La classifica 2024 delle banche italiane più solide e sicure.
Quali sono le banche più solide e sicure in Italia nel 2024? Una domanda cruciale per chi vuole sapere se i propri risparmi sono al sicuro, o sta valutando di cambiare banca e vuole sapere quale istituto sia considerato il più sicuro e stabile nel panorama italiano.
Per capire quali sono le banche più sicure occorre, tuttavia, addentrarci in termini tecnici e comprendere il significato di alcuni indicatori chiave, capaci di restituire diverse classifiche sugli istituti più solidi nel nostro Paese.
Di seguito, una classifica aggiornata al 2024 - o meglio, quattro - sulle banche più sicure in Italia.
La classifica delle banche italiane più solide e sicure del 2024
Nello specifico, Money.it ha realizzato quattro classifiche diverse per definire quale sia la banca più sicura in Italia, in base ai seguenti indicatori:
- P2R: requisito patrimoniale specifico per singola banca. Determinato dalla BCE durante lo SREP, è giuridicamente vincolante;
- CET1 Ratio: il Common Equity Tier 1 Ratio è il maggiore indice di solidità di una banca. Indica con quante risorse la banca riesce a garantire i prestiti concessi ai clienti così da tutelarsi dai crediti;
- CDS (Credit default Swap): derivati creditizi che proteggono dal rischio di fallimento (default), fungono da assicurazione finanziaria. Più sono alti, più la banca è a rischio;
- Capitalizzazione di mercato: il valore totale delle azioni di una società in circolazione sul mercato.
1) Banche più sicure in Italia, classifica P2R
Aggiornato al 19 dicembre 2023, l’elenco fornito dalla BCE include il parametro P2R di diverse banche italiane che si sono distinte per la loro solidità finanziaria e gestione dei rischi superando gli stress test della Vigilanza bancaria BCE o SREP (Supervisory Review and Evaluation Process).
Ecco le banche italiane presenti nella classifica, ordinate in base al parametro di minore rischiosità Pillar 2 (P2R). Maggiore è stata la domanda di capitale supplementare durante lo stress test, minore è risultata la solidità. Più è basso il P2R, più una banca è sicura.
Pos. | Nome banca | P2R |
---|---|---|
1 | Credem | 1% |
2 | Mediolanum | 1,50% |
3 | Intesa Sanpaolo | 1,50% |
4 | Mediobanca | 1,82% |
5 | FinecoBank | 2,00% |
6 | Unicredit | 2,00% |
7 | BPER | 2,45% |
8 | Cassa Centrale Banca | 2,50% |
9 | Banco BPM | 2,52% |
10 | Iccrea Banca | 2,53% |
11 | Monte dei Paschi di Siena | 2,75% |
12 | Banca Popolare di Sondrio | 2,79% |
Credem, oltre a risultare la banca più sicura in Italia, lo è anche a livello europeo, insieme alla francese SFIL S.A.
Cos’è il P2R?
Il Pillar 2 requirement è un requisito patrimoniale specifico di una banca che integra il requisito patrimoniale minimo (noto come Pillar 1 requirement o P1R) nei casi in cui quest’ultimo sottostimi o non copra determinati rischi.
I P2R di una banca sono determinati nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP). È giuridicamente vincolante e, se le banche non si conformano, potrebbero essere soggette a misure di vigilanza, sanzioni incluse.
2) Banche più sicure in Italia, classifica CET1 ratio
Ecco la classifica secondo il CET 1 Ratio delle banche italiane più sicure, secondo gli ultimi dati disponibili provenienti da ciascuna banca (aggiornati al 2023):
Pos. | Nome banca | CET 1 Ratio |
---|---|---|
1 | Cassa Centrale Banca | 24,6% |
2 | FinecoBank | 24,3% |
3 | Banca Profilo | 22,3% |
3 | Mediolanum | 22,3% |
4 | Iccrea Banca | 19,9% |
5 | Banca Sella | 19,27% |
6 | Monte dei Paschi di Siena | 18,1% |
7 | Unicredit | 15,9% |
8 | Banca Popolare di Sondrio | 15,4% |
9 | Mediobanca | 15,3% |
10 | Credem | 14,8% |
11 | Illimity Bank | 14,7% |
12 | Banco BPM | 14,2% |
13 | Intesa Sanpaolo | 13,7% |
14 | BPER | 13,3% |
Cos’è il CET 1 Ratio?
Il Common Tier Equity 1 ratio - CET1 ratio, in breve - è il maggiore indice di solidità di una banca. Questo rapporto, espresso in percentuale, viene calcolato rapportando il capitale ordinario versato (Tier 1) con le attività ponderate per il rischio.
In sostanza, il CET1 ratio ci dice con quali risorse l’istituto oggetto di valutazione riesce a garantire i prestiti concessi ai clienti e i rischi rappresentati dai crediti deteriorati (i non performing loans).
3) Banche più sicure in Italia, classifica CDS
Proseguiamo ora con la classifica delle banche più sicure in Italia secondo i CDS (Credit default Swap).
Siamo partiti dalla quotazione media degli ultimi due mesi sui mercati dei derivati del credito per contratti a cinque anni fra controparti specializzate su debito senior e non subordinato. Dove non disponibile, siamo andati a prendere lo spread di rendimento dei bond 5y sopra curva swap. Più la quotazione è bassa, più è basso il costo annuo per 5 anni per assicurarsi contro il default dell’emittente, più è sicura la società in oggetto.
Pos. | Nome banca | CDS 5Y |
---|---|---|
1 | Mediolanum | 60 bps |
2 | Mediobanca | 65 bps |
2 | Unicredit | 65 bps |
3 | Intesa | 66 bps |
4 | Credem | 110 bps |
5 | FinecoBank | 140 bps |
6 | Monte dei Paschi di Siena | 180 bps |
NB: La classifica non è esaustiva. L’analisi è stata fatta su un campione delle banche italiane oggetto d’analisi.
Per esempio, 66 bps corrispondono allo 0,66%: si tratta del costo annuale per l’assicurazione contro il fallimento dell’emittente per tutta la durata del contratto. Quindi, se il debitore fallisce dopo il termine del contratto, il venditore del CDS non deve pagare nulla.
4) Banche più sicure in Italia, classifica capitalizzazione di mercato
Infine, la classifica per capitalizzazione di mercato (market cap) aggiornata al 21 marzo 2024.
Pos. | Nome banca | Market Cap (mld di €) |
---|---|---|
1 | Intesa Sanpaolo | 60,03 |
2 | Unicredit | 57,73 |
3 | Mediobanca | 11,36 |
4 | Banco BPM | 8,98 |
5 | FinecoBank | 8,41 |
6 | Mediolanum | 7,65 |
7 | BPER | 5,96 |
8 | Monte dei Paschi di Siena | 5,32 |
9 | Credem | 3,16 |
10 | Banca Popolare di Sondrio | 3,04 |
11 | Illimity Bank | 0,374 |
12 | Banca Profilo | 0,139 |
La capitalizzazione di mercato fornisce un’idea generale del grado di rischio di una società e delle sue dimensioni. Ma attenzione: le azioni possono essere sottovalutate o sopravvalutate dal mercato, quindi tale indicatore non corrisponde effettivamente al valore reale dell’azienda.
Qual è la banca più sicura in Italia?
Alla luce delle classifiche riportate, possiamo affermare che le banche migliori in Italia sono:
- Credem (secondo la classifica per P2R)
- Cassa Centrale Banca (secondo la classifica per CET1 ratio)
- Mediolanum (secondo la classifica per CDS)
- Intesa Sanpaolo (secondo la classifica per market cap)
Unicredit è sul podio in due classifiche su quattro, mentre FinecoBank è nelle prime 5 posizioni in tutte le classifiche.
Come scegliere una banca sicura
Capire se una banca è più o meno sicura si può; eppure ad oggi non esiste ancora un metodo infallibile, soprattutto date le fragili condizioni del nostro sistema bancario. La scelta, ovviamente, non dipende da un unico parametro ma dall’analisi di molteplici elementi.
1) L’importanza del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD)
Il FITD è un consorzio di diritto privato costituito dalle banche italiane nel 1987 su base volontaria. Oggi è, invece, obbligatorio, con il recepimento delle direttive comunitarie.
Al FITD aderiscono tutte le banche italiane, ma non quelle di credito cooperativo e le succursali di banche extracomunitarie autorizzate in Italia. Il suo obiettivo è garantire i depositanti delle banche aderenti.
Nello specifico, sono garantiti i depositi fino a 100.000 euro per ogni depositante da intedersi per singola persona e per singola banca.
Per questo motivo, gli importi eccedenti il limite di copertura di 100.000 euro non vengono rimborsati dal FITD.
2) Preferire le grandi dimensioni
Un elemento da tenere in considerazione potrebbe essere la grandezza dell’istituto di credito. La scelta di privilegiare quelli più grandi a scapito di quelli di piccole dimensioni non sottrarrà il risparmiatore dal rischio di fallimento (si pensi soltanto al caso Lehman Brothers) ma potrebbe avere alcuni vantaggi.
Le banche di grossa dimensione sono sotto la lente della BCE con il meccanismo unico di vigilanza attraverso il quale la Banca Centrale Europea monitora l’andamento di circa 200 grandi istituti bancari europei. Grazie a questo meccanismo, il risparmiatore può contare sulla duplice vigilanza della BCE e di Bankitalia.
3) La reperibilità di informazioni
Le banche di grandi dimensioni hanno sicuramente una maggiore rilevanza a livello nazionale. Le informazioni sul loro status possono essere più facilmente reperite rispetto a news riguardanti le banche di piccole-medie dimensioni che, invece, non balzano così agli onori della cronaca. Con un facile accesso alle notizie riguardanti la propria banca, il risparmiatore potrà tenere d’occhio tutto ciò che riguarda il proprio istituto di credito.
Le grandi banche, inoltre, contano tra gli azionisti di maggioranza grandi fondi di investimento, fondi pensione e altri intermediari finanziari che vigilano sul patrimonio dell’istituto poiché non sono intenzionati a subire perdite sui propri investimenti.
4) La quotazione in Borsa può essere d’aiuto
Un punto a favore delle grandi banche potrebbe essere la quotazione in Borsa. Poter monitorare personalmente l’andamento del titolo azionario è già un bel vantaggio per il risparmiatore.
L’andamento del titolo azionario, se confrontato con l’andamento di settore, può fornire indicazioni utili sulla situazione economica della banca poiché il mercato azionario tende a prezzare o deprezzare un titolo in base alla situazione finanziaria dell’emittente. La quotazione in Borsa fa in modo che vi sia un altro controllo sulla propria banca, ossia quello della Consob.
5) Analisi di bilancio e CET1 ratio
Una scelta azzeccata potrebbe essere quella di valutare personalmente la salute economica della propria banca, attraverso l’analisi di bilancio o dei report finanziari trimestrali e semestrali in uscita periodica durante l’anno.
Per chi non fosse pratico, un parametro utile per la valutazione della salute finanziaria della propria banca è quello rappresentato dal Common Equity Tier 1, come già anticipato.
Questo parametro esprime la solidità di una banca e viene calcolato attraverso il rapporto tra il Cet 1 (composto dal capitale ordinario) e le attività ponderate per il rischio. Tuttavia, è bene fare una somma di questo parametro con tutte le informazioni disponibili sulla propria banca, utilizzando le linee guida esposte in precedenza.
FAQ
Di seguito, le domande più frequenti a proposito delle banche più sicure:
1) Quali sono le banche più sicure al mondo?
A livello globale, le banche vengono valutate annualmente da varie organizzazioni e testate finanziarie basandosi su criteri come la capitalizzazione di mercato, la solidità finanziaria e la stabilità.
Secondo l’elaborazione di Global Finance delle 500 banche più grandi al mondo per mole di asset - calcolata sui rating di Fitch Ratings, Standard & Poor’s e Moody’s, le banche più solide al mondo sono:
- KfW (Germania)
- Zuercher Kantonalbank (Svizzera)
- BNG Bank (Paesi Bassi)
- Landwirtschaftliche Rentenbank (Germania)
- L-Bank (Germania)
2) Come viene valutata la sicurezza di una banca?
La sicurezza di una banca viene valutata attraverso vari indicatori, tra cui il CET 1 ratio, il P2R e la capitalizzazione di mercato.
3) Cosa rende una banca «sicura»?
Per i depositanti, una banca è considerata sicura se offre garanzie sui depositi, dimostra una storia di stabilità finanziaria e opera in un sistema bancario con una solida regolamentazione e supervisione. In Italia, ad esempio, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi protegge i depositi fino a 100.000 euro per depositante in caso di fallimento della banca.
4) Come posso controllare la sicurezza della mia banca?
I clienti possono controllare la sicurezza della loro banca attraverso diversi metodi: consultando le valutazioni delle agenzie di rating, verificando la copertura del fondo di garanzia dei depositi e leggendo i report finanziari annual. Inoltre, è utile seguire le news finanziarie e i report sul settore bancario per restare aggiornati su eventuali cambiamenti nel panorama bancario.
© RIPRODUZIONE RISERVATA