi e le incertezze a cui facciamo fronte”.
Tassi Fed, con Trump Powell opta per strategia wait and see
La strategia che il timoniere della Federal Reserve intende adottare è chiara e si può riassumere nella frase “wait and see”.
A fronte dei continui annunci e minacce che arrivano dalla Casa Bianca e che, nell’arco di pochi giorni, hanno visto diverse economie e prodotti del mondo essere colpiti dallo schiaffo dei dazi di Donald Trump, Powell sta optando per un approccio palesemente attendista.
D’altronde la guerra commerciale, secondo alcuni esperti, è solo all’inizio, e comprendere le ripercussioni che la politica economica di Trump avrà sul PIL e sull’inflazione made in USA, così come sul PIL e sull’inflazione dell’area euro e di tutto il mondo, è al momento impossibile, in quanto sarà necessario che passi un po’ di tempo prima di riuscire a fare la stessa conta dei danni inflitti dai dazi.
Perché i tassi sui mutui non scendono? Powell tentenna
Nel corso dell’audizione al Congresso USA, Powell ha cercato di spiegare il motivo per cui i tassi sui mutui continuano a confermarsi negli Stati Uniti ostinatamente alti, anche se la Fed ha comunque tagliato i tassi sui fed funds USA per tre volte.
“È vero che i tassi sui mutui sono rimasti elevati” - ha ammesso il presidente della Banca centrale USA - “ma si tratta di un fenomeno che non è collegato direttamente ai tassi della Fed. È più legato al trend dei rendimenti dei bond di lungo termine, in particolare ai rendimenti dei Treasury a 10 e a 30 anni, per esempio. E questi (rendimenti) sono elevati per ragioni che non sono collegate strettamente alla politica monetaria della Fed ”.
Ma allora quando scenderanno i tassi sui mutui? Powell ha affermato che il calo potrebbe verificarsi in un contesto in cui la Fed riuscisse a mantenere bassi i tassi di interesse, ammettendo tuttavia di non essere sicuro su quando questa situazione potrebbe presentarsi.
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