Il congedo parentale COVID-19 è previsto anche nel decreto Ristori bis, insieme al bonus baby sitter, in Gazzetta Ufficiale. Il testo con ulteriori aiuti per famiglie e imprese è in vigore dal 9 novembre.
Il congedo parentale COVID-19 torna nel decreto Ristori bis in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 9 novembre, giorno stesso della pubblicazione.
Il nuovo decreto Ristori bis, che segue il decreto Ristori in vigore dal 29 ottobre scorso, prevede degli ulteriori aiuti per imprese e famiglie, specie quelle delle nuove zone rosse. L’Italia lo ricordiamo è stata divisa in zone che stanno in verità per mutare.
Il congedo parentale COVID-19 straordinario del decreto Ristori bis, che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi di emergenza, non spetta a tutti, ma solo alle famiglie delle zone rosse appunto i cui figli, anche alle medie, sono in didattica a distanza.
Nel decreto Ristori bis sono previsti aiuti ulteriori per le attività che hanno subito maggiormente le misure restrittive imposte dal governo per fronteggiare l’emergenza in ultimo quelle contenute nel DPCM del 3 novembre in vigore da venerdì 6 novembre.
Ora c’è la conferma, con il testo in GU, del congedo parentale straordinario COVID-19 anche nel decreto Ristori bis, insieme al bonus baby sitter di 1.000 euro.
Congedo parentale COVID-19 nel decreto Ristori bis
Il congedo parentale COVID-19 straordinario è previsto dal decreto Ristori bis per le regioni in zona rossa che attualmente sono Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Calabria, sebbene lo scenario stia per cambiare e già alcune regioni da gialle potrebbero diventare arancioni.
Il congedo parentale COVID-19 è stato esteso anche ai genitori con figli fino a 16 anni e in didattica a distanza con il primo decreto Ristori in vigore dallo scorso 29 ottobre che ha modificato quanto disposto dal decreto Agosto convertito nella legge n.126/2020 all’articolo 21-bis che lo prevedeva per la sola quarantena scolastica. Lo stesso tuttavia è previsto solo in alternativa allo smart working.
Ora il decreto Ristori bis introduce nuove risorse per il congedo parentale COVID-19 e anche per il bonus baby sitter.
Nel decreto Ristori bis prevede un congedo parentale COVID-19 per le regioni rosse nelle quali è sancita la sospensione delle lezioni e quindi la didattica a distanza anche per le classi seconde e terze delle scuole medie.
Il congedo parentale straordinario COVID-19 prevede un’indennità al 50% se la prestazione lavorativa del genitore che ha i figli minori di 14 anni in didattica a distanza non può essere svolta in modalità agile.
Anche in questo caso il congedo parentale COVID-19 è previsto solo in alternativa allo smart working. Tra i 14 e i 16 anni, come dispone il decreto Ristori, il congedo parentale COVID-19 non viene retribuito e si tratta quindi del caso dei ragazzi delle scuole superiori che in tutta Italia sono in didattica a distanza.
Congedo parentale COVID-19 per le zone rosse
Come abbiamo detto il congedo parentale COVID-19 è previsto per le sole zone rosse e nel del decreto Ristori bis in è introdotto dall’articolo 13 - “Congedo straordinario per i genitori in caso di sospensione della didattica in presenza delle scuole secondarie di primo grado”, quindi previsto per la chiusura delle scuole medie.
Si legge nel testo:
“Limitatamente alle aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, individuate con ordinanze del Ministro della salute, adottate ai sensi dell’articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020 e dell’articolo 30 del presente decreto, nelle quali sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza delle scuole secondarie di primo grado, e nelle sole ipotesi in cui la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile, è riconosciuta alternativamente a entrambi i genitori di alunni delle suddette scuole, lavoratori dipendenti, la facoltà di astenersi dal lavoro per l’intera durata della sospensione dell’attività didattica in presenza prevista dal predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.”
Dunque si riconosce la priorità dello smart working per i genitori dipendenti, ma anche rispetto allo stesso congedo straordinario. Continua il comma 2 del testo, come anticipato, che:
“Per i periodi di congedo fruiti ai sensi del comma 1 è riconosciuta, in luogo della retribuzione, un’indennità pari al 50 per cento della retribuzione stessa, calcolata secondo quanto previsto dall’articolo 23 del Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, ad eccezione del comma 2 del medesimo articolo 23. I suddetti periodi sono coperti da contribuzione figurativa”.
Il medesimo congedo parentale COVID-19 è riconosciuto ai genitori di figli con disabilità che frequentano le scuole di qualsiasi ordine e grado per le quali è stata disposta la chiusura, quindi anche per le scuole superiori.
Per questi genitori il decreto Agosto convertito (legge n.126/2020 del 13 ottobre) riconosce anche la priorità del ricorso allo smart working senza accordo fino al prossimo 30 giugno 2021.
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