Accordo tra Macron e Putin, arrivano gli ispettori nella centrale nucleare di Zaporizhzhia: cosa sta succedendo

Giacomo Andreoli

19/08/2022

Il presidente francese Macron e quello russo Putin hanno trovato un accordo per inviare gli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia.

Accordo tra Macron e Putin, arrivano gli ispettori nella centrale nucleare di Zaporizhzhia: cosa sta succedendo

Una telefonata ha sbloccato l’accordo. Il presidente francese Immanuel Macron ha ottenuto dal collega russo Vladimir Putin il via libera alla missione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, alle condizioni di Kiev, nella centrale ucraina di Zaporizhzhia. Nei giorni scorsi, infatti, erano aumentate le tensioni attorno al sito, controllato dai russi, con il timore che il conflitto con gli ucraini, interessati a recuperare la centrale, potesse portare a una terribile esplosione.

Quelli che si sono verificati, vicino alla centrale, sono veri e propri raid e ancora non è stato chiarito da quale parte siano venuti: se siano stati ucraini, nel tentativo di recuperare terreno, o dei russi per difendersi, visto che si è in una zona di confine e di scontro tra i due eserciti.

I dettagli della missione

Come si legge in una nota dell’Eliseo il numero uno di Parigi “ha ribadito la sua preoccupazione per i rischi in merito alla sicurezza nucleare posti dalla situazione della centrale di Zaporizhzhia e ha appoggiato l’invio di una missione di esperti dell’Aiea sul posto il prima possibile, alle condizioni concordate dall’Ucraina e dalle Nazioni Unite”.

Ora i due presidenti discuteranno i dettagli della missione nei prossimi giorni, dopo lo scambio di opinioni tra i due team tecnici: in ogni caso, con il controllo di operatori internazionali, si allontana l’ipotesi un’esplosione, che avrebbe effetti potenzialmente disastrosi per l’intera Europa.

Mondo sull’orlo di un disastro nucleare

Macron ha parlato a Putin proprio del rischio concreto di “una catastrofe su larga scala in caso di attacchi diretti alla centrale Zaporizhzhia, con il segretario generale dell’Onu, António Guterres, che ha rincarato la dose dicendo che “ogni danno è un suicidio”.

Guterres ha quindi chiesto a Mosca di non scollegare il sito di Zaporizhzhia dalla rete elettrica ucraina, come riferito da Kiev. “L’elettricità della centrale - ha detto il numero uno dell’Onu in visita a Odessa- è ucraina, questo principio deve essere rispettato completamente”. Il tutto mentre il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, continua a parlare di ricatto da parte di Mosca, parlando di un intero mondo “sull’orlo di un disastro nucleare a causa dell’occupazione della centrale”.

Smilitarizzazione impossibile

Attorno alla missione dell’Aiea, però, ci sono ancora molte incognite: il numero di persone della delegazione, il periodo della missione alla centrale e gli obiettivi. La nuova telefonata Putin-Macron dovrebbe chiarirne alcuni e a giorni si attende di sapere qualcosa in più.

Sicuramente, però, la completa smilitarizzazione del sito non ci sarà. “Smilitarizzare la centrale nucleare di Zaporizhzhia è impossibile” ha detto Vladimir Rogov, membro della nuova amministrazione militare-civile filo-russa della regione di Zaporižžja. “Perché la smilitarizzazione è inaccettabile? La risposta è ovvia- ha aggiunto- perché oggi solo i sistemi di difesa aerea russi e solo i soldati russi proteggono la centrale nucleare dalla distruzione e dalle conseguenze irreparabili, da una catastrofe provocata dall’uomo”.

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