Ex UE nel Regno Unito i consumatori preferiscono la cinese BYD a Tesla. Non solo il movimento MEGA di Musk non ha incantato l’Europa. KO le vendite di auto.
Contrariamente a quanto ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha negato le ingerenze politiche di Elon Musk, difendendo a spada tratta il tycoon e chiamando in causa, piuttosto, George Soros, i consumatori europei avrebbero deciso a quanto pare di manifestare tutta la loro contrarietà alle varie picconate - con cui l’uomo più ricco del mondo ha attaccato l’Europa -, non tanto con le parole, ma con i fatti.
Ovvero, decidendo di boicottare le vendite delle auto Tesla, la Big Tech USA fondata e gestita da Musk.
È l’ipotesi su cui stanno riflettendo alcuni osservatori di mercato, dopo la notizia del crollo delle vendite di veicoli Tesla avvenuto in Europa nel mese di gennaio.
Vendite veicoli Tesla dimezzate in Europa, consumatori UE insofferenti verso Elon Musk?
Stando a quanto emerge dagli ultimi dati, a gennaio le vendite di auto Tesla in Europa si sono quasi dimezzate, a conferma probabilmente di un’insofferenza crescente dei consumatori nei confronti di Elon Musk, entrato più volte a gamba tesa nelle questioni politiche del continente.
Come quando ha sponsorizzato in più di una occasione il partito di estrema destra tedesco AfD - che, dopo le elezioni tedesche di domenica scorsa 23 febbraio 2025, è diventato il secondo in Germania, postando più volte le dichiarazioni della leader Alice Weidel, di cui ha tessuto più volte le lodi.
O come quando, riguardo all’Italia nello specifico, ha attaccato più volte i giudici, colpevoli a suo avviso di avere ostacolato le politiche italiane sull’immigrazione lanciate dal governo Meloni.
Elon Musk e il movimento MEGA per l’Europa
Grande protagonista ormai dell’arena politica made in USA, in quanto braccio destro del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Elon Musk ha rilasciato più volte commenti di vario tipo sull’Europa, fino a sobillare gli animi dei suoi fan più appassionati lanciando un vero e proprio movimento: MEGA, acronimo di Make Europe Great Again.
Non più solo uno slogan o un appello che Elon Musk ha lanciato dal suo megafono X ex Twitter, ma un acronimo diventato strategia evidentemente politica, che ha preso ispirazione dallo slogan MAGA (Make America Great Again) con cui Donald Trump è riuscito a convincere gli americani a votarlo di nuovo.
Detto questo, a fronte di questa schiera compatta di fan che vede in Musk il paladino della libertà - va detto più che di espressione, piuttosto di dire tutto e di più contro il suo odiato establishment senza remore di nessun tipo - in Europa evidentemente è cresciuto anche un fronte di cittadini anti-Elon che, secondo quanto ha fatto notare un articolo del Guardian, ha deciso di esprimere il proprio dissenso verso le ingerenze politiche dell’imprenditore, decidendo di resistere alla tentazione di acquistare le auto prodotte da Tesla, il gigante delle auto elettriche fondato e gestito dal miliardario.
Tesla, vendite in Europa crollano del 45% a gennaio
A parlare i numeri delle vendite di veicoli Tesla in Europa: dai dati dell’ACEA (Associazione dei produttori di automobili in Europa) è emerso che, nel gennaio del 2025, le vendite di veicoli Tesla in Europa si sono quasi dimezzate; solo 9.945 sono state infatti le auto Tesla vendute in Unione europea, in UK e nella regione EFTA il mese scorso, una quantità crollata di ben il 45% rispetto alle 18.161 auto vendute esattamente l’anno precedente, nel gennaio del 2024.
Il tonfo è ancora più evidente se si considera che, nel complesso, in tutto il Continente le vendite di nuove auto elettriche sono aumentate del 34%, a 124.341 unità, conquistando una quota di mercato pari al 15%.
Guardando all’intero mercato dell’auto UE, sempre stando ai dati di ACEA, le immatricolazioni di tutti i tipi di veicoli, dunque non solo di auto elettriche, sono scese del 2,6%, accusando le flessioni che hanno interessato i mercati più importanti: quelli esattamente della Francia (-6,2%), dell’Italia (-5,8%) e della Germania (-2,8%). In controtendenza la Spagna, che ha assistito a una crescita delle immatricolazioni pari a +5,3%.
Vendite Tesla, tonfo in Germania e in Francia, ai minimi degli ultimi anni
Tornando al caso Tesla, a gennaio le immatricolazioni dei suoi veicoli in Germania sono state di appena 1.277 unità, quantità minima dal luglio del 2021, mentre in Francia il crollo nello stesso mese è stato pari a -63%, il più pesante dall’agosto del 2022.
Nel Regno Unito che, ricordiamo, non fa parte dell’UE, le immatricolazioni di Tesla sono state inferioririspetto a quelle della cinese BYD per la prima volta nella storia, scendendo di quasi l’8% in un mercato delle auto elettriche, quello appunto UK, che ha assistito a una crescita del 42% nello stesso arco temporale.
Occhio intanto alle azioni Tesla (TSLA) che, pur oscillando a livelli ancora superiori del 31% dalle elezioni presidenziali USA del 5 novembre 2024, sono scivolate dall’inizio del 2025 del 18%, confermandosi le peggiori del club delle Magnifiche 7. Il sodalizio tra Elon Musk e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump farà davvero lievitare i vari business del tycoon o sarà il colpo di grazia per gli affari dell’imprenditore forse più amato e allo stesso tempo più odiato degli ultimi anni?
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