L’inflazione frena la sua corsa, ma i prezzi continuano a crescere a dismisura. Quali prodotti hanno visto aumenti record nell’ultimo anno: ecco la classifica.
L’inflazione frena a marzo, al 7,6%. Ma gli effetti positivi proprio non si vedono e, anzi, si registrano rincari record per moltissimi beni e servizi. Secondo le stime del Codacons, gli aumenti dei prezzi sono in alcuni casi addirittura superiori al 70% rispetto all’anno precedente.
I dati forniti dall’associazione dei consumatori si basano sulle cifre pubblicate da Istat sull’inflazione di marzo: partendo da questi numeri il Codacons prende spunto per realizzare una classifica dei prodotti i cui prezzi sono maggiormente aumentati dallo scorso anno. I rincari maggiori si registrano sui biglietti aerei, ma anche su prodotti di prima necessità come quelli alimentari (a partire dallo zucchero) e sull’energia elettrica.
Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, sottolinea che l’inflazione cala, ma “i listini al dettaglio registrano rincari a due cifre, specie per i beni più frequentemente acquistati dai consumatori come gli alimentari”. Il potere d’acquisto, infatti, è sceso del 3,7%, segnala ancora Rienzi. Parlando di speculazioni sui prezzi.
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Gli incrementi maggiori si registrano sui voli aerei: i biglietti costano il 71,5% in più su base annua per i voli nazionali, il 62,8% per quelli europei e il 59,1% in più per quelli internazionali. Aumenti record anche per lo zucchero, il cui costo è aumentato del 55%.
Sale del 44% il prezzo dell’energia elettrica sul mercato libero: in questo caso va sottolineato che fino a febbraio l’aumento era superiore al 100% e a gennaio sfiorava il 175%. In calo anche il gas: l’aumento a marzo è del 41% rispetto all’anno precedente, contro il 117% di crescita stimato a gennaio.
La classifica dei rincari per i prodotti alimentari
I rincari, però, riguardano soprattutto i prodotti alimentari. Un problema non da poco, considerando che si tratta di beni di uso quotidiano e di spese non rimandabili. Ecco per quali prodotti i prezzi sono cresciuti di più in un anno:
- Riso 41,7%
- Latte conservato 34,6%
- Olio di semi 31,4%
- Formaggi 28,9%
- Margarina 28,4%
- Olio d’oliva 27%
- Burro 24,9%
- Pane confezionato 24,1%
- Latte fresco e uova 22%
- Gelati 21,3%
- Patatine fritte 20,4%
- Succhi di frutta 18,4%
- Insalata 18,2%
Gli altri aumenti record
Gli aumenti non riguardano solamente i beni alimentari. Crescono del 16,4% anche i biglietti per le manifestazioni sportive. Particolarmente care sono diventate anche le vacanze: non solo per la stangata sui voli aerei, ma anche per i costi medi di un pacchetto vacanza (+14,7%) o di un hotel (+14,3%). Sale del 14,3% anche la spesa per i prodotti per gli animali domestici, così come cresce del 14% il costo delle automobili usate. E aumentano anche i prezzi delle consegne a domicilio di cibo: +13,3%.
Quanto pesa l’inflazione per le famiglie italiane
Quanto pesa l’inflazione sulle famiglie italiane? A stimare l’impatto sul costo della vita è Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori: per una coppia con due figli l’aumento dei prezzi vuol dire una stangata da 2.292 euro l’anno, di cui oltre mille derivanti dai rialzi su cibo e bevande (che sono del 13%).
Per una coppia con un figlio la spesa è più alta di 2.102 euro, di cui 916 per i prodotti alimentari. In media una famiglia ha un costo maggiore di 1.755 euro a causa del caro vita, di cui 744 proprio per cibo e bevande.
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