La Borsa punisce l’ex monopolista italiano. Dal punto di vista tecnico il momentum ribassista è ancora accentuato e la zona dei minimi storici si fa sempre più vicina
Seduta da dimenticare per Telecom Italia. Dopo diverse giornate di Borsa contraddistinte dal segno meno oggi il titolo ha accentuato la dinamica ribassista scivolando sui minimi degli ultimi 5 anni a 0,5184 euro. Era dal 30 agosto 2013 che sul book di Telecom Italia non comparivano simili quotazioni.
Tim, grafico settimanale. Fonte: Bloomberg
A scatenare il sell-off è stato un report firmato da Exane all’interno del quale sono state evidenziate tutte le criticità relative al business wireless di Tim (clicca qui per approfondire). Con la performance odierna peggiora significativamente anche il quadro borsistico del titolo da inizio 2018. Il passivo rispetto ai massimi dell’anno toccati ad aprile si amplia e supera il 40%. Vediamo gli aspetti salienti dal punto di vista tecnico.
Analisi tecnica Tim: i volumi confermano l’aumento delle pressioni ribassiste
Tim, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Da aprile il titolo Telecom Italia è inserito in una solida tendenza ribassista. Sulle prospettive di Borsa ha pesato l’incapacità di superare la coriacea resistenza statica a 0,889-0,90 euro e la mancata tenuta in fase di accumulazione del supporto a 0,80 euro. Nei mesi successivi il prezzo delle Telecom Italia ha registrato un crollo verticale senza sosta, rompendo tutti i possibili livelli statici e psicologici di supporto incontrati.
Particolarmente significativo l’aumento dei volumi in corrispondenza del breakout dell’ultimo supporto statico a 0,60 euro, incremento che infatti ha anticipato la volatilità di venerdì scorso e di oggi. L’oscillatore RSI ha seguito il movimento del prezzo senza creare divergenze, segnale che il momentum ribassista è ancora forte nonostante sia stato raggiunto il livello di Ipervenduto.
Ora diventa fondamentale la tenuta del supporto psicologico e statico a 0,50 euro. In mancanza del sostegno di quest’ultimo livello si rischia di andare nella pericolosa zona dei minimi storici, avvicinati l’ultima volta proprio nella calda estate del 2013.
Analisi del rischio
Elaborazione Ufficio studi Money.it
Dal punto di vista del rischio Telecom Italia si conferma un titolo dall’alta rischiosità e volatilità. Il Beta dell’azione è fra i più alti di Piazza Affari e il fatto che sia superiore ad uno è indicativo della sua capacità di amplificare i movimenti del mercato di riferimento. Nel caso di un indice come il FTSE Mib, particolarmente esposto alle tensioni provenienti da altri fronti come la politica, non è un elemento che gioca a favore.
Ne ha risentito, infatti, la volatilità del prezzo: nell’ultimo mese quella su Telecom Italia è stati quasi il doppio di quella registrata dall’indice di riferimento. Allargando l’orizzonte di analisi a 3 mesi e a un anno il risultato cambia poco.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su Telecom Italia
Elaborazione Ufficio studi Money.it
Dall’analisi e dalle considerazioni fatte appare conveniente privilegiare un’operatività ribassista. Chi volesse approcciare immediatamente il momentum negativo di Tim potrebbe entrare a mercato a metà della candela odierna, ovvero a 0,5373 euro.
Coloro che invece ritenessero tardive strategie impostate su questa entry level potrebbero attendere un rimbalzo in direzione dei 0,60 euro. Per questi motivi sarebbe bene collocare, nel primo caso, lo stop loss in corrispondenza di questo livello.
Sul fronte opposto, strategie di matrice rialzista da considerare solo da 0,50 euro. Alle attuali quotazioni infatti un ingresso contro mercato appare molto rischioso vista anche la mancanza di riferimenti grafici di rilievo da usare come livelli di stop.
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