Azioni in rosso oggi e il motivo è la Cina: la crescita dei servizi non convince, mettendo in evidenza ancora di più la difficoltà del dragone nella ripresa. Attenzione anche ai verbali Fed.
Borse in rosso oggi: le azioni asiatiche crollano, dopo che il rallentamento dell’attività dei servizi in Cina ha intaccato il sentiment, mentre i mercati si concentrano sulla pubblicazione dei verbali della Federal Reserve e su un rapporto chiave sull’occupazione negli Stati Uniti nel corso della settimana, cruciale per la politica dei tassi.
La crescita del dragone resta uno dei temi chiave per gli investitori. Le perdite iniziali nelle azioni cinesi si sono aggravate e lo yuan offshore ha invertito l’avanzata dopo che l’indice dei gestori degli acquisti di servizi Caixin China è stato più debole del previsto. Il calo dello yuan è avvenuto nonostante la banca centrale avesse precedentemente mantenuto il proprio supporto alla valuta nella correzione giornaliera.
Sullo sfondo, è ancora accesa la tensione tra Pechino e Washington, anche in seguito alla decisione cinese di limitare le esportazioni di gallio e germanio, minerali cruciali per la transizione energetica mondiale, che impatterà pesantemente sull’Europa.
La Cina frena i mercati oggi: azioni in rosso, cosa succede?
Il più ampio indice MSCI di azioni dell’area Asia-Pacifico al di fuori del Giappone è sceso dello 0,6%. Anche il Nikkei giapponese è diminuito dello 0,3%, a causa delle prese di beneficio da parte degli investitori dopo essere salito ai massimi di tre decenni.
In Cina, un sondaggio ha mostrato che il settore dei servizi, che ha registrato un forte rimbalzo dopo la revoca dei blocchi, è cresciuto al ritmo più debole degli ultimi cinque mesi a giugno, confermando che la ripresa economica sta perdendo vigore.
Le blue chip cinesi hanno perso lo 0,6% e l’indice Hang Seng di Hong Kong è crollato dell’1,3%.
Intanto, il segretario del Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen visiterà la Cina alla fine di questa settimana, ma le crescenti tensioni sulla competizione tecnologica, con Pechino che limita le esportazioni di due metalli e Washington, secondo quanto riferito, che vieta alle aziende cinesi di accedere al cloud computing, hanno frenato l’ottimismo.
Il leader cinese Xi Jinping ha anche invitato le nazioni a respingere il disaccoppiamento e il taglio delle catene di approvvigionamento, un giorno dopo che la sua nazione ha imposto limiti alle esportazioni di due metalli chiave utilizzati per produrre chip per contrastare le restrizioni occidentali a Pechino.
L’economia n. 2 al mondo vuole lavorare con le nazioni per respingere “le mosse di creazione di barriere, disaccoppiamento e separazione delle catene di approvvigionamento”, ha detto Xi in un discorso virtuale ai leader dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai.
Infine, l’attenzione è orientata anche sugli Usa. Dopo il forte rialzo delle azioni statunitensi nella prima metà dell’anno, gli investitori sono ora preoccupati che tassi più elevati e un contesto economico in peggioramento limiteranno i guadagni da qui in poi. Tra le note di cautela, gli strateghi di Goldman Sachs hanno scritto che è troppo presto per ignorare il rischio di tassi di interesse più elevati che pesano sulle azioni.
Gli operatori stanno ora aspettando il rilascio dei verbali dell’ultima riunione politica della Fed e il rapporto sui libri paga non agricoli di venerdì per vedere se la banca centrale avrà bisogno di aumentare più di una volta per contenere l’inflazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA