Nuovo flop per Le Pen e Macron nel secondo turno delle elezioni regionali francesi. Successo per Les Républicains che con Bertrand stando ai sondaggi sognano il ballottaggio alle presidenziali del 2022.
Il secondo turno delle elezioni regionali in Francia ha confermato il flop di Marine Le Pen ed Emmanuel Macron, i due candidati che per i sondaggi rimangono i favoriti per la corsa all’Eliseo del 2022.
Nonostante si tratti di consultazioni locali, queste elezioni hanno offerto diversi spunti agli osservatori politici d’Oltralpe per i pronostici riguardanti le politiche del prossimo anno, le quali potrebbero essere piene di sorprese.
La sfida Macron-Le Pen, data per certa in questi ultimi 4 anni, potrebbe così essere messa a rischio dalla crescita del partito gollista Les Républicains, che appare in risalita nei sondaggi grazie al suo leader in pectore Xavier Bertrand, fresco vincitore della regione Hauts-de-France con un netto 52,4%.
Proprio Bertrand potrebbe essere in grado di far fuori Macron dal ballottaggio, sfidando la Le Pen in una sfida tra centrodestra ed estrema destra, come accaduto già nel 2002 in Francia, quando il padre della leader sovranista Jean-Marie si contese la presidenza con Jaques Chirac.
Le elezioni in Francia
In Francia sono diverse le variabili in campo in grado di cambiare, da un momento all’altro, il corso delle elezioni presidenziali che si terranno trapoco meno di un anno.
Infatti, come molti sanno, il sistema elettorale francese prevede l’elezione diretta del presidente della Repubblica, il quale spesso, ovvero quando la maggioranza parlamentare è del suo stesso colore politico, oltre ad essere il capo di Stato, ricopre anche il ruolo di capo di Governo.
I leader dei due partiti più votati al primo turno accedono al ballottaggio, dove basta un voto in più dello sfidante per riuscire a vincere le elezioni. Storicamente passavano al secondo turno centrosinistra (Partito Socialista) e centrodestra (oggi Les Républicains), ma le scorse elezioni hanno modificato il panorama politico francese in maniera radicale.
Il bipolarismo che si è affermato in questi anni è quello tra i moderati europeisti dell’attuale presidente Macron, contrapposti alla Le Pen che guida invece un partito profondamente euroscettico e radicale.
Sondaggi: Macron fuori dal ballottaggio?
Come si può vedere dai sondaggi, entrambi gli approcci hanno i loro vantaggi e i loro inconvenienti. Da una parte Marine Le Pen è quasi certa di accedere al secondo turno, poiché riesce a raccogliere su di sé l’elettorato più scontento e polarizzato, che vede nell’appartenenza all’UE un problema per il proprio benessere.
Al tempo stesso, però, questo estremismo non le consentirebbe di vincere al ballottaggio, come viene mostrato nelle indagini elettorali e come già accaduto in passato.
Fonte Europe Elects
Al contrario, Emmanuel Macron rischia di farsi soffiare il ruolo anti-sovranista da Xavier Bertrand il quale, nelle ultime rilevazioni dello scorso 20-21 giugno, pur rimanendo a 9 punti dall’attuale presidente, registra una tendenza positiva.
Fonte Europe Elects
Quindi, chi dei due riuscisse a primeggiare sull’altro e sfidare la leader di estrema destra al secondo turno, avrebbe ottime probabilità di vittoria finale. In caso questo ruolo non toccasse a Macron, sarebbe il terzo capo di Stato consecutivo francese a non essere riconfermato dopo i suoi predecessori Sarkozy e Hollande.
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