Con la crisi di governo tanti lavoratori, pensionati e disoccupati temono di non ricevere più il bonus 200 euro: ma c’è davvero questo rischio?
La crisi di governo mette a rischio il bonus 200 euro? La preoccupazione, con le dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi, respinte dal capo dello Stato Sergio Mattarella, viene sollevata da molti utenti, soprattutto sui social, che si chiedono se la crisi possa mettere a repentaglio l’arrivo del bonus introdotto con il dl Aiuti.
Il bonus 200 euro è previsto per pensionati, lavoratori dipendenti, autonomi, co.co.co., lavoratori domestici, stagionali, disoccupati e beneficiari del reddito di cittadinanza. Ed è una misura pensata per ridar fiato alle famiglie contro il caro energia e l’inflazione. È destinato ai redditi inferiori ai 35mila euro ed è stato previsto uno stanziamento da 6 miliardi di euro.
Ma il bonus 200 euro è davvero a rischio con la crisi di governo? C’è realmente la concreta possibilità che la misura venga annullata e che si concluda con un nulla di fatto così come potrebbe avvenire anche per altri provvedimenti come l’annunciato taglio del cuneo fiscale? Vediamo perché non c’è da preoccuparsi.
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Perché il bonus 200 euro non è a rischio: quando viene pagato
Il bonus 200 euro, in realtà, non è a rischio. Innanzitutto va precisato che per alcune categorie è già arrivato: è il caso, per esempio, dei pensionati che lo hanno ricevuto con il cedolino di luglio. Inoltre potrebbe essere già arrivato anche per qualche lavoratore dipendente, anche se la maggior parte lo riceverà con lo stipendio di luglio e quindi probabilmente a fine mese, se non all’inizio di agosto.
A luglio, inoltre, verrà versato il bonus 200 euro anche ai beneficiari del reddito di cittadinanza e ai lavoratori domestici. Diverso il discorso per altre categorie che lo riceveranno a ottobre. Anche per loro, comunque, non c’è nulla da temere, lo stanziamento è stato già introdotto dal decreto Aiuti approvato ieri in via definitiva al Senato.
Tutto confermato quindi, anche per chi lo riceverà a ottobre: titolari di Naspi e Dis-coll, disoccupati agricoli 2021, beneficiari dell’ex indennità Covid e per tutte le categorie che devono presentare domanda per ottenere il bonus.
Bonus 200 euro, l’incognita per autonomi e professionisti
Una piccola incognita però c’è e riguarda i lavoratori autonomi e i professionisti. In questo caso il discorso è diverso: anche loro attendono il bonus, ma non è neanche chiaro se sarà di 200 euro o di un altro importo. La volontà del governo è di mantenere la stessa cifra, ma con la crisi tutto si potrebbe rimettere in gioco.
Questo perché per autonomi con partita Iva e professionisti si attende ancora il decreto attuativo dei ministeri del Lavoro e dell’Economia: provvedimento in ritardo di ormai un mese (doveva essere varato entro il 17 giugno). Non si sa nulla, quindi, sulle modalità di erogazione né sulle tempistiche: il bonus dovrebbe arrivare a ottobre ma non c’è alcuna certezza.
C’è comunque il fondo da 500 milioni per l’indennità una tantum già stanziato. Ma senza il decreto il bonus non verrà sbloccato e la crisi potrebbe complicare tutto. Ma non c’è da preoccuparsi neanche in questo caso: i ministeri continueranno a lavorare anche in caso di crisi per sbrigare l’ordinaria amministrazione, tra cui dovrebbe rientrare anche la promulgazione dei decreti attuativi di provvedimenti già approvati.
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Bonus 200 euro, con crisi salta l’estensione
La crisi di governo, invece, avrebbe effetti sicuri sulla mancata estensione del bonus 200 euro. Un provvedimento che ancora non era neanche sulla carta, ma si era ipotizzata la possibilità di estendere l’indennità una tantum anche ai mesi di agosto e settembre (o almeno uno dei due). Se la crisi e le dimissioni di Draghi dovessero essere confermate, andando verso il voto anticipato, l’estensione del bonus sarebbe impraticabile.
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