Dopo il rilascio dei conti del terzo trimestre 2019, le quotazioni di Unicredit si sono apprezzate in maniera decisa. Operativamente però, sembra opportuno privilegiare l’attesa
Seduta all’insegna dei forti rialzi per Unicredit, che oggi ha segnato i massimi più alti dal 18 aprile scorso. A favorire l’apprezzamento delle quotazioni, che al momento della scrittura si attestano a 12,692 euro (+5,01%), è stata la pubblicazione dei conti del terzo trimestre 2019 da parte dell’istituto di Piazza Gae Aulenti.
Nel periodo, la banca ha registrato ricavi per 5,701 miliardi di euro e utile netto contabile a 1,1 miliardi di euro, sorprendendo le attese degli analisti (clicca qui per approfondire).
Unicredit, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Da un punto di vista grafico, la salita di oggi ha permesso ai compratori di invalidare il pattern di Reverse pin bar di ieri, migliorando ulteriormente una struttura tecnica che già nelle scorse ottave aveva già messo a segno progressi notevoli.
Lo scorso 5 novembre infatti, i corsi sono riusciti a violare la resistenza statica a 11,798 euro, lasciato in eredità dai top del 5 luglio 2019. In precedenza inoltre, i prezzi erano già riusciti a rompere importanti livelli di concentrazione di domanda, come, ad esempio, la media mobile semplice a 200 giorni e la linea di tendenza disegnata con i top del 17 aprile e del 13 settembre 2019.
Al momento, le quotazioni sembrano dirette verso i 13,826 euro, zona di concentrazione di offerta derivante dai minimi del 29 maggio 2018: ad attirare il titolo verso quest’area potrebbero essere anche i gap down aperti del 27 e 28 settembre dello scorso anno.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su Unicredit
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Con un rialzo così intenso risulta difficile valutare strategie short prima di 13,80-14 euro. Per l’operatività long invece, un possibile punto di entrata è localizzato a 11,80 euro. In tal caso, lo stop loss andrebbe posto a 11,11 euro, mentre l’obiettivo principale a 12,60 euro. Il target finale sarebbe invece individuabile a 13 euro.
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