I prezzi dell’indice tedesco sono tornati a salire dopo i ribassi delle scorso sedute. La struttura del rimbalzo sembra quindi solida, ma le operazioni rialziste sembrerebbero avere un rischio/rendimento sfavorevole. Vediamo come si potrebbe impostare l’operatività
Seduta all’insegna dell’ottimismo sul Dax, che dopo un’apertura in gap up si attesta a 11.143,53 punti segnando un progresso dell’1,17%.
Dax, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Lo scorso venerdì i corsi hanno reagito a ridosso della linea di tendenza che collega i top del 2 novembre a quelli del 3 dicembre 2018, rompendo il livello dinamico di breve periodo evidenziato nel grafico e arrivando al re-test della soglia psicologica degli 11.000 punti.
Dopo un falso breakout del supporto statico a 10.961,9199 punti, i compratori hanno trovato un valido punto di appoggio sulla media mobile semplice a 50 giorni, dove hanno ripreso la fase di positività.
Risulta però fondamentale il recupero dell’estensione dello scorso 7 febbraio, che permetterebbe agli acquirenti di farsi strada verso la zona degli 11.640 punti, dove transita la trendline disegnata con i massimi del 15 giugno e quelli del 17 luglio dello scorso anno. Quest’area potrebbe essere il vero punto in cui gli acquirenti potrebbero prendere profitto.
Strategie operative di medio periodo sul Dax
La struttura grafica dell’indice tedesco non si presta ora ad operazioni rialziste in ottica multiday, in quanto il rapporto rischio-rendimento che ne deriverebbe non sarebbe favorevole.
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Risulta quindi interessante andare a ricercare strategie di stampo ribassista con ingresso diviso in due punti: il primo a 11.260 punti e il secondo a 11.600 punti. In questo modo, il prezzo medio di carico si attesterebbe a 11.430 punti. Per questo tipo di operatività, lo stop loss andrebbe posto a 11.740 punti, l’obiettivo principale a 11.100 punti. Il target più ambizioso sarebbe invece localizzato a 11.000 punti.
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