L’assicurazione che guarda l’innovazione: l’Insurtech è il nuovo approccio tecnologico che sta cambiando il settore assicurativo. Analizziamo definizione, strumenti e portata di tale rivoluzione.
Le nuove tecnologie e la trasformazione digitale stanno cambiando e svecchiando il settore assicurativo: start-up, applicazioni, software, Big Data, Intelligenza Artificiale, blockchain, cyber security sono i protagonisti di questo nuovo modo di produrre, gestire e distribuire servizi e prodotti assicurativi ai clienti. Tutti gli operatori della filiera assicurativa (compagnie e intermediari, compresi broker, agenti e subagenti) sono chiamati a confrontarsi e ad operare in un contesto macroeconomico mutato.
Si tratta di un ramo molto potente: gli investimenti in Insurtech si sono quintuplicati negli ultimi 3 anni, e nel 2018 hanno ampiamente superato i 2 miliardi di dollari.
Cos’è l’Insurtech
Il termine Insurtech (“tecnologia assicurativa”) è un neologismo mutuato dal mondo [Fintech-/Fintech-cos-e] e deriva dall’unione tra Insurance (“assicurazioni”) e Technology (“tecnologia”). L’Insurtech è quindi un insieme di tecnologie e strumenti atti ad aumentare l’efficienza e l’efficacia dei prodotti assicurativi.
Per quanto concerne le dinamiche di base che connotano l’Insurtech, la diffusione dell’innovazione tecnologica ha abilitato l’accesso e la condivisione di informazioni e di dati che consentono alle compagnie assicurative di creare e proporre alla clientela prodotti personalizzati, costruiti in base alle esigenze degli assicurati sia nel ramo danni che nel ramo vita.
Ciò ha determinato un netto beneficio per i contraenti delle polizze assicurative che riescono a godere di un miglioramento in termini di trasparenza, di riduzione dei premi e di una migliore consumer experience.
È insurtech una piattaforma che ti permette di controllare prezzi e tariffe e di attivare polizze temporanee per qualsiasi esigenza, dagli animali domestici ai viaggi; è insurtech una piattaforma dove la sottoscrizione di polizze avviene in maniera sicura e trasparente grazie alla tecnologia blockchain; ancora, è insurtech un’app che ti offre assistenza completa in caso di sinistri (dalla rilevazione dei danni alla compilazione della denuncia) in modo semplice e via smartphone. Ci sono poi delle insurtech basate su community e sul modello social network, e quelle che tramite analisi dei dati aiutano le compagnie assicurative ad attrarre e fidelizzare clienti.
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I trend sono tantissimi e riguardano l’intelligenza artificiale, l’architettura tecnologica della blockchain, i pagamenti digitali, i wearable device, il crowdsourcing, i big data, la sharing economy, ecc...
Insurtech e Internet of Things
La capacità di accedere a maggiori e migliori dati, ottenuta in gran parte grazie all’IoT, è uno dei motori alla base del fenomeno Insurtech. Questa mole di dati, se ben gestita, offre alle compagnie assicurative di essere più efficienti nelle loro procedure interne, ma soprattutto di offrire prodotti e servizi migliori ai clienti sempre più esigenti.
Facciamo un esempio relativo al settore auto: con i sensori all’interno del veicolo gli assicuratori possono davvero sapere quando e come guida una persona. Il rischio associato a qualcuno che non supera mai i limiti di velocità e che utilizza l’auto solo per portare i figli a scuola o per andare a fare la spesa non è lo stesso di una persona che ad esempio prende spesso l’autostrada o esce la notte nei weekend. Molti credono che i prezzi delle assicurazioni auto caleranno a causa delle nuove tecnologie.
Migliore efficienza nell’elaborazione dei reclami si traduce in maggiore soddisfazione da parte dei clienti; si va quindi verso la creazione di prodotti per micro-eventi e verso l’esigenza di rispondere a bisogni contestuali.
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Insurtech: trend e pilastri
Per comprendere la portata dei cambiamenti alla base del modo di fare business all’interno del settore assicurativo, occorre dare uno sguardo alle tecnologie digitali che stanno impattando sempre di più sulle compagnie assicurative, i broker, agenti, produttori diretti e intermediari, e sui trend del 2019.
Blockchain e Micro Assicurazioni
La blockchain, decentralizzando le informazioni, crea dati più sicuri e meno esposti all’attacco di hacker. Questa caratteristica rende la blockchain molto attraente agli occhi delle compagnie assicurative, che possono migliorare il modo di concludere istantaneamente le transazioni finanziarie e quindi i processi di fatturazione e di gestione dei flussi monetari esistenti, oltre alla possibilità di tenere traccia dei documenti che vengono aggiornati in tempo reale e condivisi tra i vari utenti.
Molte insurtech stanno investendo in blockchain, vedendo il potenziale e l’opportunità di eliminare l’inefficienza e ridurre i costi. Un esempio è Lemonade, società specializzata in assicurazioni su casa e infortuni. La piattaforma utilizza una commissione fissa per i pagamenti mensili e utilizza un algoritmo per pagare le richieste il prima possibile, quando vengono soddisfatte le condizioni negli smart contract basati su blockchain.
Le criptovalute basate sulla blockchain possono supportare i nuovi modelli assicurativi, in particolare le micro-assicurazioni e il P2P. Le fasce di assicurati più “disagiati” ed economicamente più poveri possono beneficiare di interessanti vantaggi: applicazione di un basso premio grazie all’abbattimento dei costi, possibilità di accedere al mercato delle polizze sulla vita, incidenti, infortuni, sanitaria o malattia, furto, calamità naturali ed altro ancora.
Cyber security
Per le assicurazioni il tema della sicurezza dei dati riveste un ruolo di grande importanza dato che si tratta di una leva su cui competere per il prossimo recente futuro. Le polizze assicurative a copertura dei cyber-attacchi sono cresciute a ritmi esponenziali dato che il furto di dati aziendali comporta non solo costi esosi, ma rischi imponenti che impattano sulle implicazioni strategiche dell’intera catena del valore nel comparto assicurativo.
Si stima che il mercato globale per la cyber insurance possa raggiungere almeno i 30 miliardi di dollari in premi sottoscritti entro il 2025. Anche per l’anno 2019 il tema della sicurezza informatica rimane una sfida aperta con cui le assicurazioni devono confrontarsi e recuperare il ritardo accumulato negli anni.
Più collaborazione tra startup e grandi aziende
Secondo Sam Friedman, capo della ricerca Insurance presso il Centro per i servizi finanziari di Deloitte, la parola chiave per il 2019 sarà collaborazione. Ciò significa che, invece di competere con gli assicuratori, la maggior parte delle insurtech lavorerà al fianco di grandi player, contribuendo a migliorare i servizi come la sottoscrizione di polizze e le richieste di risarcimento.
Per le grandi compagnie di assicurazione, lavorare con le insurtech aiuta a ridurre il costo di sviluppo di nuovi prodotti e anche a trasferire parte del rischio. Un altro vantaggio è la maggiore velocità dell’innovazione, grazie alla minore burocrazia interna di cui godono le giovani realtà.
Intelligenza artificiale
Le piattaforme di Intelligenza Artificiale, di cui molte fanno uso dell’apprendimento automatico, sono particolarmente utili per l’assistenza durante il processo del cliente assicurativo. Nel mondo insurtech l’AI sta rimodellando le richieste, la distribuzione, la sottoscrizione e i prezzi.
Un esempio è Pixoneye, che è un software di analisi dei dati che usa la tecnologia di visione artificiale per analizzare le gallerie fotografiche pubbliche di un cliente per creare un profilo di rischio personale.
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