Cosa succede se il negozio o il ristorante non ha il Pos? Ecco cosa dice la legge e quando si può andare via senza pagare.
Commercianti e negozianti senza Pos, purtroppo, sono ancora tanti, nonostante le molte iniziative del governo per incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici, (in primis il cashback). Cosa può fare un cittadino senza contanti se l’esercizio commerciale non accetta pagamenti tramite carta?
Andare via senza pagare talvolta è possibile, ma bisogna tornare in un secondo momento per saldare il conto. Cosa dice la legge e come segnalare chi non ha il Pos?
Rispondiamo con ordine a queste e altre domande.
I commercianti devono accettare i pagamenti elettronici?
Gli esercizi commerciali sono obbligati ad avere il POS per i pagamenti con carta di credito e bancomat dal 2014. Questa disposizione fu introdotta allo scopo di limitare l’evasione fiscale anche se nessuna norma prevede delle sanzioni per gli esercizi che ne sono sprovvisti.
Fino al 2018, l’obbligo di accettare i pagamenti con Pos era limitato agli acquisti di importo superiore a 30 euro, limite cancellato dalla Finanziaria del 2018. Da giugno 2022, invece, i liberi professionisti e gli esercizi commerciali (negozi, ambulanti, bar, tabaccherie, supermercati, pizzerie, ristoranti) devono accettare i pagamenti elettronici a prescindere dall’importo. Nel caso di rifiuto non dovuto a «comprovata impossibilità tecnica», era prevista una sanzione di 30 euro + il 4% del valore della transazione rifiutata.
Con le recenti modifiche apportate alla legge di Bilancio 2023, il governo di Giorgia Meloni ha cercato di aumentare il limite di pagamenti Pos da 30 a 60 euro e di eliminare le sanzioni per chi non accetta pagamenti digitali al di sotto della nuova soglia. Un’altra modifica all’obbligo di Pos prevista dal governo Meloni consiste nell’aumentare a 5000 euro il tetto dei pagamenti in contanti.
Tuttavia, l’UE ha bocciato la legge di Bilancio 2023, sostenendo che l’innalzamento della soglia da 30 a 60 euro e del tetto massimo dei pagamenti in contanti andrebbe a favorire l’evasione fiscale e l’economia sommersa.
L’interlocuzione con Bruxelles ha fatto fare un passo indietro al governo Meloni, che ha modificato nuovamente la soglia dei pagamenti digitali obbligatori, dai 30 ai 40 euro.
Per chi non si adegua alla norma, tuttavia, non sono previste sanzioni.
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Che fare se non posso pagare con la carta?
Se non si hanno contanti a sufficienza per saldare il conto e il commerciante non ha o rifiuta di accettare il Pos, possono crearsi diversi scenari. Ad esempio, se si tratta di un capo di abbigliamento, una soluzione potrebbe essere quella di chiedere al commerciante di tenerlo da parte e di tornare in un secondo momento munito di denaro contante. La cosa si complica quando l’esercizio in questione è un ristorante o un pub e si viene a conoscenza della mancanza del Pos dopo aver consumato il pasto o la bevanda. Lecito domandarsi se in questa specifica circostanza si possa andare via senza pagare.
A essere in torto è il commerciante che non ha o non vuole utilizzare il Pos e, per questo, dovrà essere lui ad andare incontro alle esigenze del cliente. Secondo la legge il proprietario dovrebbe lasciar andare il cliente aprendo un credito da saldare successivamente.
Chi si trova in questa spiacevole situazione generalmente si reca al bancomat più vicino a prelevare per pagare il debito immediatamente, oppure torna il giorno seguente per saldare in contanti, o paga con un sistema home-banking.
Come segnalare chi non ha il Pos
Se l’esercente rifiuta di accettare pagamenti con il Pos, nonostante la richiesta del cliente, può essere segnalato alla Guardia di Finanzia chiamando il 117. In alternativa, il cliente può scrivere direttamente all’Agenzia delle Entrate specificando nome, luogo dell’esercizio, data e ora del fatto, e chiedendo all’Autorità di intervenire per fare le dovute indagini.
I moduli per inoltrare la segnalazione sono disponibili sui rispettivi siti Internet dell’AdE e della Guardia di Finanza.
Si deve comunque tener presente che se il cliente si è impegnato a pagare con bonifico o con contanti, non può esigere di pagare con carta e segnalare l’esercente che glielo neghi. Inoltre, l’obbligo di accettare pagamenti elettronici non è esteso né ai bonifici, né ai pagamenti con app su smartphone.
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