Nel decreto Aiuti quater il governo ha prorogato una serie di aiuti per famiglie e imprese per ridurre il peso delle bollette di gas e luce, ma anche detassato i premi ai lavoratori in busta paga.
Bollette rateizzate, credito d’imposta, bonus sociale per le famiglie meno abbienti e fringe benefits più alti ai dipendenti per pagare le utenze di acqua, luce e gas. Sono tutti gli aiuti previsti dal governo Meloni nell’ultimo decreto Aiuti quater, approvato ieri dal Consiglio dei ministri e di cui si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Si è trattato di un intervento da 9,1 miliardi di euro, destinato a a fronteggiare principalmente la crisi energetica e in parte affrontando anche la più generale questione del caro-vita. Il testo, insomma, proroga gli aiuti previsti dall’esecutivo precedente, guidato da Mario Draghi, con alcune novità per cercare di rendere economicamente meno complesso il periodo finale dell’anno per famiglie e imprese.
A dicembre, in questo modo, il salasso delle bollette dovrebbe essere leggermente più contenuto per milioni di italiani, principalmente per quelli di classe sociale medio-bassa e per gli imprenditori delle aziende più energivore.
Bollette a rate e credito d’imposta
Innanzitutto per le aziende è stato confermato fino alla fine dell’anno il credito d’imposta fino al 40% (per chi è costretto a consumare di più), che agisce come uno sconto in bolletta per luce e gas. Viene poi inserita la possibilità per le aziende di chiedere la rateizzazione delle bollette. Destinata alle imprese residenti in Italia, la misura prevede la possibilità di rateizzare gli importi eccedenti l’importo medio contabilizzato nell’intero 2021 per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 31 dicembre 2023. Il numero massimo di rate potrà essere di 36. In caso di mancato pagamento di due rate anche non consecutive la rateizzazione decade.
In arrivo l’aumento del bonus sociale?
Viene poi confermato per il mese prossimo il bonus sociale, che ha sterilizzato gli aumenti in bolletta per le famiglie che hanno un Isee fino a 12mila euro (20mila se si tratta di una famiglia con almeno quattro figli). Con la legge di bilancio potrebbe poi cambiare il meccanismo di erogazione.
Potrebbe cioè essere eliminato il vincolo Isee. L’aiuto rimarrebbe limitato per le fasce sociali meno abbienti, ma il nuovo meccanismo, ancora in fase di elaborazione, renderebbe la fruizione più rapida. Ad oggi, infatti, molte famiglie che rientrerebbero nella platea, non hanno ricevuto il sostegno perché non hanno presentato la Dichiarazione sostitutiva unica. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, poi, ragiona sull’eventualità di sfruttare la modifica per allargare la platea o rendere più forte lo sconto, riducendo maggiormente il costo di gas e luce per i meno abbienti.
Aumentati fringe benefits aziendali
Sale poi da 600 a 3mila euro fino a fine anno la soglia in cui risulteranno totalmente detassati i cosiddetti fringe benefits, per fornire beni e servizi o pagare le utenze di casa (gas, luce ed acqua). Si tratta di una misura di welfare che le aziende possono decidere di versare ai loro dipendenti sotto forma di una sorta di voucher per aiutarli ad affrontare varie spese, come visite mediche, buoni pasto, prestiti agevolati, auto aziendali, bollette. Già il governo Draghi aveva innalzato il tetto da 258,23 a 600 euro. Con il nuovo decreto la somma massima che le aziende possono erogare è stata quintuplicata.
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