Con Lagarde alla BCE e lo scampato pericolo della procedura infrazione, fra gli investitori c’è ressa per comprare carta italiana, fra le poche in grado di offrire rendimenti sopra l’1% in Europa. Lo spread BTP-Bund tocca i minimi da maggio 2018
Debito italiano ancora al centro dell’attenzione dei mercati finanziari, ma è una buona notizia per lo spread BTP-Bund che anche nella seconda parte della giornata scende e torna sui minimi da oltre un anno.
Mentre si scrive il differenziale di rendimento fra il decennale benchmark italiano e l’omologo tedesco ha battuto un minimo a 205,90 punti base, livello che non si vedeva dal 25 maggio 2018.
I commissari europei, riunitisi oggi a Bruxelles, hanno deciso che una procedura di infrazione verso l’Italia non sia più giustificata (clicca qui per leggere la notizia completa), convinti dall’assestamento di bilancio approvato ieri dal Consiglio dei ministri con revisione del deficit 2019 al 2,04%.
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Spread BTP-Bund cancella le paure di un intero anno
Questo quadro di crescente ottimismo verso l’Italia ha spinto questa mattina il rendimento dei BTP benchmark (agosto 2029) verso un nuovo minimo a 1,68%.
La forte contrazione degli yield della carta italiana li ha portati ad annullare l’intera salita del 2018, proseguendo fino ad arrivare sui livelli più bassi dal 12 dicembre 2017.
Gli acquisti sulla carta italiana sono pilotati anche dall’attesa per le misure di stimolo della Bce promesse da Mario Draghi: il rialzo del prezzo del decennale italiano spinge lo spread BTP-Bund di pari scadenza verso i 200 punti base.
In apertura il differenziale di rendimento ha toccato i 216 punti base, minimo da giugno 2018, dai 222 basis point di ieri.
I rendimenti mostrati dalla piattaforma Bloomberg confermano la forte pressione in acquisto su tutta la curva italiana, anche sulla parte breve: il BTP a due anni rimane sotto lo zero (-0,051%).
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