Le azioni Juventus sono in evidenza a Piazza Affari. L’analisi tecnica favorisce strategie di matrice rialzista con un elevato rapporto di risk/reward
Le azioni Juventus FC sono in evidenza a Piazza Affari.
Dopo il rally di ieri (+5,68%) le quotazioni della società bianconera proseguono la scalata spinte in Borsa dalle recenti voci sul possibile approdo del tecnico Josep Guardiola sulla panchina da poco lasciata libera da Max Allegri.
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Gli investitori, memori del clamoroso rally di Borsa che coinvolse le azioni Juventus lo scorso anno quando la stampa cominciava ad accostare il nome di Cristiano Ronaldo a Torino, si stanno interrogando cosa potrebbe fare il titolo questa volta.
Vediamo cosa dice l’analisi tecnica sulle azioni Juventus.
Il mercato apre a Guardiola
Juventus FC, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Nel breve periodo le azioni Juventus stazionano al di sopra della media mobile semplice a 200 giorni dopo il forte gap down messo a segno lo scorso 17 aprile, per poi effettuare un nuovo impulso bullish. Oltre a questo, le quotazioni sono riuscite a tornare al di sopra della linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 26 ottobre 2018 a quelli del primo marzo 2019.
A complicare l’avanzata dei compratori è ora il livello dinamico disegnato con i top del 20 settembre 2018 e quelli del 13 marzo 2019: solamente con una violazione di quest’ultimo livello sarà possibile un ritorno verso i top storici, posti a 1,813 euro. Il gap down menzionato prima potrebbe continuare a calamitare i prezzi, che restano inseriti in un uptrend di lungo periodo.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su Juventus FC
Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Operativamente, l’analisi tecnica su Juventus indica che ci potrebbe essere spazio per nuovi upside. A tal proposito, si potrebbero valutare strategie di matrice long in caso di ritorno verso il supporto di breve periodo a 1,444 euro, lasciato in eredità dai massimi del 17 aprile. Lo stop loss andrebbe posto a 1,372 euro mentre l’obiettivo principale a 1,6655 euro. Il target più ambizioso è invece localizzato a 1,70 euro.
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