Euforia sui mercati oggi: ottimismo dagli Usa per 2 motivi

Violetta Silvestri

02/06/2023

Ci sono almeno 2 motivi di ottimismo tra gli investitori oggi e tutti provengono dagli Usa: perché i mercati sono euforici e cosa sta per accadere con le decisioni Fed e il tema debito Usa?

Euforia sui mercati oggi: ottimismo dagli Usa per 2 motivi

Mercati euforici oggi sulla scia di alcune importanti notizie che lasciano presagire scenari più ottimistici per la finanza globale.

Le azioni asiatiche sono balzate e stanno per chiudere una seduta con evidenti guadagni, spinte dalle crescenti aspettative che la Federal Reserve potrebbe rimanere ferma sui tassi e dopo che il Senato degli Stati Uniti ha approvato una legge che alza il tetto del debito del governo di $31,4 trilioni, evitando un default catastrofico.

Il più ampio indice MSCI di azioni dell’Asia-Pacifico al di fuori del Giappone è ​​salito del 2%, sulla buona strada per il suo più grande guadagno percentuale di un giorno dall’inizio di gennaio. Le azioni sono salite anche in Giappone, Australia e Cina continentale, mentre i futures statunitensi sono aumentati dopo i rally dell’S&P 500 e del Nasdaq 100 di giovedì. Un salto dei giganti della tecnologia ha alimentato le mosse a Wall Street in vista dei dati sull’occupazione che dovrebbero mostrare un rallentamento.

L’indice Hang Seng di Hong Kong è salito di oltre il 4%, allontanando il benchmark dal sentiment ribassista in seguito alle preoccupazioni sulla crescita cinese.

L’attenzione ora è tutta rivolta ai dati sul lavoro Usa in uscita oggi che daranno indicazioni più precise sulle mosse della Fed, vera protagonista dei mercati - come la Bce per l’Europa - dopo la soluzione dello stallo debito statunitense.

I mercati festeggiano: il default Usa non ci sarà

Il primo motivo di entusiasmo sui mercati oggi è l’approvazione della legge che sancisce l’innalzamento del tetto al debito Usa. Questo significa che il Congresso ha scongiurato l’insolvenza.

Il Senato ha dato il via libera a una legislazione per sospendere il limite del debito degli Stati Uniti e imporre restrizioni alla spesa pubblica fino alle elezioni del 2024, ponendo fine a un dramma che minacciava una crisi finanziaria globale.

La misura ora passa al presidente Joe Biden, che ha forgiato l’accordo con il presidente della Camera Kevin McCarthy e prevede di firmarlo pochi giorni prima dell’incombente default degli Stati Uniti. Il voto 63-36 sul disegno di legge è stato sostenuto dai moderati di entrambi i partiti, molti dei quali hanno espresso i loro dubbi su parti dell’accordo, ma erano convinti che non valesse la pena rischiare il caos con un default.

La Fed sta per mettere in pausa i rialzi tassi?

La Federal Reserve è adesso l’osservata speciale dei mercati in attesa della prossima riunione del 13-14 giugno.

L’aumento della propensione al rischio sta indicando nuove aspettative sulla politica monetaria della Fed, con gli operatori che hanno costantemente ridotto le loro scommesse sul fatto che la banca centrale aumentasse nuovamente i tassi di interesse questo mese.

I mercati stanno ora scontando una probabilità del 20% che la banca centrale aumenti di 25 punti base (pb) rispetto a una probabilità del 50% una settimana prima, secondo lo strumento CME FedWatch.

I dati durante la notte hanno mostrato che il numero di americani che hanno presentato nuove richieste di indennità di disoccupazione è aumentato modestamente la scorsa settimana e che i datori di lavoro privati ​​hanno assunto più lavoratori del previsto a maggio, indicando la continua rigidità del mercato del lavoro.

“L’attenzione del mercato si sta spostando sul fronte economico e sulla decisione della Fed sui tassi ora”, ha affermato Tina Teng, analista di mercato presso CMC Markets.

I riflettori saranno puntati sul rapporto sulla disoccupazione di maggio, che uscirà oggi alle 14.30 ore italiane. I dati aiuteranno a determinare se la Fed manterrà i suoi aggressivi aumenti dei tassi.

I commenti più soft dei funzionari durante la settimana hanno contribuito a incoraggiare le speranze di pausa della Fed, con il presidente della Federal Reserve di Filadelfia Patrick Harker che ha affermato che i banchieri centrali statunitensi non dovrebbero alzare i tassi alla loro prossima riunione.

“È ora di premere almeno il pulsante di arresto per un incontro e vedere come va”, ha detto Harker.

Secondo alcuni analisti il sentimento prevalente ora è che ci sarà una pausa a giugno e questo ha aiutato i mercati.

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