La riforma della prescrizione continua a dividere. Tra favorevoli e contrari, è difficile ormai ricordare tutte le proposte che sono state presentate per modificare il testo di Bonafede. In questo articolo la raccolta completa.
Lo stop della prescrizione dopo la sentenza di primo grado non convince la maggioranza: da una parte PD e Movimento 5 Stelle, con il sostegno del Premier Conte, vogliono mantenere l’assetto della legge del Ministro della Giustizia Bonafede, dall’altro Italia Viva di Renzi assume delle posizioni sempre meno collaborative.
Eppure la riforma della prescrizione è già legge, precisamente dal 1° gennaio del nuovo anno. Le soluzioni sul tavolo sono diverse, alcune di maggiore impatto, altre meno significative ma in ogni caso la maggioranza non è ancora riuscita a trovare una linea unitaria, cosa che accresce il senso di incertezza e instabilità del Governo e mina fortemente il buon andamento della Giustizia italiana (già di per sé compromesso).
In questo mese e mezzo ne abbiamo sentite tante di proposte possibili: la legge Costa, il lodo Annibali, il lodo Conte, ed altri ancora. Ma cosa prevedono esattamente? Quali sono le proposte più plausibili? Vediamolo in questo approfondimento.
Prescrizione, tutte le proposte possibili
Il 1° gennaio 2020 ha segnato un evento importante per il diritto penale italiano: l’entrata in vigore (dopo un anno di proroga) della riforma della prescrizione voluta dal Ministro Bonafede. La riforma in questione si inserisce in un progetto assai più ampio che prevede la riforma del processo penale e del processo civile, nell’ottica di rendere la Giustizia italiana più snella e veloce. Eppure l’impegno di Bonafede non è stato apprezzato: la sua riforma della prescrizione non solo ha la ferma opposizione dei partiti di Destra (Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia) ma non convince nemmeno la stessa maggioranza, in particolare il neonato partito di Matteo Renzi che in più occasioni ha minacciato di far cadere il Governo.
Ma cosa prevede esattamente la riforma della prescrizione, cosa cambia rispetto al passato? A cambiare non è il quantum ma il criterio di conteggio dei termini: secondo la riforma, la prescrizione dei termini si interrompe dopo la sentenza di primo grado, sia di condanna che si assoluzione. Vale a dire che in caso di una nuova azione, i termini iniziano a decorrere da capo, mentre prima continuavano a decorrere.
L’effetto che ne deriva - almeno per i sostenitori del testo - è evitare che il decorso dei termini prescrizionali lasci impuniti i colpevoli di un reato. Cosa che accade spesso, visti i lunghissimi tempi impiegati dalla Giustizia Italiana. Dall’altra parte, per molti interrompere la prescrizione avrebbe l’effetto di rendere eterni i processi, violando la garanzia costituzionale della ragionevole durata del processo. Eppure non tutti gli Stati prevedono la prescrizione, ma si tratta di sistemi con altre procedure e presupposti. A tal proposito leggi anche Prescrizione, come funziona in Europa e nel mondo.
Alla riforma della prescrizione sono state proposte le seguenti soluzioni (nessuna della quali, per ora, è riuscita a mettere d’accordo la maggioranza politica). Ecco quali sono in ordine cronologico:
Proposta di legge Costa |
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Questa è stata la prima proposta concreta contro la legge di Bonafede. Il propositore è Enrico Costa, il responsabile Giustizia di Forza Italia. Quella di Costa non è proposta di modifica ma una vera e propria abrogazione totale del testo di Bonafede. Nonostante provenisse dall’area di destra, la proposta di legge Costa ha trovato il consenso anche di Italia Viva, ma per il momento nulla di fatto. Il testo sarà nuovamente in Commissione a fine febbraio. Staremo a vedere.
Il lodo Annibali |
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Il cosiddetto “lodo Annibali” consta di due emendamenti che hanno come prima firmataria l’avvocatessa sfregiata dall’acido Lucia Annibali. Il testo (approvato dai fedeli di Renzi) vuole prorogare di un altro anno l’entrata in vigore della riforma della prescrizione e nel frattempo intervenire sulla lunghezza spropositata dei processi. Anche questa proposta non ha convinto la maggioranza, ma si potrebbe tornare a parlarne la prossima settimana.
Il lodo Conte |
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Questo il nome della proposta di Federico Conte (Leu), una soluzione meno drastica rispetto alle due precedenti. Qui si prevede che lo stop della prescrizione operi solamente in caso di sentenza di condanna e non anche di sentenza di assoluzione (significa che i termini scorrono normalmente). La soluzione Leu non ha convinto e infatti è stata superata dal c.d. lodo Conte bis, che vedremo.
Il Lodo Conte bis |
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Nata dalla scheletro del lodo Conte, la proposta del lodo Conte bis è un correttivo della precedente che (forse) mette d’accordo Leu, PD e Movimento 5 Stelle. Resta la distinzione tra sentenza di condanna e assoluzione ma qui viene precisato che chi è condannato in primo grado può recuperare il periodo di prescrizione rimasto se in secondo grado viene assolto. Invece se la condanna è confermata anche nel successivo grado di giudizio la prescrizione resta interrotta. Lo stop della prescrizione non si applica in caso di sentenza di assoluzione in primo grado.
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