Furto d’identità digitale, cosa fare e come difendersi

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27 Gennaio 2025 - 13:24

Il furto di identità è un reato sempre più diffuso, soprattutto online: ecco di cosa si tratta, quali sono le normative vigenti e come difendersi efficacemente.

Furto d’identità digitale, cosa fare e come difendersi

Il furto di identità digitale è un fenomeno purtroppo molto diffuso dei nostri tempi, favorito dall’utilizzo massiccio dei social network e della sempre maggiore importanza che i profili ricoprono nelle attività su internet, anche in termini monetari. Di fatto, per chi naviga su internet il furto d’identità rappresenta una delle minacce più gravi per individui e aziende, complice l’aumento esponenziale delle transazioni online e della condivisione di dati personali.

Secondo recenti ricerche di settore, si stima che il furto d’identità colpisca oltre il 10% degli utenti web ogni anno, con danni economici globali superiori ai 50 miliardi di dollari. Il cybercrimine si evolve rapidamente, sfruttando vulnerabilità tecnologiche e lacune nella consapevolezza degli utenti.

Cerchiamo di capire meglio cos’è il furto d’identità e le tipologie di frode possibili, senza dimenticare la legislazione vigente e le migliori pratiche per proteggersi da questa insidiosa minaccia.

Cosa si intende per furto d’identità?

Per prima cosa, facciamo diamo una definizione di furto d’identità, con focus sul reato telematico.

Il furto d’identità digitale è un reato informatico che consiste nell’appropriazione indebita delle informazioni personali altrui per scopi illeciti, come frodi finanziarie, acquisizione di credito o accesso non autorizzato a servizi online, senza dimenticare casistiche come diffamazioni e minacce.

I dati sottratti includono spesso:

Ai giorni nostri, gli attacchi informatici si sono ulteriormente raffinati grazie all’uso di tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale (IA). Gli attacchi di phishing, ad esempio, sfruttano chatbot in grado di simulare interazioni umane realistiche, aumentando il tasso di successo. Un altro dato preoccupante riguarda il dark web, dove informazioni personali rubate vengono vendute per pochi euro, rendendo il furto d’identità un business estremamente redditizio per i criminali informatici.

Secondo il rapporto 2025 della Cybersecurity & Infrastructure Security Agency (CISA), oltre 4,5 miliardi di dati personali sono stati esposti a causa di violazioni nel solo ultimo anno. In Italia, l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali ha segnalato un aumento del 25% delle denunce di furto d’identità rispetto al 2024. Questo trend sottolinea l’importanza di comprendere il fenomeno e adottare misure preventive efficaci.

Tipi di furti d’identità digitale: conoscere per prevenire

Per prevenire efficacemente il furto d’identità, è fondamentale conoscere le principali tipologie di questo reato. Ad oggi, le varianti più comuni includono le seguenti.

Phishing e Spear Phishing

  • Il phishing tradizionale è un metodo in cui i criminali inviano email o messaggi fraudolenti fingendosi enti legittimi (banche, aziende, istituzioni) per indurre le vittime a fornire dati sensibili. Lo spear phishing, invece, è una versione più mirata, dove l’attaccante personalizza il messaggio sulla base di informazioni specifiche della vittima, aumentando la credibilità.

Furto di credenziali attraverso malware

  • Software malevoli come keylogger o trojan infettano i dispositivi degli utenti, registrando tutto ciò che viene digitato, incluse password e numeri di conto bancario. Questi malware spesso si diffondono tramite download non sicuri o allegati email compromessi.

Sim Swap

  • In questa tecnica, i criminali convincono l’operatore telefonico della vittima a trasferire il numero di telefono su una nuova SIM controllata dagli attaccanti. Una volta ottenuto il controllo del numero, possono bypassare l’autenticazione a due fattori e accedere ai conti online della vittima.

Identity Theft nei social media

  • I social network rappresentano un terreno fertile per il furto d’identità. I criminali possono creare profili falsi utilizzando le informazioni pubbliche degli utenti, come foto e dati personali, per truffare amici o familiari della vittima.

Account Takeover (ATO)

  • Gli attacchi ATO prevedono l’accesso non autorizzato a un account digitale esistente (email, e-commerce, servizi finanziari). Ciò è spesso reso possibile da password deboli o da credenziali compromesse in precedenti violazioni.

Frodi di identità nelle transazioni finanziarie

  • I dati personali sottratti vengono utilizzati per aprire conti bancari, richiedere prestiti o effettuare acquisti online. Questa tipologia è particolarmente pericolosa per le implicazioni economiche dirette.

Furto d’identità sui social network: ecco come funziona

Il furto di identità è molto diffuso soprattutto sui social network, questo grazie alla facilità con la quale è possibile reperire foto altrui e aprire un nuovo account con nome e cognome falsi. Nonostante Facebook stia affinando i metodi per scoraggiare questa pratica, ci sono ancora molti - troppi - casi di furto d’identità, ovvero di persone che utilizzano foto e contatti altrui.

Questi profili fake vengono usati per gli scopi più disparati: il più comune è quello di spiare qualcuno senza essere scoperti ma nel peggiore dei casi servono a commettere altri reati; ad esempio, possono essere un mezzo per pedofili per adescare le vittime o per commentare in maniera offensiva o discriminatoria foto e post altrui (è il caso ad esempio del cyberbullismo).

Ma cosa fare in caso se ci si imbatte in situazioni di questo tipo? Innanzitutto, il fatto deve essere segnalato immediatamente a Facebook, tramite la sezione “segnala abusi”, che provvederà a segnalare l’account e bloccarlo. Per il resto, si seguono le disposizioni di legge che vedremo più avanti.

Furto d’identità digitale, ecco cosa dice la legge

Il furto d’identità è considerato un reato grave in Italia e viene regolamentato dal Codice Penale e dalle normative sulla protezione dei dati personali che si sono susseguite (e aggiornate) nel corso degli anni.

Codice Penale

Partiamo dal presupposto che il furto d’identità non solo è una pratica eticamente scorretta, ma è un vero e proprio reato. Tuttavia, il Codice penale vigente non vi dedica un articolo ad hoc, ma esso è ricavabile da diversi dettati normativi. Le ipotesi in cui il furto d’identità può rientrare sono:

Nella prima ipotesi accade che una persona si sostituisce a un’altra illegittimamente e di nascosto con il fine di indurre gli altri in errore e quindi ricavarne un vantaggio personale, non necessariamente economico. Per questa condotta la pena è la reclusione in carcere fino a un anno.

Nella seconda ipotesi, invece, il furto d’identità dell’utente è un’aggravante al reato di frode informatica. Il colpevole rischia la reclusione da due a sei anni e la multa da 600 euro a 3.000 euro.

GDPR (General Data Protection Regulation) e leggi sulla cybersecurity

Leggi specifiche sulla cybersecurity

  • Il Decreto Legislativo 65/2018, che recepisce la direttiva NIS (Network and Information Security), impone alle infrastrutture critiche di adottare misure per prevenire e gestire incidenti di sicurezza informatica, inclusi i furti d’identità.

In caso di violazione dei dati, le aziende sono obbligate a notificare l’incidente entro 72 ore alle autorità competenti e, se necessario, agli utenti coinvolti.

Cosa fare in caso di furto d’identità digitale

Quando ci si accorge di aver subito un furto dei propri dati è importante correre ai ripari immediatamente. Il «Cosa fare» dipende dalla tipologia di danno subito: se si tratta del furto delle credenziali bancarie sarà necessario chiamare l’istituto e far bloccare immediatamente la carta di credito; se è stato aperto un profilo fake a nostro nome bisognerà segnalare il fatto tramite le impostazioni del social network e chiedere il profilo venga immediatamente bloccato.

Se si sospetta di essere vittime di un furto d’identità digitale con particolare focus ai dati finanziari e bancari, è essenziale agire prontamente seguendo dei passi fondamentali.

  1. Bloccare gli account compromessi: accedi immediatamente agli account sospetti e modifica le password. Se non riesci ad accedere, utilizza le procedure di recupero password offerte dal servizio.
  2. Contattare la propria banca: avvisa la banca o l’istituto di credito del potenziale furto. Richiedi il blocco delle carte e monitora le transazioni per individuare eventuali operazioni sospette.
  3. Verificare le transazioni online: esamina con attenzione gli estratti conto bancari e i movimenti su piattaforme di e-commerce per identificare eventuali acquisti non autorizzati.
  4. Utilizzare strumenti di monitoraggio del credito: iscriviti a servizi di monitoraggio del credito per essere avvisato in caso di variazioni insolite nei tuoi dati finanziari.
  5. Segnalare e denunciare l’accaduto alle autorità: denuncia l’incidente alla Polizia Postale (o all’autorità competente). Questo corpo infatti è specializzato nei crimini informatici e dopo la denuncia farà partire l’iter investigativo necessario a scovare il o i colpevoli.
  6. Controllare il dark web: utilizza strumenti come «Have I Been Pwned» o servizi specifici per verificare se le tue informazioni personali sono state esposte sul dark web.

Come difendersi dai furti d’identità digitale

Dopo tutto ciò che abbiamo visto, appare impossibile scongiurare del tutto il pericolo di un furto d’identità; tuttavia, ci sono degli accorgimenti che possono ridurre le possibilità che ciò accada. Infatti, la prevenzione rimane il miglior strumento per contrastare il furto d’identità digitale.

A titolo non esaustivo, ecco alcuni consigli utili per proteggere i dati personali ed evitare che qualcuno se ne impossessi.

  • Scegliere password non banali con lettere minuscole, maiuscole, numeri e simboli e aggiornarle periodicamente, per ogni account in possesso. Usa un gestore di password per generare e memorizzare credenziali sicure.
  • Abilitare l’autenticazione a due fattori (2FA): la 2FA aggiunge un ulteriore livello di sicurezza, richiedendo un secondo elemento di verifica, come un codice inviato via SMS o generato da un’app.
  • Aggiornare regolarmente software e dispositivi: mantieni aggiornati sistemi operativi, browser e antivirus per proteggerti da vulnerabilità note.
  • Fare attenzione ad aprire email sospette: evita di cliccare su link o scaricare allegati da mittenti sconosciuti. Verifica sempre l’autenticità del mittente.
  • In ogni caso, non comunicare i propri dati personali, credenziali del conto via email, password e pin. Soprattutto sui social e su altre piattaforme pubbliche.
  • Monitorare regolarmente i propri account: controlla frequentemente i movimenti bancari e le attività sui tuoi account per individuare tempestivamente eventuali anomalie.
  • Investire in strumenti di sicurezza avanzati: considera l’utilizzo di VPN, firewall e software di protezione avanzata per aumentare la sicurezza delle tue connessioni online.

Nel 2025, la sicurezza digitale non è più un optional, ma una necessità. Implementare queste strategie può fare la differenza tra essere protetti e diventare delle vittime del cybercrimine.

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