Autorità garanti in Italia: chi sono, cosa fanno, elenco

Niccolò Ellena

18/07/2022

Vigilare sul comportamento delle attività economiche per tutelare cittadini e imprese: è questo il ruolo delle tredici autorità di controllo italiane

Autorità garanti in Italia: chi sono, cosa fanno, elenco

Le Autorità garanti in Italia attualmente sono tredici, ognuna di queste è impegnata in un settore diverso ma tutte hanno una finalità che le accomuna, ossia quella di sorvegliare lo svolgimento di attività economiche caratterizzate da un interesse generale.

Le Autorità garanti, conosciute anche come Authority, hanno lo scopo di salvaguardare cittadini e imprese da situazioni che li vedono in posizione di debolezza rispetto agli operatori che producono ed erogano i beni o i servizi in regime di monopolio, quasi-monopolio, oligopolio, o anche in quelle situazioni in cui esistono forti asimmetrie informative.

Ma quali sono effettivamente le Autorità garanti in Italia, e di cosa si occupano?

Agenzia per l’Italia digitale (AGID)

Istituita nel 2012, l’Agenzia per l’Italia digitale lavora a stretto contatto con l’Agenzia Digitale Europea e risponde al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro delegato. L’Agenzia promuove l’innovazione digitale nel Paese e l’utilizzo delle tecnologie digitali nell’organizzazione della pubblica amministrazione e nel rapporto tra questa, i cittadini e le imprese, nel rispetto dei principi su cui essa si basa.

Tra i compiti dell’AGID c’è quello di emanare le linee guida per l’agenda digitale, la digitalizzazione della pubblica amministrazione, la sicurezza informatica e la cooperazione applicativa tra sistemi informatici pubblici e quelli dell’Unione europea.

In Italia, l’AGID ha acquisito particolare importanza e notorietà grazie alla realizzazione e alla regolamentazione del Sistema pubblico di identità digitale (SPID), oggi regolarmente posseduta da un italiano su due.

Autorità di regolazione dei trasporti (ART)

L’ART è stata fondata nel 2011, e la sua sede centrale si trova a Torino, tra i suoi compiti si trovano garantire condizioni di accesso eque e non discriminatorie alle infrastrutture di trasporto. Ma non solo, definisce anche le tariffe, i canoni e i pedaggi nei propri settori di competenza.

Naturalmente, monitora che tutti gli enti coinvolti nella sfera dei trasporti agiscano rispettando la legge. È inoltre compito dell’Autorità assicurarsi che le gare d’appalto vengano fatte rispettando le norme vigenti e che il servizio rispetti degli standard minimi di qualità.

Al fine di tutelare il consumatore e la concorrenza, l’Autorità di regolazione dei trasporti è autorizzata a sanzionare le imprese che non agiscono in conformità con il regolamento vigente.

Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA)

Il compito dell’ARERA, Autorità istituita nel 1995, è innanzitutto quello di favorire lo sviluppo di mercati concorrenziali nel settore dell’elettricità, del gas naturale e dell’acqua potabile, del teleriscaldamento, del teleraffrescamento e dello smaltimento dei rifiuti.

Si occupa inoltre di monitorare e aggiornare il sistema tariffario dei suoi mercati di competenza.

L’Autorità ha il compito di promuovere gli investimenti infrastrutturali con particolare riferimento all’adeguatezza, l’efficienza e la sicurezza del servizio, cosicché i cittadini possano sfruttarlo senza impedimenti.

È compito del garante promuovere la concorrenza e la sicurezza negli approvvigionamenti, assicurando sempre la trasparenza nel servizio.

Promuove anche altri due aspetti molto importanti legati all’energia, ossia il suo utilizzo in maniera responsabile e sostenibile, cercando di mantenere il servizio sopra i livelli minimi.

Può infine imporre sanzioni qualora le imprese di uno dei settori di competenza agiscano contro il regolamento.

Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM)

I quattro principali compiti dell’AGCM, conosciuta anche come Antitrust, sono quelli di tutelare la concorrenza, di tutelare il consumatore, di evitare che si verifichi il conflitto di interessi e di fornire i rating di legalità.

Quando si tratta di tutelare la concorrenza, l’antitrust agisce in modo tale che le aziende che operano in un determinato mercato non impongano ai consumatori dei prezzi troppo alti o danneggino la concorrenza.

In termini pratici, l’AGCM, fondata nel 1990, funge da arbitro, ad esempio impedendo che un’azienda leader del suo mercato ne assorba una altrettanto grande, così da sbaragliare la concorrenza, non lasciando spazio per altri competitor.

Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (AGIA)

Di recente fondazione, (2011), l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza si occupa principalmente di tutelare i minori nel corso della loro crescita.

Oltre a questa mansione,il garante ha il compito di promuovere progetti per la sensibilizzazione delle persone sui diritti dei minori così come sancito dalla Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza.

Sempre in quest’ottica, l’Autorità segnala al Governo, alle Regioni o agli enti interessati, negli ambiti di rispettiva competenza, le iniziative opportune per assicurare la piena promozione e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Autorità nazionale anticorruzione (ANAC)

Sebbene non totalmente esplicitato nel nome, l’ANAC non si impegna soltanto a combattere la corruzione nel Paese, bensì anche a prevenirla attraverso il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA).

Assiste inoltre la pubblica amministrazione per tutelarla contro il fenomeno della corruzione e vigila sull’incompatibilità degli incarichi amministrativi e sull’imparzialità dei pubblici funzionari.

L’Autorità, fondata nel 2009, è tenuta ad agire in maniera trasparente. Tra gli altri suoi compiti c’è, ad esempio, quello di definire, le linee guida, d’intesa con il Garante della Protezione dei Dati Personali, sulle esclusioni e sui limiti all’esercizio dell’accesso.

Nel contesto dei contratti pubblici, l’Autorità garante dell’anticorruzione si occupa di vigilare sulla regolarità dei contratti, sia sulla correttezza del modo in cui le gare vengono bandite, sia di come vengono eseguiti i relativi lavori.

Non sono di pertinenza dell’ANAC tuttavia una serie di mansioni che talvolta gli sono attribuite: alcuni esempi sono i casi di malasanità, abusi edilizi e aumento delle tariffe.

Il Presidente dell’ANAC ha infine il potere e il dovere di sorvegliare sugli appalti connessi a eventi di particolare rilevanza.

Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM)

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nasce nel 1997 e svolge funzioni di regolamentazione e vigilanza nei settori delle telecomunicazioni, dell’audiovisivo, dell’editoria e, più recentemente, delle poste.

Nel dettaglio, il suo compito è monitorare la corretta concorrenza degli operatori sul mercato delle telecomunicazioni e di tutelare il pluralismo e le libertà dei cittadini.

In particolare, l’AGCOM ha il dovere di garantire la libertà di comunicazione; la segretezza delle comunicazioni anche attraverso il mantenimento dell’integrità e della sicurezza delle reti di comunicazione elettroniche; la libertà di iniziativa economica e del suo esercizio in un regime di concorrenza, svolgendo il suo ruolo di “arbitro” e sanzionando dunque eventuali posizioni di monopolio.

Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali (CGS)

Istituita nel 1990, questa Commissione ha il compito di valutare l’idoneità delle prestazioni indispensabili, individuate negli accordi tra le parti sociali e nei regolamenti con l’obiettivo di garantire il diritto di sciopero.

La Commissione può inoltre essere chiamata a prendere decisioni su questioni di tipo interpretativo o applicativo dei contenuti degli accordi su richiesta delle parti o di propria iniziativa.

Non solo, l’organo può invitare a posporre uno sciopero a una data successiva per consentire un ulteriore tentativo di mediazione nei conflitti di rilievo nazionale; può inoltre chiedere, qualora due soggetti sindacali abbiano indetto uno sciopero nel medesimo servizio nel medesimo orario, che quello che lo ha comunicato più recentemente lo rimandi, così da non lasciare i cittadini sprovvisti almeno dei servizi minimi garantiti.

È inoltre chiamata, come tutti i garanti a riferire ai Presidenti delle Camere, su richiesta dei medesimi o di propria iniziativa, sulle questioni di propria competenza in materia di conflitti nazionali e locali relativi ai servizi pubblici essenziali, valutando la conformità della condotta tenuta dai soggetti collettivi ed individuali.

Commissione nazionale per le società e la Borsa (CONSOB)

Fondata nel 1974, la CONSOB svolge numerose attività. In quanto Autorità garante il suo primo compito è quello di vigilare sulle società di gestione dei mercati regolamentati, sulla trasparenza e l’ordinato svolgimento delle negoziazioni, sulla trasparenza e la correttezza dei comportamenti dei soggetti che operano sui mercati finanziari.

Si occupa inoltre di regolamentare la prestazione dei servizi e delle attività di investimento da parte degli intermediari, gli obblighi informativi delle società quotate nei mercati regolamentati e le operazioni di appello al pubblico risparmio.

La CONSOB comunica anche con gli operatori e il pubblico degli investitori per un più efficace svolgimento dei suoi compiti e per lo sviluppo della cultura finanziaria dei risparmiatori.

Collabora, così come le altre Autorità garanti con le altre autorità nazionali e con gli organismi internazionali preposti all’organizzazione e al funzionamento dei mercati finanziari. Ha il potere, infine, di sanzionare le condotte illecite negli ambiti di sua competenza.

Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP)

Operativa dal 1996, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione monitora sviluppo del sistema delle pensioni, avendo il potere e il dovere di vigilare, ispezionare, sanzionare e regolamentare.

Ha inoltre il compito di diffondere informazioni utili alla conoscenza dei temi previdenziali: questa attività viene svolta prevalentemente attraverso il proprio sito web, nel quale sono pubblicate le relative guide, schede di approfondimento tematiche e le relazioni annuali dell’Autorità).

La COVIP esercita la sua funzione di controllo esclusivamente sulla gestione finanziaria degli enti pensionistici e sulla composizione dei loro patrimoni, anche mediante ispezione presso gli stessi, richiedendo la produzione degli atti e documenti che sono ritenuti necessari.

In questo ambito il ruolo dell’Autorità è di assisitente tecnico e specialistico alle funzioni dei Ministeri vigilanti (del lavoro e delle politiche sociali e dell’economia e delle finanze), ai quali riferisce sugli esiti dei controlli effettuati.

La COVIP è, inoltre, membro del “Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria”. Il Comitato è composto da rappresentanti di alcuni Ministeri, dalle Autorità di vigilanza, dall’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei consulenti finanziari e dal Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti.

Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale (GNPL)

Questa Autorità è una delle più recenti, poiché è nata nel 2013, ed è diventata operativa nel 2016. Il suo compito principale è quello di monitorare, attraverso delle visite, la situazione all’interno dei carceri, dei luoghi di polizia, dei centri per gli immigrati, delle Residenze per le misure di sicurezza, e degli SPDC, cioè i reparti dove si effettuano i trattamenti sanitari obbligatori.

Una volta trovate delle problematiche, il garante si impegna a segnalarle alle autorità competenti, per fare in modo che vengano risolte mediante i mezzi disponibili.

Oltre a questo compito, il Garante è anche incaricato di monitorare il rimpatrio delle persone extracomunitarie irregolari sul territorio che devono essere accompagnate nel loro Paese d’origine.

Infine, al garante è stato attribuito il compito di monitorare le strutture per persone anziane o con disabilità, in base alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.

Autorità garante per la protezione dei dati personali (GPDP)

L’Autorità garante per la protezione dei dati personali anche conosciuta come Garante della privacy è un’autorità amministrativa indipendente italiana fondata nel 1996 per assicurare la tutela dei diritti, delle libertà fondamentali e il rispetto della dignità nel trattamento dei dati personali.

Il garante è chiamato a controllare che i trattamenti siano effettuati nel rispetto delle norme di legge e a disporre le opportune modifiche affinché i suddetti trattamenti siano conformi ai diritti e alle libertà fondamentali degli individui.

È inoltre tenuto a ricevere ed esaminare i reclami e le segnalazioni e provvedere sui ricorsi presentati dagli interessati. Deve occuparsi di promuovere la conoscenza della disciplina affinché le persone conoscano i propri diritti e i propri doveri in materia di trattamento dei dati personali.

Qualora si verifichino delle difformità con il regolamento è poi chiamato a vietare i trattamenti illeciti o non corretti ed eventualmente disporne il blocco per un determinato periodo anche con l’uso di sanzioni economiche.

C’è poi una componente molto importante che è quella di collaborazione con il Parlamento: in questo caso il garante può pronunciarsi per quanto riguarda suggerimenti per tutelare maggiormente i dati delle persone. Oltre a ciò, il garante è tenuto a presentare al Governo un resoconto delle proprie attività alla fine di ogni anno.

Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS)

Nato nel 2012, l’IVASS esercita le funzioni di vigilanza nei confronti delle imprese di assicurazione e riassicurazione, dei gruppi assicurativi, dei conglomerati finanziari nei quali sono incluse le imprese e dei soggetti che svolgono funzioni parzialmente comprese nel ciclo operativo delle imprese.

In particolare, l’IVASS effettua la supervisione sui soggetti vigilati, effettuando controlli di diverso tipo, tra cui patrimoniali, finanziari e tecnici. L’Istituto ha inoltre non solo il compito di autorizzare le imprese assicurative a svolgere il loro compito, ma deve anche vigilare su esse grazie agli aiuti degli enti nazionali, come la Banca d’Italia, e gli organi europei.

In materia di intermediari finanziari, l’IVASS anche in questo caso ha l’obbligo di vigilare sulla conformità dei loro comportamenti alla normativa di settore, con particolare riguardo al rispetto degli obblighi di separazione patrimoniale e d’informativa, alla correttezza e alla trasparenza nelle relazioni con il cliente.

Attraverso l’accertamento delle pratiche illecite, l’Autorità garante può emettere delle sanzioni amministrative-pecuniarie.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO