Conosci il significato di dropshipping? Un’attività da fare da remoto che non richiede investimenti iniziali in magazzino. Ecco come funziona.
Il dropshipping sta rivoluzionando il commercio elettronico con un mercato globale che ha raggiunto, secondo le stime, oltre 350 miliardi di dollari nel 2024. Infatti, sempre più imprenditori sono attratti dal significato di dropshipping come modello di business, che permette di avviare un’attività con un investimento iniziale contenuto, tra gli 8.000 e i 10.000 euro all’anno.
Ma cos’è il dropshipping? In particolare, si tratta di un modello di vendita che non richiede la gestione diretta del magazzino, permettendo agli imprenditori di operare con flessibilità da qualsiasi luogo. Inoltre, il vantaggio principale è che si paga la merce solo dopo averla venduta, con margini di profitto che variano dal 5% al 30%.
In questa guida completa, analizzeremo come funziona il dropshipping in Italia, i suoi vantaggi, le sfide da affrontare e tutti i passaggi necessari per avviare con successo la propria attività in questo settore in crescita.
Cos’è il dropshipping? Significato e definizione
Il termine dropshipping deriva dall’unione delle parole inglesi «to drop» e «shipping» e indica un modello di vendita in cui il venditore non possiede fisicamente i prodotti che commercializza.
Si tratta di un sistema di evasione dell’ordine utilizzato principalmente nel commercio al dettaglio online, dove il venditore finale non ha un magazzino proprio, ma attinge direttamente da quello del grossista o del produttore.
Il dropshipping non è un’invenzione recente come molti credono. Questo modello di business è nato negli Stati Uniti, dove già nel XIX secolo esisteva qualcosa di simile con il commercio per corrispondenza. In quel periodo, i cataloghi di prodotti venivano inviati ai clienti, che ordinavano per posta, e i rivenditori inoltravano questi ordini ai fornitori senza necessariamente avere magazzini pieni.
Tuttavia, è solo negli anni ’90 che il dropshipping ha iniziato a prendere forma come lo conosciamo oggi. In quegli anni, alcuni piccoli rivenditori di elettronica iniziarono a vendere i propri prodotti attraverso i cataloghi dei produttori, senza dover gestire il magazzino. Con la diffusione di Internet e l’esplosione dell’e-commerce, questo modello ha trovato terreno fertile per crescere.
La vera svolta è arrivata con l’avvento di piattaforme come eBay, che hanno permesso ai venditori di raggiungere clienti in tutto il mondo senza necessità di negozi fisici. Successivamente, con l’introduzione di piattaforme specializzate come Shopify, il dropshipping è diventato accessibile anche ai piccoli imprenditori. Nel 2019, il fatturato generato dalle vendite di e-commerce al dettaglio è stato di 3,53 trilioni di dollari, di cui il 33% realizzato proprio con il dropshipping.
Differenze tra dropshipping ed e-commerce tradizionale
La principale differenza tra il dropshipping e l’e-commerce tradizionale risiede nella gestione dell’inventario.
Nell’e-commerce classico, il venditore acquista, gestisce e spedisce personalmente i prodotti dal proprio magazzino. Al contrario, nel dropshipping il venditore non gestisce mai fisicamente la merce.
Altre differenze significative includono:
- margini di profitto: nell’e-commerce tradizionale, i margini possono essere sostanziali poiché si acquista all’ingrosso con la flessibilità di impostare i prezzi al dettaglio. Nel dropshipping, invece, i margini sono generalmente inferiori perché i fornitori trattengono una parte significativa;
- controllo qualità: chi gestisce un e-commerce tradizionale ha maggiore controllo sulla qualità del prodotto, potendo ispezionare l’inventario prima della vendita. Nel dropshipping questo controllo è limitato, poiché si dipende dai fornitori;
- personalizzazione: l’e-commerce classico permette di personalizzare il packaging e includere inserti personalizzati. Nel dropshipping, i prodotti arrivano spesso in confezioni generiche o predefinite dal fornitore;
- scalabilità: un’attività dropshipping offre un modello più flessibile per la scalabilità, non richiedendo l’acquisto anticipato di inventario, mentre l’e-commerce tradizionale richiede investimenti maggiori per crescere.
I tre attori principali: cliente, venditore e fornitore
Il modello di business del dropshipping vede coinvolti tre soggetti fondamentali, ognuno con un ruolo ben definito.
- Il cliente: è l’acquirente finale che ordina i prodotti online. Non è a conoscenza del modello dropshipping, poiché elabora il suo ordine solo attraverso il negozio online e riceve la merce direttamente dal fornitore.
- Il venditore (o dropshipper): è colui che gestisce il negozio online, pubblicizza i prodotti e riceve gli ordini. Si occupa principalmente del marketing, della gestione degli ordini e dell’assistenza clienti. Dopo aver ricevuto l’ordine e il pagamento dal cliente, lo trasmette al fornitore tenendo per sé una percentuale come commissione.
- Il fornitore: può essere un grossista o un produttore che detiene fisicamente i prodotti nel proprio magazzino. Si occupa della fornitura dei prodotti, dell’imballaggio e della loro spedizione direttamente al cliente finale. La confezione porta generalmente il marchio del venditore, rendendo invisibile al cliente finale l’esistenza del fornitore.
Questo sistema di vendita permette a ciascun attore di concentrarsi sulle proprie competenze specifiche, creando una sinergia che ottimizza il processo di vendita online.
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Come funziona il dropshipping nella pratica
Nella pratica quotidiana, il dropshipping si distingue per la sua semplicità operativa. Questo modello di business permette ai venditori di concentrarsi sulla promozione e sulla vendita, delegando gli aspetti logistici ai fornitori. Vediamo insieme come funziona concretamente questo processo.
Il processo di vendita passo dopo passo
Il ciclo di vendita in dropshipping segue un percorso ben definito che coinvolge tre attori principali. Inizia quando un cliente effettua un acquisto sul negozio online del venditore. A questo punto si attiva una sequenza ordinata di eventi.
- Il cliente visita l’e-commerce e finalizza l’ordine, pagando direttamente al venditore (dropshipper).
- Il venditore riceve la notifica dell’ordine tramite il suo software di e-commerce.
- Il venditore inoltra l’ordine al fornitore, trasmettendo tutte le informazioni necessarie.
- Il fornitore prepara il prodotto, lo imballa e lo spedisce direttamente al cliente finale.
- Il fornitore comunica al venditore il numero di tracciamento della spedizione.
- Il venditore inoltra al cliente il numero di tracciamento per seguire la consegna.
Durante tutto questo processo, il venditore non tocca mai fisicamente il prodotto, ma si occupa esclusivamente della gestione commerciale e della comunicazione con il cliente. Il margine di guadagno è rappresentato dalla differenza tra il prezzo di vendita al cliente e il costo del prodotto pagato al fornitore.
Gestione degli ordini e comunicazione con i fornitori
Una gestione efficiente degli ordini è fondamentale per il successo di un’attività di dropshipping. Esistono principalmente due approcci:
- gestione manuale: adatta per chi inizia con volumi ridotti, consiste nell’inoltrare manualmente ogni ordine al fornitore. Tuttavia, questa modalità diventa insostenibile all’aumentare degli ordini.
- gestione automatizzata: utilizzando software e piattaforme specializzate, è possibile automatizzare l’intero processo. Questi strumenti permettono di:
- sincronizzare l’inventario con quello del fornitore;
- inoltrare automaticamente gli ordini;
- monitorare lo stato di ogni spedizione;
- aggiornare i clienti in tempo reale.
La comunicazione con i fornitori rappresenta un aspetto cruciale. Un dropshipper di successo stabilisce canali di comunicazione chiari e diretti, utilizzando strumenti come Skype o WhatsApp per risolvere rapidamente eventuali problemi. La qualità della comunicazione influisce direttamente sulla puntualità delle consegne e sulla soddisfazione dei clienti.
Tempi di consegna e aspettative del cliente
I tempi di consegna rappresentano una delle sfide principali del dropshipping, soprattutto quando si collabora con fornitori internazionali. Mediamente, le spedizioni da fornitori cinesi richiedono 20-30 giorni, mentre quelle europee o americane sono decisamente più rapide.
Per gestire efficacemente le aspettative dei clienti è essenziale:
- essere trasparenti: indicare chiaramente i tempi di consegna previsti in più punti del sito (pagina prodotto, FAQ, conferma d’ordine);
- offrire tracciabilità: fornire sistemi di tracciamento che permettano al cliente di seguire il proprio ordine;
- comunicare proattivamente: Informare tempestivamente in caso di ritardi o problemi.
Secondo alcuni studi, fino all’85% degli acquirenti online preferirebbe un venditore che offre spedizioni più veloci. Per questo motivo, molti dropshipper scelgono fornitori con magazzini più vicini al mercato di riferimento, nonostante i prezzi leggermente più alti.
Un servizio clienti eccellente può compensare eventuali ritardi nelle consegne. Rispondendo prontamente alle richieste e fornendo informazioni accurate e tempestive, è possibile trasformare anche le situazioni critiche in opportunità per fidelizzare il cliente.
In caso di gravi ritardi, offrire proattivamente sconti o compensazioni può ridurre significativamente i reclami e mantenere alta la soddisfazione del cliente, elemento fondamentale per il successo a lungo termine di un’attività di dropshipping.
I vantaggi del dropshipping per chi inizia
Avviare un business online può sembrare scoraggiante, ma il dropshipping offre vantaggi significativi che lo rendono particolarmente attraente per i nuovi imprenditori. Esaminiamo i principali benefici che spiegano perché questo modello è diventato così popolare tra chi desidera entrare nel mondo dell’e-commerce.
Investimento iniziale ridotto
- Uno dei vantaggi più evidenti del dropshipping è l’accessibilità economica. Avviare un’attività di questo tipo richiede un investimento iniziale notevolmente inferiore rispetto a un e-commerce tradizionale o a un negozio fisico. I costi si concentrano principalmente sulla creazione del sito web e sul marketing, eliminando le spese legate all’acquisto di merce.
In media, è possibile avviare un’attività di dropshipping con un budget che varia dai 500€ ai 15.000€, decisamente meno rispetto ad altre forme di commercio. Alcuni riescono persino a iniziare con appena 50-100€, limitandosi all’essenziale come l’hosting e un dominio.
Nessuna gestione del magazzino
Il dropshipping elimina completamente gli oneri legati alla gestione fisica dei prodotti. Infatti, non dovrai preoccuparti di:
- acquistare e stoccare l’inventario;
- trovare e pagare uno spazio di magazzino;
- gestire l’imballaggio e le spedizioni;
- monitorare le giacenze e rifornire lo stock.
Questo vantaggio non è solo economico ma anche pratico: i costi fissi legati al magazzino vengono eliminati, permettendoti di concentrarti sugli aspetti più strategici della tua attività.
Flessibilità operativa e scalabilità
- La natura del dropshipping offre una notevole flessibilità operativa. È possibile gestire un’attività di questo tipo da qualsiasi luogo dotato di connessione internet, creando una libertà geografica che pochi altri modelli di business possono vantare.
- Inoltre, la scalabilità è un punto di forza considerevole. Senza i vincoli logistici tipici del commercio tradizionale, puoi ampliare facilmente il tuo catalogo e aumentare le vendite senza investimenti proporzionali in infrastrutture. Questa caratteristica consente di testare rapidamente diversi prodotti o mercati internazionali, modificando agilmente la strategia commerciale.
Ampia gamma di prodotti offerti
- Grazie al dropshipping, i rivenditori possono offrire una vasta varietà di prodotti senza preoccuparsi dello spazio di stoccaggio. Questo permette di diversificare l’offerta e rispondere prontamente ai cambiamenti del mercato. La possibilità di aggiungere o rimuovere articoli dal negozio online in qualsiasi momento consente una rapida adattabilità alle tendenze e alle richieste dei clienti. Un dropshipper può quindi esplorare diverse nicchie di mercato prima di specializzarsi, riducendo significativamente il rischio di rimanere con prodotti invenduti.
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Sfide e svantaggi da considerare
Nonostante i numerosi vantaggi, il dropshipping presenta alcune sfide significative che richiedono attenzione prima di avviare questo tipo di attività. Conoscere gli svantaggi è fondamentale per preparare strategie efficaci che permettano di superarli.
Margini di profitto limitati
- Una delle criticità principali del dropshipping riguarda i margini di guadagno. I dropshipper pagano spesso un sovrapprezzo per ottenere l’inventario dai fornitori, con margini che generalmente oscillano tra il 5% e il 30%. Di conseguenza, per generare un reddito significativo, è necessario puntare su un elevato volume di vendite.
Nel settore dell’e-commerce tradizionale, un buon margine si aggira intorno al 25-30%, mentre nel dropshipping questo valore è spesso inferiore. Infatti, poiché i prodotti vengono acquistati singolarmente dai fornitori anziché all’ingrosso, il costo per unità risulta più alto, riducendo il potenziale di guadagno su ogni vendita.
Dipendenza dai fornitori
- Nel modello dropshipping, il venditore dipende completamente dai fornitori per la qualità dei prodotti, i tempi di consegna e l’efficienza delle spedizioni. Questo comporta una mancanza di controllo diretto sulla filiera di approvvigionamento che può generare criticità. Ad esempio, se un fornitore spedisce articoli difettosi o non rispetta i tempi di consegna promessi, è il venditore a subire le conseguenze in termini di reputazione. Pertanto, selezionare partner affidabili diventa un fattore determinante per il successo dell’attività.
Alta competitività del mercato
La facilità di avvio e i bassi costi iniziali rendono il dropshipping un modello estremamente competitivo, soprattutto nelle nicchie più popolari. Questa competizione si manifesta in diversi modi:
- molti venditori offrono prodotti identici provenienti dagli stessi fornitori;
- le guerre di prezzo sono frequenti e riducono ulteriormente i margini;
- le aziende più grandi possono permettersi markup inferiori.
Per distinguersi in questo contesto, è necessario sviluppare strategie di differenziazione che vadano oltre il semplice prezzo.
Gestione dei resi e del servizio clienti
- La gestione dei resi rappresenta una sfida significativa nel dropshipping. Quando un cliente desidera restituire un prodotto, il processo diventa complesso poiché il venditore non gestisce fisicamente la merce.
- Il servizio clienti assume quindi un’importanza cruciale. Uno studio ha rivelato che oltre il 50% dei consumatori europei controlla sempre la politica di reso prima di decidere un acquisto online. Inoltre, nel dropshipping, il venditore deve coordinarsi con i fornitori per risolvere problemi, causando potenziali ritardi nella comunicazione.
Come avviare un business di dropshipping in Italia
Decidere di entrare nel mondo del dropshipping in Italia richiede alcuni passaggi fondamentali che vanno dall’adempimento dei requisiti legali fino alle prime strategie di marketing. Vediamo come trasformare questa opportunità in un business concreto.
Requisiti legali e fiscali
Per avviare un’attività di dropshipping in Italia è indispensabile seguire precise normative fiscali. Innanzitutto, è necessario aprire una Partita IVA con il codice ATECO 47.91.10 «Commercio al dettaglio di prodotti via internet». Successivamente, occorre completare diversi adempimenti.
- Iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio.
- Iscrizione alla Cassa Artigiani e Commercianti dell’INPS (con contributi annuali di circa 4.500€).
- Presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune di riferimento.
- Emissione regolare di fatture per ogni vendita.
È possibile scegliere tra regime ordinario, semplificato o forfettario, ma quest’ultimo, pur avendo una tassazione ridotta, non permette di dedurre analiticamente i costi sostenuti.
Scelta della piattaforma e-commerce
La selezione della piattaforma giusta rappresenta un passo cruciale. Tra le più utilizzate troviamo Shopify, che domina il settore grazie alla sua interfaccia intuitiva e alle potenti integrazioni, risultando ideale sia per principianti che per esperti. Altre opzioni valide includono:
- WooCommerce: perfetto per chi utilizza già WordPress, offre massimo controllo e personalizzazione;
- Oberlo: specificamente progettato per lavorare con AliExpress;
- SaleHoo: si distingue per il suo servizio di directory di fornitori affidabili;
- Spocket: ideale per chi cerca fornitori europei e americani con tempi di spedizione ridotti.
Trovare fornitori affidabili
La scelta dei fornitori è determinante per il successo. Questi partner dovrebbero garantire:
- tempi di spedizione rapidi e informazioni di tracciamento puntuali;
- catalogo ampio con descrizioni dettagliate e foto di alta qualità;
- conformità alle normative italiane ed europee sui prodotti;
- politiche di reso chiare e gestibili.
È fondamentale verificare che i fornitori non abbiano un ordine minimo da garantire, altrimenti si tratterebbe di vendita all’ingrosso. Inoltre, valutare la posizione del magazzino del fornitore può fare la differenza per garantire consegne rapide ai clienti italiani.
Strategie di prezzo efficaci
Nel dropshipping, la strategia di prezzo deve bilanciare competitività e redditività. Il margine di profitto normale varia dal 20% al 50%, a seconda della nicchia e della concorrenza.
Tra le strategie più efficaci:
- prezzo basato sui costi: aggiungendo una percentuale fissa di ricarico sul costo del prodotto;
- prezzo orientato al mercato: basandosi sul prezzo di mercato corrente;
- prezzo psicologico: utilizzando tecniche come il prezzo a 9,99€ invece di 10€.
Prime campagne di marketing
Per lanciare il business occorre attrarre visitatori qualificati. Le strategie iniziali più efficaci comprendono alcuni dei capostipiti del marketing.
- Ottimizzazione SEO del sito per comparire nei risultati di ricerca.
- Campagne sui social media, particolarmente efficaci su Facebook e Instagram.
- Email marketing per fidelizzare i primi clienti.
- Retargeting per riconquistare i visitatori che non hanno completato l’acquisto.
Ricorda che un servizio clienti eccellente è fondamentale per distinguersi dalla concorrenza e costruire una reputazione solida nel tempo.
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