Le quotazioni dell’istituto di credito oggi sono in difficoltà. I segnali presenti sul grafico indicano però che la base del rimbalzo è solida: gli acquisti potrebbero quindi continuare
Inizio di contrattazioni all’insegna delle prese di respiro su UBI Banca, che ha aperto in lap down a 2,385 euro, lasciando sul terreno un -0,33% dalla seduta di ieri.
Gli acquisti di ieri sono dovuti alla scia positiva delle parole del membro della BCE Beonit Cœuré sulla possibilità di una nuova operazione TLTRO. Oltre a questo, l’istituto di credito ha dato il mandato ad un pool di banche per gestire l’emissione di un covered bond da 500 milioni di euro e scadenza al 2025 (per approfondire).
UBI Banca, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Graficamente, negli ultimi giorni i prezzi hanno dato alcuni segnali di deterioramento della tendenza intermedia. A quota 2,107 euro è stato formata una figura di doppio minimo, confermata ieri. L’11 febbraio scorso poi, è stato completato un pattern di harami, seguito dal modello di engulfing bullish del 15 febbraio scorso.
Questo insieme di conformazioni grafiche ha permesso ai compratori di rompere la linea di tendenza che collega i top del 3 dicembre 2018 a quelli del 7 gennaio scorso. I corsi sembrano ora puntare alla duplice resistenza a 2,432 euro, fornita dal livello statico lasciato in eredità dai minimi del 14 gennaio 2019 e dal transito della media mobile semplice a 50 giorni.
Se anche questi ostacoli dovessero subire una violazione, le quotazioni avrebbero spazio fino a 2,565 euro, zona corrispondente al primo obiettivo del double bottom menzionato prima.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su UBI Banca
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Dal punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di matrice long in caso di ritorno da parte dei prezzi in area 2,32 euro. In tal caso, lo stop loss andrebbe posto a 2,08 euro, l’obiettivo principale a 2,565 euro mentre l’obiettivo più ambizioso potrebbe essere localizzato a 2,60 euro.
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