Ecco come contare i termini di prescrizione senza fare errori, quando comincia la decorrenza e cosa cambia per il conto in mesi, giorni o anni.
Ci si informa spesso sulla prescrizione, soprattutto civile, in quanto può influenzare notevolmente la vita dei cittadini. Per effetto della prescrizione, ad esempio, si può evitare il pagamento di un debito o d’altra parte perdere la possibilità di riscuoterlo. C’è poi anche la prescrizione penale, oltre cui gli autori di alcuni reati non sono più punibili. A seconda del caso ci sono specifiche regole da seguire riguardo ai termini e alla decorrenza, vediamo però come calcolare correttamente le date.
Come si calcola la prescrizione
Per calcolare la prescrizione bisogna necessariamente conoscere alcuni elementi, partendo ovviamente dal diritto in questione (o dal reato) del quale si è interessati. Bisogna quindi verificare qual è il periodo di prescrizione previsto dalla legge, ossia i termini di prescrizione, e la loro decorrenza, cioè da quando si deve cominciare a calcolare il tempo. Tutto ciò non basta se non si tiene conto anche degli atti interruttivi e di quelli che sospendono la prescrizione, che influiscono inevitabilmente sul tempo complessivo.
Infine, bisogna poter collocare il diritto in questione temporalmente, di preciso nel momento in cui comincia a decorrere la decorrenza. Come regola generale, bisogna sapere che la decorrenza della prescrizione ha inizio quando il diritto può essere esercitato, anche se questo principio può avere risvolti differenti a seconda dei casi. Così prevede il Codice civile, ma anche per quanto riguarda la prescrizione penale il ragionamento è molto simile.
Facciamo qualche esempio. Supponiamo di dover pagare una bolletta del gas entro una certa data, senza però farlo. Da quando la società fornitrice può agire legalmente per intimare il pagamento? Precisamente, non appena viene superata la scadenza prevista sulla bolletta o sul contratto, perché fino a quel momento il cliente era in tempo per pagare regolarmente.
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Ancora, quando sono previsti pagamenti rateali relativi a un unico debito, la prescrizione comincia a decorrere alla scadenza dell’ultima rata. Talvolta, è determinante il momento in cui il soggetto che può far valere a diritto viene a conoscenza del fatto, per esempio per il diritto al risarcimento. Per una conoscenza più approfondita si rimanda quindi alla nostra sezione sulla prescrizione, ricca di guide per le più svariate casistiche.
Per quanto riguarda la prescrizione dei reati, invece, rileva sempre e solo il momento in cui è stato commesso il fatto o il momento in cui è terminato in caso di reati continuati. In ogni caso, per agire in giudizio opponendo la prescrizione o evitandola è indispensabile l’assistenza di un avvocato che guidi anche nel calcolo della stessa. Quest’ultimo, però, è comunque utile da conoscere per analizzare al meglio la propria situazione personale e sapere come comportarsi, magari iniziando a interrompere la prescrizione in autonomia attraverso una diffida.
Come contare i termini di prescrizione
Veniamo ora all’aspetto pratico del calcolo. Per calcolare la prescrizione civile bisogna escludere il giorno iniziale e contare invece quello finale, che deve essere completato. Tutto poi dipende dal tempo di prescrizione previsto.
Per la prescrizione a giorni oppure a ore bisogna escludere le frazioni, dunque calcolando l’ora o il giorno per intero, fino al termine. Quando, invece, la prescrizione viene contata in anni, mesi o giorni si deve considerare la scadenza degli stessi, attendendo quindi il nuovo anno o il nuovo mese. Se l’ultimo giorno è festivo, il termine è spostato al primo giorno non festivo utile.
Infine, per la prescrizione in mesi si tiene conto anche del giorno corrispondente o, se assente, si considera l’ultimo giorno del mese.
Concludiamo ora uno degli esempi proposti qui sopra, supponendo che la data ultima per il pagamento della bolletta del gas fosse il 9 gennaio. La prescrizione inizia così a decorrere il giorno successivo e si conclude dopo 2 anni, dunque il 10 gennaio 2026.
Calcolare la prescrizione di un reato è altrettanto complesso, perché bisogna tenere conto delle eventuali sospensioni o interruzioni della prescrizione che hanno a loro volta dei limiti temporali massimi, dipendenti dalla tipologia di atto. Presupponendo l’ipotesi più semplice, ossia l’assenza di qualsiasi tipo di interruzione o sospensione, è invece sufficiente tenere conto a partire dal giorno in cui si è consumato il reato o è stato cessato.
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