Quanto guadagna un virologo? Vediamo a quanto ammonta lo stipendio della figura professionale più citata in tempi di coronavirus e come diventarlo.
Quanto guadagna un virologo? Cerchiamo di scoprire qualcosa in più su questo mestiere affascinante e sullo stipendio di una figura eroica in questi giorni di emergenza da coronavirus.
Da quando l’epidemia è scoppiata nel nostro Paese sono moltissimi i virologi intervistati, che partecipano a trasmissioni televisive e cercano di tranquillizzare le persone e dissolvere la paura e la psicosi con la forza della scienza.
Molti conoscono il famoso virologo Roberto Burioni, famoso per la sua battaglia contro i no-vax, come anche le ricercatrici italiane dello Spallanzani che per prime hanno isolato il coronavirus nel nostro Paese.
Abbiamo visto quanto guadagna un medico in Italia. Vediamo ora quanto guadagna un virologo, a quanto ammonta lo stipendio facendo le giuste distinzioni in merito. Vediamo come diventarlo distinguendo anche il suo lavoro e formazione da quello dell’infettivologo e dell’epidemiologo perché non sono sinonimi.
Quanto guadagna un virologo? Lo stipendio
Capire quanto guadagna un virologo non è semplice perché occorre prima di tutto fare una distinzione dal momento che lo stipendio dipende dalla posizione che occupa in un laboratorio o in un ospedale.
Un’ulteriore distinzione va fatta tra i medici virologi e i virologi che hanno un percorso di base che non prevede i 6 anni di medicina.
Cosa significa? Che alla specializzazione di microbiologia e virologia possono accedere non solo i medici che abbiano fatto i 6 anni di medicina, ma anche i laureati magistrali in biologia e biotecnologie che accedono al percorso «non medico».
Per capire quanto guadagna un virologo, a quanto ammonta lo stipendio, pensiamo alla ricercatrice che ha isolato il virus allo Spallanzani. Il suo stipendio come ricercatrice precaria con contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co-co-co) era di circa 1.500 euro mensili arrivando a guadagnare neanche 20mila euro annui.
La ricercatrice in questione, la molisana Francesca Colavita, ora è stata stabilizzata e inserita, avendo partecipato a un concorso, come dirigente Biologo della disciplina di Microbiologia e Virologia.
Un’ulteriore distinzione va fatta, sempre parlando di stipendio, tra dirigente medico e dirigente biologo con centro di responsabilità in microbiologia e virologia.
Gli stipendi forniti di seguito sono al lordo e partono, come stima, dai dati pubblicati da un ospedale per la trasparenza delle retribuzioni dei dirigenti.
- un dirigente biologo può guadagnare tra i 40.000 e i 50.000 euro annui o anche di più;
- un dirigente medico può guadagnare anche tra i 70.000 e gli 80.000 euro annui o anche di più.
Abbiamo visto come quanto guadagna un virologo, vediamo ora come diventarlo.
Come si diventa virologo
Ma come si diventa virologo? Non è semplice dal momento che molti sono gli anni di studio e i sacrifici che passano anche per la precarietà della ricerca nel nostro Paese. Come abbiamo anticipato per diventare virologo ci sono due strade:
- laurea di 6 anni in medicina e specializzazione di 4 anni in microbiologia e virologia;
- laurea magistrale in biologia e biotecnologia con a seguire una Scuola di specializzazione in microbiologia e virologia riservata ai non medici sempre di 4 anni, alla quale si accede sempre tramite concorso dopo la pubblicazione dei bandi presso le singole università.
Per diventare per esempio dirigente biologo in microbiologia e virologia è necessaria la partecipazione a un concorso pubblico regionale.
Virologo, infettivologo ed epidemiologo: quali differenze?
Esistono delle differenze tra virologo, infettivologo ed epidemiologo dal momento che sono professionalità che si occupano di tre aspetti distinti della stessa materia. In questi giorni di coronavirus sono stati spesso usati come sinonimi, ma non lo sono. Per fare una distinzione molto semplice:
- il virologo studia le caratteristiche molecolari e biologiche dei virus;
- l’infettivologo cura ed esegue i trattamenti delle malattie infettive;
- l’epidemiologo studia invece la distribuzione e la frequenza di eventi (come in questo caso il coronavirus) nella popolazione.
L’epidemiologo usa la statistica, quindi anche un medico, può scegliere, anche se in Italia non esiste il titolo, la specializzazione in statistica medica. Questo quindi, semplificando, fornisce i numeri di quello che il virologo studia applicato alla popolazione.
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