Dopo l’inflazione europea è il turno di Powell. Dopo il suo discorso il dollaro si deprezza.
Ieri era il turno del dato sull’inflazione europea e i mercati hanno ben reagito con la vendita dei dollari. I cambi hanno raggiunto livelli interessanti, come nel caso di EurUsd che ha prima toccato l’1,03 per poi sfiorare l’1,0280. Il cambio UsdJpy è andato a target nel movimento di breve, sfiorando i 140, precisamente a 139,90, ma alle 19:30, durante il discorso di Jerome Powell circa il contenimento dell’inflazione in Usa, abbiamo visto un mercato fortemente propenso a vendere dollari e abbiamo assistito a fortissime accelerazioni del mercato azionario e valutario.
EurUsd torna con forza sopra 1,04, GbpUsd va oltre 1,21 mentre UsdJpy rompe con forza i minimi settimanali e va a toccare i 135,80, livelli a dir poco fondamentali nel lungo periodo. Ora i mercati attendono due dati importanti, sia per oggi che per domani, ossia i dati circa il mercato del lavoro Usa, con le richieste continue di sussidi di disoccupazione oggi, e i Non Farm Payrolls domani. Attendiamoci molta volatilità e cambi di direzione repentini
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I movimenti dei cambi principali dopo Powell
Powell ha parlato ieri della politica monetaria della Fed circa i possibili movimenti dei tassi di interesse mandando un segnale importante quanto scontato.
Powell ha dichiarato la Fed deve proseguire in questo sentiero di contenimento dell’inflazione per mezzo dell’aumento dei tassi di interesse ma ha anche specificato che il loro ritmo di rialzo sarà più contenuto.
Già dalla prossima riunione di dicembre della Fed potremmo aspettarci un rialzo dei tassi inferiore ai 75 punti base, questo perché si trovano già a livelli molto alti, di conseguenza si riduce lo spazio per far salire i tassi e le future manovre della Federal Reserve saranno più blande rispetto a quanto visto finora.
Questa eventualità era stata già messa in preventivo da molti operatori ed era possibile verificarlo dal sito del Cme, dove una stragrande maggioranza di operatori si aspettava già da diverse settimane un possibile rialzo dei tassi nella riunione di dicembre di 50 punti base e non di 75 come è stato finora. In sostanza, Powell non ha detto nulla di nuovo, ha anzi confermato quanto gli operatori professionali del Cme si aspettavano oramai da qualche settimana.
In questo contesto di mercato, durante la serata di ieri, ci sono stati forti acquisti sul mercato azionario e sul mercato valutario. Il mercato ha comprato EurUsd, GbpUsd, venduto UsdJpy e portato ad accelerazioni rialziste anche gli indici azionari che si trovano ora su livelli poco sostenibili su base settimanale.
Anche sui cambi si vedono dei livelli tecnicamente validi nel lungo periodo che dovrebbero fare da resistenza (nel caso di EurUsd e GbpUsd) e da supporto (UsdJpy). La situazione è da monitorare attentamente in quanto sia oggi che domani ci saranno dei dati che potranno risultare dei veri e propri market mover, in quanto coinvolgono direttamente il mercato del lavoro Usa.
Cosa aspettarsi dal Forex
Come detto nelle precedenti analisi, i mercati si trovano su dei livelli importantissimi di lungo periodo. Ripetiamo quindi che EurUsd si trova all’interno di un’area di resistenza che fa riferimento ai minimi storici del 2015 e del 2017 tra 1,0360-1,0530 mentre GbpUsd si trova tra 1,20-1,2160, anch’essi minimi storici che possiamo trovare sui grafici mensili.
Attenzione massima su UsdJpy, che non presenta supporti e resistenze di lungo periodo, bensì si trova su un’area di ex resistenza mensile che fa riferimento ai livelli che abbiamo visto tra giungo e agosto di quest’anno. L’area è importante anche in termini di ampiezza, difatti comprende i livelli tra 136 e 139.
Proprio nella notte di oggi, il mercato ha rotto al ribasso questi livelli e ora si trova al di sopra dei 136. Il tutto prenderà forma quando usciranno, tra oggi e domani, dei dati market mover che potrebbero ribaltare la situazione e invertire i trend attuali. Ne consegue che le majors contro il dollaro potrebbero scendere (EurUsd e GbpUsd) con UsdJpy che potrebbe salire, in sostanza potrebbero esserci degli acquisti sul dollaro derivanti principalmente da motivazioni tecniche.
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