Bce, attesa per il rialzo tassi. Cosa faranno i mercati?

David Pascucci

08/09/2022

Oggi è il giorno della Bce, atteso un forte aumento dei tassi. Cosa aspettarsi dal mercato?

Bce, attesa per il rialzo tassi. Cosa faranno i mercati?

Oggi, alle 14:15, verranno annunciati i tassi di interesse principali per l’eurozona. L’attesa è per un forte aumento dei tassi di ben 3 scalini (notches) di 75 punti base complessivi per arrivare a 1,5% di tasso di interesse. Le ripercussioni sui mercati e l’impatto sulla liquidità e sull’economia reale potrebbero essere considerevoli, calcolando il fatto che un aumento del costo del denaro corrisponde inevitabilmente a un aumento del costo del credito. In sostanza, per diminuire l’inflazione, la Bce sta correndo ai ripari in modo talmente veloce che potrebbe creare uno shock economico nel contesto europeo già abbastanza precario.

Bce, cosa aspettarsi oggi pomeriggio

La Bce si sta muovendo in modo frettoloso per correre ai ripari dai danni causati dalla sua stessa poca lungimiranza e dalla cautela estrema dovuta a una presumibile, a questo punto, incompetenza di base delle classi governanti.

D’altronde non si arriva a quasi il 10% di inflazione dal giorno alla notte. Questo è un fatto globale e nessuna banca centrale è intervenuta sui tassi per evitare il peggio. La corsa ai ripari potrebbe quindi essere molto costosa per i cittadini europei. Alle 14:15, oltre al tasso di interesse principale previsto in aumento all’1,5% (aumentato di 0,75%) ci sono anche i tassi riguardanti il sistema bancario europeo, ossia i tassi sui depositi presso la Bce.

Questo è il tasso che più ci interessa in termini di restrizione della liquidità e pertanto un suo aumento, previsto per la prima volta a 0,5%, consegue una diminuzione della circolazione della moneta e una corsa, da parte delle banche, per depositare liquidità presso la Bce. Le stime sono per un aumento dei tassi principali e per la prima volta dei tassi sui depositi in territorio sopra lo 0%.

Il deposit facility e i mercati

Come detto in precedenza, il tasso sui depositi presso la Bce (deposit facility), potrebbe tornare al di sopra dello 0% dopo molto tempo e pertanto questo potrebbe indicare, come detto prima, una forte stretta della liquidità sul mercato. In primis, attenzione quindi a EurUsd in quanto la possibilità di forti accelerazioni al rialzo da qui alle prossime settimane di EurUsd potrebbe essere più che probabile.

EurUsd è sui minimi e potrebbe ritornare verso 1,10 anche a breve. Per quanto riguarda il mercato azionario, probabilmente assisteremo a una corsa agli acquisti di breve per poter liquidare molte posizioni attuali nel corso dell’inverno su livelli più accettabili per un’ulteriore stretta sulla liquidità. Quindi sia EurUsd che i mercati azionari potrebbero avere una svolta positiva oggi e nelle prossime settimane, il tutto è in linea con quanto sta succedendo. Su base macro e a livello tecnico, sarebbe conforme a un trend di limitazione del rischio nel lungo periodo.

In conclusione, l’euro deve riprendersi

Si limita la liquidità e per la prima volta le banche potrebbero vedere conveniente depositare i propri presso la Bce. Al momento l’euro potrebbe riprendersi dai minimi attuali in quanto da oggi, se dovessero aumentare anche i deposit facility, avrebbe un rendimento positivo con un rischio pari a zero sulla liquidità stessa, in pratica un calcio di rigore a porta vuota per le banche. Il costo del credito aumenterà sicuramente e l’unico modo per evitare danni importanti all’interno dell’economia europea è rivedere al rialzo le quotazioni dell’euro che a questi livelli corrisponde a un’economia destinata al collasso.

Nel bollettino Bce potrebbero venire fuori i timori circa il tasso di cambio, una probabile recessione e il perdurare, ancora per poco, di un’inflazione alta che potrebbe scendere lentamente nel corso del tempo.

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