Vino: l’Italia è il primo produttore mondiale e il terzo per consumi globali
L’Italia è il primo produttore mondiale di vino e il settore dimostra una continua tendenza alla crescita. Sono queste alcune novità emerse dello studio “Industry Book 2019” condotto da UniCredit.
In vista di Vinitaly, la ricerca analizza annualmente tendenze, dinamiche competitive e prospettive di sviluppo e crescita del settore vino. E proprio esso, secondo gli studi, conta circa 2.000 imprese industriali e fattura oltre 11 miliardi di euro, ossia l’8% del fatturato nazionale del settore Food & Beverage.
Positivi anche i dati che riguardano i volumi di produzione. Nel 2018 la produzione italiana di vino è cresciuta del 10,5% rispetto al 2017 e la produzione globale si è attestata a 50,4 milioni di ettolitri.
Questo ha permesso all’Italia, per il quarto anno consecutivo, di laurearsi primo produttore mondiale di vino. È infatti del 17% il contributo che il nostro Paese fornisce alla produzione mondiale.
Vino: crescono i consumi globali
Ciò che più fa riflettere è che la crescita del comparto vino è costante in tutti i fattori di rilevanza. Secondo lo studio di UniCredit, negli ultimi 15 anni i consumi globali sono aumentati annualmente del 6,6%, attestandosi a fine 2017 a 243 milioni di ettolitri.
Una crescita dovuta principalmente all’innalzamento della domanda delle economie emergenti, come quelle sudamericane e asiatiche. Non è un caso se la Cina in questo lasso di tempo ha più che raddoppiato i consumi.
Intanto nel 2017 gli Stati Uniti sono i leader del mercato mondiale. Nelle terre statunitensi sono stati consumati oltre 32 milioni di ettolitri di vino, ossia, il 24% dei consumi totali.
Bene l’Italia che si posiziona al terzo posto nella classifica dei consumi. Con 22 milioni di ettolitri consumati, lo 0,9% in più rispetto all’anno precedente, il nostro Paese rappresenta il 9,3% della domanda mondiale.
Vino: l’export traina le vendite
Nel 2018 le vendite mondiali di vino hanno superato i 30 miliardi di euro, in crescita dello 0,8% rispetto all’anno precedente. Sul fronte delle importazioni si registra un grado di concentrazione relativamente moderato con i primi 10 Paesi importatori in grado di intercettare solo il 67% degli scambi globali.
Gli Stati Uniti si confermano anche qui primo mercato mondiale, bene anche il Belgio che ha registrato una crescita del 2,7%, la Germania +2,7%, e i Paesi Bassi +1,3%.
Il settore del vino e di conseguenza le vendite sono trainate dall’export. Non è un caso se il 54% del fatturato totale, in aumento del 3% rispetto all’anno precedente, è rappresentato dai 6,2 miliardi di euro generati dai mercati esteri. Di questi l’Italia ne detiene il 19,8%: oltre 1 miliardo di euro.
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