Dopo la pubblicazione dei conti del terzo trimestre 2019, le azioni Telecom Italia hanno beneficiato di corposi rialzi. Vediamo le prospettive secondo l’analisi tecnica
Seduta all’insegna dei forti rialzi per Telecom Italia, che al momento della scrittura si apprezza del 3,07%, attestandosi a 0,5481 euro. La positività di oggi, la quale ha permesso ai corsi di segnare nuovi massimi dal primo aprile scorso, è dovuta alla pubblicazione dei conti del terzo trimestre 2019 da parte della società.
I conti dell’ex monopolista sono stati grosso modo in linea con le attese, ad eccezione del debito, il quale ha registrato un miglioramento (per approfondire). A guidare gli acquisti sono state principalmente le partnership siglate con Santander Consumer Bank e Google Cloud.
Telecom Italia, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Da un punto di vista prettamente grafico, le quotazioni hanno effettuato la rottura decisa della linea di tendenza che unisce i top del 17 a quelli del 23 ottobre 2019.
L’evoluzione positiva dei prezzi è evidenziata dalla progressione di minimi crescenti, esplicitata dalla trendline disegnata con i lows del 14 agosto a quelli del 4 ottobre 2019. Interessante mettere in luce la ripartenza del titolo dopo la violazione verso l’alto dell’area di congestione compresa tra 0,5045 e 0,5241 euro, avvenuta dopo il re-test della sua parte superiore.
La dinamica in corso si presta ad una prosecuzione dell’uptrend intermedio, con primo obiettivo di breve periodo a 0,573 euro, massimi del 2019. La positività verrebbe invece meno solo in caso di discesa delle quotazioni al di sotto della media mobile semplice a 200 giorni, transitante a ridosso della soglia psicologica a 0,50 euro.
Se si volesse aggiungere un altro elemento grafico a sostegno dell’ipotesi di una prosecuzione degli acquisti si può guardare al triplo minimo (leggermente asimmetrico) di zona 0,433 euro, confermato con la rottura della neckline ottenuta collegando i top del 7 marzo a quelli del 29 luglio 2019. In tal caso, il target della figura è identificato a 0,713 euro.
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Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Da un punto di vista operativo, si potrebbero privilegiare strategie di natura long, ma solo in caso di ritracciamento verso 0,54 euro, in quanto il movimento sembra essere già partito. Lo stop loss andrebbe posto al di sotto di 0,5180 euro, mentre l’obiettivo principale a 0,565 euro. Il target più ambizioso sarebbe invece localizzato a 0,57 euro.
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