Aumentano i flussi sugli ETF difensivi, cosa significa per i mercati azionari?

Roberto Donzelli

28 Agosto 2021 - 18:00

Nel mese di luglio sono aumentati i flussi sugli ETF difensivi. E’ solo un caso, oppure questo significa qualcosa per i mercati azionari?

Aumentano i flussi sugli ETF difensivi, cosa significa per i mercati azionari?

Ormai siamo abituati a sentire che i flussi sugli ETF sono in continuo aumento, che stanno rubando costantemente quote di mercato ai fondi comuni di investimento e quant’altro.

Ma a volte si possono ricavare interessanti informazioni anche guardandoall’interno del mondo degli ETF. In particolare, osservando i flussi che i vari ETF settoriali stanno raccogliendo o perdendo.

Quali ETF sono stati comprati di più nella prima parte dell’anno?

Da gennaio a giugno, i settori che hanno «racimolato» i maggiori flussi sono stati quello finanziario, energetico, delle materie prime, il Real Estate e gli industriali.

Questi flussi hanno marcato due trend abbastanza netti.

Il primo è il ritorno di fiamma per i settori «value» rispetto al 2020, quando i grandi vincitori furono i titoli growth, su tutti quelli tecnologici.
Il secondo aspetto importante è che tutti questi settori sono fortemente collegati con l’aspettativa di una robusta ripresa economica post-pandemia.

Fin qui cose abbastanza note. I commentatori hanno scritto e parlato per molto tempo di questi aspetti. Ora, però, c’è un nuovo trend che si sta sviluppando.

A luglio sono tornati di moda i settori difensivi

Osserviamo in primo luogo i settori che hanno raccolto i maggiori flussi nel mese di luglio.

Chi ha raccolto più capitali è stato il settore healthcare, seguito poi dai consumi difensivi (food, beverage, beni di consumo per la casa, e così via) e infine dalle utilities.

Si tratta di tipici comparti che tendono a sovraperformare quando le cose in Borsa non vanno tanto bene.

Potrebbe significare poco. Potrebbe essere una semplice rotazione settoriale. Tuttavia, qualche analista inizia a vederci anche qualcos’altro.

I flussi sugli ETF potrebbero indicare che i rialzi di Borsa sono finiti?

Questo qualcos’altro è il fatto che il mercato azionario potrebbe non tirare più come fatto finora.

Dopo il forte calo di febbraio/marzo 2020 con la diffusione del Covid-19, i principali indici internazionali hanno registrato un fortissimo rimbalzo che ha permesso di recuperare le perdite e fare nuovi massimi prima della fine del 2020, quindi nel 2021 i rialzi sono continuati con una crescita a doppia cifra e una volatilità molto contenuta.

Forse qualcuno inizia a pensare che si è andati troppo oltre. Le valutazioni sono elevate e scontano una crescita dei profitti molto robusta. Per ora le attese sono state confermate, ma non è detto che sarà sempre così. Senza dubbio, qualche scricchiolio c’è, soprattutto dall’andamento dei mercati emergenti, che in Borsa non stanno affatto tenendo il passo di Europa e, soprattutto, USA.

Comunque, una rondine non fa primavera e anche in questo caso l’andamento dei flussi di un solo mese non necessariamente deve indicare per forza un cambio di trend. Tuttavia, la situazione andrà monitorata da vicino nei prossimi mesi.

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# ETF

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