Contratto di apprendistato 2024, come funziona per stipendio e durata

Simone Micocci

1 Luglio 2024 - 15:23

Come funziona e quanto si guadagna durante l’apprendistato? Ecco una guida completa.

Contratto di apprendistato 2024, come funziona per stipendio e durata

Il contratto di apprendistato configura un rapporto a causa mista, poiché alla prestazione lavorativa si affianca la formazione dell’apprendista (di cui si occupa l’azienda). Possiamo quindi considerarlo come una via di mezzo tra lo stage e il contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Come disciplinato dal Testo Unico sull’Apprendistato (decreto legislativo n. 167 del 2011) si tratta comunque di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, con la differenza che al termine del percorso formativo il datore di lavoro può decidere di interrompere il rapporto di lavoro non autorizzandone la trasformazione.

Ed è importante sapere che durante l’apprendistato lo stipendio è più basso rispetto a quanto percepito dalla generalità dei lavoratori assunti con normale contratto di lavoro subordinato, in quanto dell’importo indicato nella contrattazione collettiva nazionale di riferimento se ne prende solamente una quota percentuale.

È anche per questo motivo che il contratto di apprendistato risulta essere particolarmente conveniente per il datore di lavoro, il quale nel tempo necessario per formare il giovane lavoratore deve farsi carico di un esborso inferiore. Come pure si riducono i costi generali dal momento che l’aliquota contributiva (ossia il costo di cui si fa carico per la copertura previdenziale del lavoratore) è molto più bassa rispetto a quella ordinaria.

È nello stesso Testo Unico che si risponde alla domanda su come funziona l’apprendistato, dando indicazioni sul calcolo della retribuzione spettante nonché sulla durata, l’età massima dello stagista e sulle varie agevolazioni previste.

Ecco dunque una guida con tutte le regole dell’apprendistato, utile per i datori di lavoro che vorrebbero assumere con questa particolare tipologia contrattuale come pure per gli apprendisti stessi che non hanno chiari alcuni aspetti di questo tipo di contratto (ad esempio su come viene calcolato il guadagno percepito).

Come funziona il contratto di apprendistato

Questa tipologia di lavoro subordinato è rivolta principalmente ai più giovani e prevede oltre allo svolgimento di un’attività lavorativa, a fronte di una retribuzione differenziata e proporzionata in base alla tipologia di contratto, attività volte alla formazione specifica della risorsa occupata.

In linea di massima, il contratto di apprendistato può essere stipulato dai datori di lavoro che intendano assumere lavoratori entro i 29 anni d’età. Con il Jobs Act la possibilità di essere assunti con contratto di apprendistato è stata estesa anche in favore di disoccupati percettori di Naspi, Asdi, Dis-Coll o mobilità senza limiti di età, al fine di garantire il reinserimento di lavoratori percettori di sussidio di disoccupazione nel mercato del lavoro.

In linea generale, il contratto di apprendistato ha forma scritta, deve prevedere un piano formativo, e il lavoratore, per quanto riguarda la retribuzione, può essere inquadrato fino a due livelli inferiori rispetto alla categoria spettante oppure ricevere uno stipendio graduale sulla base di anzianità di servizio o calcolata in percentuale.

La formazione può essere svolta sia all’interno che all’esterno dell’azienda. Quella interna è stabilita da un piano formativo individuale, allegato al contratto di assunzione, che stabilisce gli obiettivi da conseguire nel percorso grazie all’aiuto del tutor o di un referente aziendale.

La formazione esterna consente all’apprendista di raggiungere una parte degli obiettivi grazie all’aiuto di strutture formative specializzate. Per questo motivo per il datore di lavoro che non adempie a quest’obbligo la normativa prevede delle sanzioni molto severe.

Per quanto riguarda l’orario di lavoro valgono le stesse regole previste per la generalità dei dipendenti.

Quali sono le tipologie di contratto di apprendistato

Oggi esistono tre diverse tipologie di contratto di apprendistato:

  • apprendistato per la qualifica professionale,
  • apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere,
  • apprendistato di alta formazione e ricerca.

A seconda della tipologia di contratto ci sono diverse regole di cui tener conto, tanto per il limite di età dell’apprendista quanto per la retribuzione spettante e la durata del periodo formativo.

Contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale

Si rivolge ai giovani tra i 15 e i 25 anni d’età e l’obiettivo è quello di consentire a chi è ancora impegnato in percorsi di studio e formazione di avere un’esperienza pratica nel mondo del lavoro. La qualifica professionale potrà essere triennale oppure portare ad un diploma professionale. Per quanto riguarda la durata dell’apprendistato, il contratto non può durare di norma più 3 anni.

La retribuzione del contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale è di 2 mila euro all’anno nel caso di minorenni e di 3 mila per i maggiorenni.

Contratto di apprendistato professionalizzante

Generalmente il più utilizzato, che può essere stipulato nei confronti di giovani tra i 18 e i 29 anni e, se in possesso di qualifica professionale, anche a partire dall’età di 17 anni.

La qualifica prevista da questa tipologia di apprendistato è differente sulla base di quanto previsto dai Ccnl di categoria e stessa cosa per quanto riguarda retribuzione e durata, che di solido non può essere maggiore di 3 anni e minore di 6 mesi.

Il contratto, redatto in forma scritta, dovrà indicare la qualifica prevista al termine dell’apprendistato e il profilo formativo. Con il Jobs Act è stata estesa la possibilità di essere assunto con contratto di apprendistato professionalizzante anche ai disoccupati percettori di Naspi, Dis-Coll e altri ammortizzatori sociali senza limiti d’età. In merito alla retribuzione prevista, i lavoratori assunti con apprendistato professionalizzante percepiranno uno stipendio regolare e la retribuzione in linea di principio parte dal 70% della retribuzione prevista per il proprio livello di assunzione, che gradualmente nel corso degli anni passerà al 100%.

Contratto di apprendistato per l’alta formazione e ricerca

Questa tipologia contrattuale è rivolta sempre ai giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni ed ha come obiettivo il conseguimento del diploma di istruzione secondaria, la laurea, un master, il dottorato di ricerca e il praticantato per l’accesso agli ordini professionali.

Può rappresentare un’opzione per il conseguimento del diploma o una certificazione tecnica e può agevolare l’ingresso dei giovani impegnati nelle aree di ricerca delle aziende.

La durata di questo tipo di apprendistato varia sulla base del titolo di studio che si intende conseguire e per quanto riguarda la retribuzione la disciplina è rimandata al Ccnl e al livello di inquadramento.

Quanto si guadagna durante l’apprendistato

Parlando di retribuzione, l’importo dipende da diversi fattori, quali:

  • alla tipologia dell’apprendistato;
  • alla qualifica da conseguire;
  • al livello di inquadramento (non può essere al di sotto di più di 2 livelli rispetto a quelli di un lavoratore che ha la stessa mansione).

Di solito la retribuzione è destinata ad aumentare progressivamente sino a raggiungere quella di un lavoratore qualificato. In generale, ma sono possibili variazioni, possiamo dire che un apprendista, con durata del percorso di 3 anni, percepisce uno stipendio pari a:

  • 70% della retribuzione prevista per quel determinato livello contrattuale nel primo anno di apprendistato;
  • 80% nel secondo anno;
  • 90% nel terzo.

Le tutele sono le stesse di quelle riconosciute ai dipendenti assunti con normale contratto subordinato:

  • copertura assistenziale in caso di malattia e di maternità;
  • assicurazione contro le malattie (anche professionali), l’invalidità, la vecchiaia e gli infortuni sul lavoro;
  • piena copertura previdenziale;
  • ammortizzatori sociali non ordinari - Naspi - (al pari degli altri dipendenti), in caso di crisi dell’impresa.

In caso di malattia o di altra causa di sospensione involontaria dell’apprendistato superiore a 30 giorni, l’apprendista può prolungare il periodo di apprendistato.

Quanto dura il contratto di apprendistato

Il contratto di apprendistato è un contratto a tempo indeterminato che prevede un periodo di formazione iniziale. La durata del contratto varia in funzione delle tre tipologie:

  • l’apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale dura rispettivamente 3 (qualifica) e 4 anni (diploma);
  • l’apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere dura 3 anni, anche se per alcune professioni dell’artigianato può durare anche 5 anni;
  • l’apprendistato di alta formazione e ricerca è decisa dalle istituzioni scolastiche (che rilasciano il titolo di studio) e dalle Regioni. La durata generalmente non è inferiore alla durata del corso di studio e può essere addirittura superiore.

La durata dell’apprendistato varia anche in funzione delle proprie qualifiche già conseguite e delle proprie esperienze. L’azienda potrebbe decidere in tal senso per una durata inferiore rispetto a quella regolarmente prevista.

Così come nella generalità dei contratti può essere indicato un periodo di prova, la cui durata solitamente varia da 1 a 3 mesi.

Che succede al termine dell’apprendistato

Una volta terminato il periodo di apprendistato entrambe le parti hanno la possibilità di interrompere unilateralmente il rapporto di lavoro senza doverne dare necessariamente una giustificazione. E non è neppure necessario soddisfare un periodo di preavviso.

Tanto durante il periodo di apprendistato quanto con la trasformazione a tempo indeterminato, invece, per interrompere il rapporto bisogna seguire le regole solitamente richieste per licenziamento e dimissioni.

L’agevolazione contributiva

I datori di lavoro che assumono giovani o disoccupati con contratto di apprendistato possono beneficiare di importanti agevolazioni contributive e non.

Per tutte le tipologie di contratto di apprendistato è prevista la possibilità di dedurre le spese e i contributi dalla base imponibile Irap, l’esclusione dei lavoratori assunti con contratto di apprendistato dal calcolo dei limiti numerici previsti dalle leggi e dai contratti collettivi e la possibilità di assumere ad un costo inferiore rispetto a quanto previsto per le altre tipologie contrattuali.

Si consideri, inoltre, che sul contratto di apprendistato grava un’aliquota contributiva agevolata, sia per l’azienda che per il dipendente.

Riportiamo in forma tabellare le aliquote previste caso per caso:

Numero dipendenti in aziendaAliquota contributi datore di lavoroAliquota contributi dipendente
Fino a 9 dipendenti 1° anno 3,11%, 2° anno 4,61%, dal 3° anno 11,61% 5,84%
Più di 9 dipendenti 11,61% 5,84%

Va detto che queste aliquote si applicano anche per il primo anno successivo alla trasformazione da contratto di apprendistato a tempo indeterminato.

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