Quadro tecnico a favore delle forze rialziste dopo la brillante seduta di venerdì scorso. La conquista dei 11.000 punti ora cambia la polarizzazione a favore dell’implementazione di strategie di matrice rialzista
L’indice Dax al momento si attesta a 11.156,38 punti in flessione dello 0,44%. Le principali borse europee aprono la prima seduta della settimana in calo, nonostante l’alleggerimento delle tensioni commerciali globali.
Secondo gli ultimi rumors Pechino avrebbe proposto a Washington di aumentare le importazioni di beni americani nei prossimi anni fino a raggiungere una quota pari a 1.000 miliardi di dollari all’anno. L’obiettivo è quello di azzerare entro cinque anni il divario sul fronte della bilancia commerciale tra i due Paesi.
Dax, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dopo la brillante seduta di venerdì scorso i corsi si sono portati stabilmente al di sopra del livello psicologico degli 11.000 punti, rafforzando ancora di più le indicazioni rialziste già emerse durante le prime sedute di contrattazione del 2019.
Dal minimo registrato il 27 dicembre a 10.279,20 punti, infatti l’indice teutonico ha continuato per la via del rialzo, mostrando un periodo di consolidamento solo con le sedute tra il 9 e il 17 gennaio, le quali hanno preceduto il forte breakout rialzista.
Un ulteriore miglioramento della struttura a favore dei compratori è stata inoltre espresso dal superamento al rialzo della media mobile a 50 giorni, ora transitante a 11,031,83 punti. Questa al momento coincide inoltre con il minimo segnato nella seduta del 20 novembre e con la parte superiore dell’area di consolidamento violata venerdì scorso.
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Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Il superamento al rialzo del livello psicologico a 11.000 punti ha confermato il cambio di polarizzazione sull’indice tedesco, a favore delle forze rialziste. La flessione di oggi che ha riportato i corsi a 11.153,73 punti potrebbe fornire un ingresso long dopo un’eventuale pullback in caso di conferma di un segnale dalle implicazioni rialziste. In tal caso un primo obiettivo di profitto potrebbe essere la ricopertura del gap lasciato aperto tra la seduta del 4 e del 5 gennaio a 11.330,44 punti, dove transita inoltre la trendline discendente che collega i massimi segnati il 2 novembre e il 3 dicembre, rispettivamente a 11.689,96 e a 1.566,97 punti. Un target finale potrebbe invece essere collocato sul livello statico a 11.689,96 punti. Lo stop loss per questo tipo di operatività potrebbe essere collocato sul livello di chiusura della candela del 17 gennaio a 10.918,62 punti.
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