Quali sono i bonus sullo stipendio in arrivo a dicembre? Ecco una guida completa.
A dicembre per i lavoratori dipendenti sono in arrivo diversi bonus, alcuni dei quali sono previsti dal contratto collettivo e altri da decisioni prese dal governo nelle ultime settimane.
In questi mesi sono diversi i settori in cui si è arrivati a un accordo per il rinnovo di contratto e per i quali in busta paga a novembre sono previsti degli aumenti contrattuali. Allo stesso tempo sempre a dicembre è previsto il pagamento della tredicesima, come pure del bonus Natale per chi ne ha diritto.
A tal proposito, ecco una guida su quali sono i bonus in pagamento a dicembre (e attenzione non ci riferiamo a quelli che invece vengono caricati nella busta paga di dicembre come ad esempio il contributo per la festività non goduta dell’8 dicembre) di cui i lavoratori potranno godere già tra qualche giorno.
La tredicesima
Partiamo da quello che non è un vero e proprio bonus per quanto sia il pagamento più atteso dalla generalità dei lavoratori: la tredicesima mensilità. La regola vuole infatti che la cosiddetta gratifica natalizia venga pagata entro il mese di dicembre, solitamente prima delle feste natalizie, e non come invece si potrebbe pensare sulla busta paga di dicembre (il cui pagamento slitta a inizio gennaio).
Anzi, la tredicesima di solito viene accreditata con una busta paga separata.
A ricevere la tredicesima sono tutti i lavoratori, compresi gli apprendisti e chi è in cassa integrazione (ma per i periodi di Cig a zero ore non spetta nulla), come pure chi è assente in malattia o è fermo perché in congedo di maternità o parentale.
Il calcolo della tredicesima segue la regola per cui spetta un dodicesimo della retribuzione lorda percepita nel periodo che va da gennaio a dicembre, quindi solitamente corrisponde all’importo percepito di solito. C’è però una differenza nell’importo netto, in quanto sulla tredicesima non si applicano le detrazioni sul reddito da lavoro dipendente, come pure quelle per familiari a carico.
Bonus Natale
Viene pagato contestualmente alla tredicesima, quindi nella stessa busta paga, il cosiddetto bonus Natale, il contributo di 100 euro una tantum che lo Stato riconosce eccezionalmente per il 2024 a quei lavoratori dipendenti con reddito non superiore a 28.000 euro lordi e almeno un figlio considerato a carico. Esiste però un ulteriore requisito: il coniuge o il convivente non deve aver già beneficiato del bonus per se stesso.
È il datore di lavoro ad anticiparlo, previa però comunicazione da parte del lavoratore il quale dovrà presentare apposita autocertificazione, utilizzando l’apposito modulo fornito dall’azienda o quello che trovate qui.
Aumenti di stipendio per rinnovo di contratto
Come anticipato, in aggiunta a questi bonus per i lavoratori che appartengono a quelle categorie per le quali di recente si è arrivati a un accordo per il rinnovo di contratto sono previsti altri aumenti.
È il caso ad esempio dei lavoratori portuali, ai quali con recente accordo per il rinnovo è stato riconosciuto un una tantum complessivo di 600 euro (lordi), il quale viene però erogato in tre distinte tranche. La prima appunto è in programma a novembre 2024, con pagamento a dicembre, a fronte di un importo di 200 euro. Altri 200 euro arriveranno poi a luglio 2025, mentre per la parte restante bisognerà attendere un altro anno.
A ricevere anche un aumento in busta paga a novembre sono i dipendenti delle scuole private, per il quali il rinnovo del Ccnl (Aninsei/Assoscuole) ha previsto il pagamento di un una tantum caricato in busta paga a dicembre del valore di 100 euro.
I bonus nella busta paga di novembre
Prima di concludere ricordiamo che novembre conta di una festività in busta paga, quella di Ognissanti. Per questo motivo tutti coloro che hanno prestato regolarmente servizio beneficiano di un bonus che viene riconosciuto con il pagamento dello stipendio in programma generalmente la prossima settimana calcolato in misura percentuale sulla retribuzione solitamente percepita.
È il Ccnl di riferimento a stabilire la misura della maggiorazione per festività lavorata; ad esempio nel Ccnl commercio la percentuale è del 30%.
Per quanto riguarda la festività soppressa di lunedì 4 novembre, non spetta alcuna maggiorazione in busta paga, ma solo un giorno di permesso retribuito che si aggiunge a quelli già maturati (con la possibilità che vengano indennizzati se non fruiti entro un anno dalla loro maturazione).
Discorso differente invece per la giornata dell’8 dicembre, festivo che non verrà goduto da molti lavoratori in quanto quest’anno cade di domenica. E allora sì che in busta paga (ma a dicembre, quindi con pagamento a gennaio) verrà riconosciuto un nuovo bonus, pari all’importo generalmente previsto per una giornata di lavoro.
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