I prezzi di FCA stanno volando a Piazza Affari, beneficiando di diverse notizie positive. Se la chiusura odierna dovesse trovarsi in area di massimi, si potrebbe avere un’indicazione rialzista di medio periodo
Seduta di forti rialzi per FCA che, nel momento in cui si scrive, si sta apprezzando del 6,15%, attestandosi a 11,95 euro. Stamattina la società ha annunciato l’intenzione di proporre all’Assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,70 euro per azione.
A spingere le quotazioni del titolo del settore automotive sono stati da un lato i risultati sopra le attese di Puegeot PSA e le dichiarazioni del suo Amministratore Delegato, Carlos Tavares.
Il numero uno del Gruppo francese ha affermato di non vedere motivi di eventuali problemi da parte delle autorità competenti in merito alla fusione tra i due colossi del settore automotive e di non vedere la necessità di una ristrutturazione a seguito dell’operazione, in quanto le due aziende “godono buona salute”.
FCA, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Da un punto di vista grafico, dopo la discesa iniziata il 13 febbraio scorso, le quotazioni di FCA sono riuscite a reagire a ridosso del coriaceo supporto fornito dalla linea di tendenza che unisce i massimi del 9 e 13 settembre 2013 e del livello orizzontale ereditato dai minimi del 3 giugno 2019.
Se i compratori riuscissero a chiudere la sessione odierna in area di massimi, verrebbe generata una Marubozu rialzista, capace di creare un movimento di reversal. A corroborare questa ipotesi è anche l’RSI settato a 14 periodi, il quale evidenzia una divergenza di inversione bullish.
Una prosecuzione dell’impulso rialzista avrebbe la possibilità di proiettare le quotazioni verso l’area di concentrazione di offerta compresa tra i 12,42 e i 12,684 euro. Qui transitano tre resistenze, identificabili nella media mobile semplice a 200 giorni (che già a metà febbraio aveva respinto un tentativo di avanzata degli acquirenti), nella trendline disegnata con i top del 15 novembre e del 18 dicembre 2019 e nel livello statico espresso dai massimi del 28 maggio 2019.
Se anche questo fascio di ostacoli dovesse venire superato, i corsi avrebbero buone probabilità di riportarsi al di sopra dei massimi segnati il 12 novembre 2019, a 14,766 euro. Uno scenario negativo si paleserebbe in caso di violazione dei lows di oggi, a 11,16 euro.
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Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, si potrebbero valutare strategie di natura long in caso di ritorno delle quotazioni a 11,758 euro. Lo stop loss andrebbe posto a 11,09 euro, mentre l’obiettivo principale a 12,70 euro. Il target più ambizioso sarebbe invece identificabile a 13,60 euro.
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