Come cambia lo stipendio tra dicembre 2024 e gennaio 2025, chi ci guadagna (e chi no)

Simone Micocci

25 Ottobre 2024 - 18:16

Come cambia la busta paga in seguito alle novità introdotte dalla legge di Bilancio 2025? Ecco un confronto tra guanto guadagnato a dicembre 2024 rispetto allo stipendio di gennaio 2025.

Come cambia lo stipendio tra dicembre 2024 e gennaio 2025, chi ci guadagna (e chi no)

Tra dicembre 2024 e gennaio 2025 la busta paga subirà un cambiamento che per alcuni lavoratori sarà irrilevante, per altri porterà a un guadagno mentre per altri persino a un ribasso dello stipendio.

Per quanto il governo abbia assicurato che non ci sono tagli con la legge di Bilancio 2025, infatti, non è propriamente così dal momento che ci sono delle novità della manovra che incideranno negativamente su alcune buste paga, come ad esempio l’addio ad alcune detrazioni per familiari a carico. Persino la conferma del taglio del cuneo fiscale non è detto che garantirà lo stesso risultato rispetto a oggi: nonostante con il passaggio da uno sgravio contributivo a un taglio dell’Irpef si sia cercato di mantenere lo stesso risparmio di quello attuale, il governo non sembra esserci riuscito. O perlomeno non per tutti i lavoratori.

I vantaggi del taglio al cuneo fiscale 2024

Per capire chi guadagna dalle novità della legge di Bilancio 2025, e chi invece no, bisogna fare un confronto tra come funziona il taglio del cuneo fiscale nel 2024 rispetto al 2025, mettendo a confronto le cifre.

Oggi sulla busta paga di coloro che guadagnano fino a 2.692 euro lordi, che in prospettiva sono 35.000 euro l’anno, si applica uno sgravio contributivo del 6% che riduce l’importo dei contributi a carico del lavoratore, solitamente pari al 9,19% della retribuzione lorda (8,80% nel pubblico impiego). Nel caso delle buste paga fino a 1.923 euro (25.000 euro l’anno), invece, lo sgravio è del 7%, riducendo così l’aliquota contributiva al 2,19% (1,80%).

Va detto però che quanto si risparmia in contributi non va direttamente sullo stipendio netto, in quanto questa somma è comunque soggetta al pagamento dell’imposta. Quando parliamo di taglio del cuneo fiscale come applicato per tutto il 2024, quindi, dobbiamo distinguere il risparmio lordo da quello netto che il lavoratore si ritrova in busta paga. A tal proposito, ecco una tabella che ci aiuta a capire meglio qual è di fatto l’importo del bonus che oggi spetta sui redditi che non supera i 35.000 euro l’anno.

Retribuzione annua lorda Retribuzione mensile lorda Risparmio mensile lordo Aumento netto in busta paga
10.000 euro 769 euro 53 euro 44 euro
12.500 euro 961 euro 67 euro 56 euro
15.000 euro 1.153 euro 80 euro 67 euro
17.500 euro 1.346 euro 94 euro 67 euro
20.000 euro 1.538 euro 107 euro 76 euro
22.500 euro 1.730 euro 121 euro 86 euro
25.000 euro 1.923 euro 134 euro 96 euro
27.500 euro 2.115 euro 126 euro 90 euro
30.000 euro 2.307 euro 138 euro 90 euro
32.500 euro 2.500 euro 150 euro 91 euro
35.000 euro 2.692 euro 161 euro 98 euro

I valori dell’ultima colonna sono quindi gli importi netti stimati in busta paga, i quali possono comunque variare a seconda di una serie di fattori, come ad esempio dalla possibilità che in busta paga si applicano o meno anche le detrazioni per familiari a carico, riducendo così l’Irpef dovuta sui contributi risparmiati.

Oggi quindi con il taglio del cuneo fiscale a un lavoratore possono spettare poco meno di 100 euro netti in più in busta paga. Sarà riuscito il governo a confermare le stesse cifre passando da uno sgravio contributivo a uno di tipo fiscale?

I vantaggi del taglio del cuneo fiscale 2025

Andiamo con ordine. Come potete approfondire nella nostra guida alla busta paga 2025, il prossimo anno spetterà un trattamento integrativo per chi guadagna fino a 20.000 euro l’anno e un aumento della detrazione del reddito da lavoro dipendente per chi invece guadagna fino a 40.000 euro.

Retribuzione annua lorda Retribuzione mensile lorda Aumento di stipendio annuo Aumento di stipendio mensile
10.000 euro 769 euro 530 euro 44,17 euro
12.500 euro 961 euro 662,50 euro 55,21 euro
15.000 euro 1.153 euro 795 euro 66,25 euro
17.500 euro 1.346 euro 840 euro 70,00 euro
20.000 euro 1.538 euro 960 euro 80,00 euro
22.500 euro 1.730 euro 1.000 euro 83,33 euro
25.000 euro 1.923 euro 1.000 euro 83,33 euro
27.500 euro 2.115 euro 1.000 euro 83,33 euro
30.000 euro 2.307 euro 1.000 euro 83,33 euro
32.500 euro 2.500 euro 937,5 euro 78,12 euro
35.000 euro 2.692 euro 625 euro 52,08 euro
38.000 euro 2.923 euro 250 euro 20,83 euro

Come cambia la busta paga tra dicembre 2024 e gennaio 2025

A questo punto basta confrontare i valori del taglio del cuneo fiscale del 2024 con quello del 2025 per capire come varia la busta paga tra dicembre e gennaio 2024:

Retribuzione annua lorda Retribuzione mensile lorda Aumento netto nel 2024 Aumento netto nel 2025 Differenza in busta paga
10.000 euro 769 euro 44 euro 44,17 euro 0,17 euro
12.500 euro 961 euro 56 euro 55,21 euro -0,79 euro
15.000 euro 1.153 euro 67 euro 66,25 euro -0,75 euro
17.500 euro 1.346 euro 67 euro 70,00 euro 3,00 euro
20.000 euro 1.538 euro 76 euro 80,00 euro 4,00 euro
22.500 euro 1.730 euro 86 euro 83,33 euro -2,67 euro
25.000 euro 1.923 euro 96 euro 83,33 euro -12,67 euro
27.500 euro 2.115 euro 90 euro 83,33 euro -6,67 euro
30.000 euro 2.307 euro 90 euro 83,33 euro -6,67 euro
32.500 euro 2.500 euro 91 euro 78,12 euro -12,88 euro
35.000 euro 2.692 euro 98 euro 52,08 euro -45,92 euro
38.000 euro 2.923 euro - 20,83 euro 20,83 euro

Di fatto per i redditi fino a 22.500 euro, quindi per gli stipendi fino a 1.730 euro l’anno, non ci sono grandi differenze con i lavoratori che nonostante il passaggio alle nuove regole non dovrebbero notare una significativa variazione dello stipendio netto.

Diverso il caso di coloro che guadagnano fino a 2.500 euro lordi, per i quali il nuovo taglio del cuneo fiscale sembra essere meno conveniente, con il rischio che sullo stipendio netto possano esserci dai 6 ai 13 euro in meno. Ma è a chi guadagna 35.000 euro che andrà peggio. Oggi grazie allo sgravio contributivo questi arrivano a guadagnare quasi 100 euro in più sullo stipendio netto, mentre nel 2025 godranno solamente di una maggiorazione della detrazione così calcolata:

1.000 * [(40.000 - 35.000)]/8.000

Un risparmio Irpef ulteriore di 625 euro l’anno circa, che divise per 12 mensilità equivalgono a circa 52 euro di aumento netto. C’è una differenza negativa, quindi, di circa 46 euro al mese, una vera e propria beffa per il lavoratore.

Diverso invece il discorso per coloro che guadagnano più di 35.000 euro, ma non più di 40.000 euro, che oggi non godono dello sgravio contributivo mentre sono compresi nel nuovo taglio del cuneo fiscale. Pensiamo ad esempio chi guadagna 2.923 euro al mese, per i quali ci sarà un risparmio netto di poco superiore a 20 euro al mese, 250 euro l’anno.

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