Cina, i segnali sono allarmanti: quale destino per i mercati?

Tommaso Scarpellini

31 Maggio 2023 - 17:54

Le recenti novità riguardanti la Cina hanno messo a dura prova il sentiment degli investitori del mercato asiatico. I segnali ribassisti sono molti. La borsa cinese riuscirà a riprendersi?

Cina, i segnali sono allarmanti: quale destino per i mercati?

La Cina sta mostrando continui segni di debolezza economica e non sembra ancora essersi ripresa completamente dall’effetto del Covid-19, nonostante la riapertura. In particolare, l’attività manifatturiera è peggiorata significativamente a maggio, con l’indice PMI che ha raggiunto il minimo degli ultimi 5 mesi.

In un contesto economico estremamente complesso come quello attuale delle borse occidentali, alcuni esperti ritenevano che la Cina potesse essere un Paese interessante in cui investire, capace di contribuire al riequilibrio economico globale. Tuttavia, al contrario di tali previsioni, in Cina c’è preoccupazione per la contrazione economica, mentre nei Paesi occidentali tale situazione sarebbe quasi incredibilmente invidiabile. Ciò che genera preoccupazione è la debole domanda, sia a livello interno che globale.

Cosa potrebbe comportare questa contrazione economica per i mercati finanziari cinesi?

Cina: esperti in attesa delle prossime mosse della PBOC

Le preoccupazioni riguardanti la situazione economica cinese derivano dal fatto che, nonostante la bassa inflazione, la People’s Bank of China (PBOC) non ha ancora adottato misure di stimolo per sostenere la ripresa economica. Questa situazione alimenta timori in relazione alla deflazione, che indica una diminuzione generalizzata dei prezzi dei beni e dei servizi, e può comportare significative conseguenze negative per i mercati finanziari di un Paese.

Questo rischio è particolarmente rilevante per Paesi con un elevato livello di debito pubblico, come la Cina, in quanto una diminuzione della produttività può aumentare il peso del debito. Non a caso, la scorsa settimana, la situazione incerta di alcuni veicoli di finanziamento del governo noti come Local Government Financing Vehicle (LGFV), ha creato un’ondata di panico fra gli operatori del mercato riguardo l’instabilità dello stesso Paese. Tuttavia, la tensione si è attenuata quando l’agenzia governativa di Kunming, responsabile della gestione dei beni di proprietà statale, ha smentito tali indiscrezioni.

Queste considerazioni potrebbero applicarsi anche a livello microeconomico: la diminuzione dei redditi e dei flussi di cassa rende più difficile il servizio del debito di un impresa, con conseguente aumento dei tassi di insolvenza.

Attualmente, il tasso di interesse di riferimento cinese, il China Loan Prime Rate, si attesta al 3,65%. Tuttavia, molti esperti ritengono che la PBOC possa decidere di ridurre i tassi di interesse per incentivare la spesa e gli investimenti, oppure fornire liquidità aggiuntiva al sistema bancario attraverso nuove iniezioni.

Nuove paure per la stabilità geopolitica del Paese

Ci sono diversi fattori critici che potrebbero ulteriormente complicare il quadro economico futuro della Cina. Innanzitutto, nonostante l’allentamento delle restrizioni legate alla pandemia di Covid-19, l’economia cinese non ha risposto come previsto, e la comparsa di nuove varianti del virus nel paese, insieme alla prospettiva di una potenziale nuova ondata di Covid-19, segnalata dal noto epidemiologo Zhong Nanshan, ha ulteriormente ostacolato il recupero economico, alimentando preoccupazioni sui consumi dei cittadini.

Inoltre, un altro fattore critico che ha attirato molta attenzione è il progressivo deterioramento delle relazioni tra Pechino e Washington. Dopo l’incidente in cui è stato abbattuto un pallone aerostatico cinese sospettato di spionaggio nello spazio aereo degli Stati Uniti, la Cina ha risposto bloccando le vendite locali del produttore di chip statunitense Micron Technology Inc. Le tensioni tra i due paesi continuano a crescere, con azioni provocatorie che si verificano specialmente nelle vicinanze dei territori cinesi. Gli Stati Uniti hanno infatti recentemente accusato la Cina di aver commesso manovre aggressive non necessarie da parte di jet militari cinesi. In risposta, Mao Ning, vicedirettore dell’informazione presso il ministero degli Affari esteri della Cina, ha affermato che anche gli Stati Uniti hanno spesso effettuato ricognizioni nei pressi della Cina, mettendo in discussione la sovranità del Paese.

In sintesi, i fattori critici che potrebbero complicare ulteriormente la situazione economica in Cina includono la mancata ripresa economica nonostante l’allentamento delle restrizioni post-pandemia, la comparsa di nuove varianti del virus e la possibilità di una nuova ondata di Covid-19, insieme al deterioramento delle relazioni tra Cina e Stati Uniti, caratterizzato da episodi come l’abbattimento del pallone aerostatico sospettato di spionaggio e le misure restrittive nel commercio di prodotti statunitensi in Cina.

Borse: cosa aspettarsi dai titoli del mercato azionario cinese?

I titoli cinesi hanno registrato prestazioni negative durante la settimana, e i principali indici di borsa, lo Shanghai Shenzhen CSI 300 e lo Shanghai Composite, stanno continuando a raggiungere importanti, annullando completamente i guadagni ottenuti dopo l’allentamento delle restrizioni imposte a causa del Covid-19.

Anche l’indice Hang Seng di Hong Kong sta affrontando un trend ribassista, accompagnato da un significativo calo del sentiment degli operatori di mercato. Di conseguenza, le società di investimento straniere stanno riducendo la loro esposizione al mercato azionario cinese a un ritmo senza precedenti, nonostante le valutazioni del mercato siano relativamente basse e, fino a poco tempo fa, le prospettive di crescita del Paese erano molto promettenti.

Infine, la debolezza dello yuan, la valuta del Paese, che si sta avvicinando ai minimi degli ultimi sei mesi rispetto al dollaro, sta contribuendo ad aumentare l’incertezza degli investitori.

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