Disco orario, non basta indicare l’ora. Ecco quando rischi una multa

Ilena D’Errico

27 Agosto 2024 - 19:44

Indicare l’ora non basta per evitare sanzioni nell’utilizzo del disco orario. Ecco a cosa fare attenzione e quando si rischiano multe.

Disco orario, non basta indicare l’ora. Ecco quando rischi una multa

Il disco orario è fondamentale in tutti i parcheggi con sosta limitata nel tempo, ovviamente per segnalare l’orario di arrivo ed evitare sanzioni, mostrando così il rispetto delle regole sulla sosta. Per il momento, la normativa impone ancora l’utilizzo del disco orario visibile sul parabrezza dell’auto parcheggiata, non prevedendo soluzioni alternative più moderne, come invece accade per esempio per il pagamento della sosta nelle strisce blu.

Questo però non deve far prendere alla leggera le prescrizioni di legge, visto che la semplicità di contraffazione dello strumento cartaceo corrisponde a una pari facilità di rilevazione degli illeciti. Illeciti che, peraltro, possono essere puniti in modo davvero molto severo (e integrare persino un reato). Non basta indicare l’ora per evitare le multe, qualsiasi stratagemma deve essere evitato perché può comportare conseguenze davvero molto gravi, ben peggiori di una sanzione per aver superato il periodo della sosta.

Disco orario: quando rischi una multa

Il funzionamento del disco orario è davvero molto semplice: è sufficiente ruotare il quadrante apposito affinché indichi l’orario di arrivo nel parcheggio. Ciò, ovviamente, è funzionale a evitare le sanzioni dove viene indicato un tempo massimo per il prolungamento della sosta, di norma per favorire il ricambio nelle aree più frequentate con aree di posteggio gratuite.

L’obbligo è stabilito dall’articolo 157 del Codice della strada, che impone la segnalazione dell’orario di arrivo in modo chiaro e visibile laddove la sosta è permessa soltanto per un tempo limitato, di solito 30 minuti, 1 ora o 2 ore. Il disco orario analogico o elettronico (con orario digitale) è lo strumento più pratico e diffuso, ma a livello legale anche un semplice foglio di carta con l’orario scritto funge allo stesso scopo. L’importante, in quest’ultimo caso, è assicurare l’indicazione in modo che non voli via e che sia ben visibile.

Secondo, fondamentale, requisito è dichiarare il vero ed è proprio in questo senso che bisogna stare attenti a non sbagliare. Sul mercato si trovano numerosi dispositivi contraffatti in cui l’orario viene spostato in avanti in automatico dopo un certo periodo di tempo, al fine di prolungare in modo fraudolento la sosta. Uno stratagemma che può costare intanto una sanzione variabile da 169 a 1.500 euro circa, ma anche l’accusa di truffa ai danni dello Stato, un reato punibile con la reclusione da 1 a 5 anni.

Indicare l’ora non basta, a cosa fare attenzione

Come anticipato, indicare l’ora non basta per evitare multe dove è prevista una sosta temporalmente limitata. È fondamentale assicurarsi che il disco orario sia ben visibile sull’auto e che non possa cadere durante l’assenza del conducente, posto che l’orario di arrivo corrisponda al vero. Basti pensare che anche l’utilizzo del “foglio di carta” è sconsigliato per evitare contestazioni e fraintendimenti, tenuto conto anche del modico prezzo di un disco orario tradizionale.

La versione elettronica ha un costo leggermente più elevato, ma è ancora più precisa nella determinazione dell’orario e consente così di evitare sanzioni. Si ricorda, infatti, che la mancata segnalazione costa una multa da 42 a 173 euro, mentre il prolungamento oltre il consentito è punito con una multa da 26 a 102 euro.

Ovviamente, è importante rispettare quanto disposto dai cartelli stradali riguardo al parcheggio, sia in merito alla durata della sosta che alle disposizioni in merito ai giorni che agli orari. Per esempio, le regole potrebbero variare tra giorni festivi e feriali, oppure in orario serale. Le prescrizioni sul disco orario riguardano soltanto i momenti in cui la sosta è limitata, non applicandosi invece quando è libera.

Utilizzare congegni appositi, dichiarare un orario falso o andare fisicamente a spostare le lancette è fuori discussione: si rischiano multe fino a 1.549 euro, oltre all’accusa di truffa ai danni dello Stato.

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