Non si ferma la guerra tra Israele e Hamas con l’esercito di Tel Aviv che è entrato nella striscia di Gaza: la mappa del conflitto e il bilancio totale dei morti e dei feriti israeliani e palestinesi.
La mappa della guerra in Israele e il bilancio dei morti e dei feriti - sia israeliani sia palestinesi - di questo conflitto scatenato da Hamas che rischia di allargarsi anche a Libano e Iran, infiammando così un Medio Oriente dove da anni si combatte in Siria e Yemen.
I fatti sono tristemente noti. Sabato 7 ottobre Hamas, in maniera improvvisa e inaspettata anche per un servizio segreto solitamente impeccabile come il Mossad, ha dato il via all’operazione Alluvione al-Aqsa lanciando circa 3.000 razzi verso Israele e penetrando nel territorio israeliano, facendo stragi come nel caso del Nova Music Festival, occupando diversi kibbutz e catturando molti prigionieri.
Per tutta risposta Israele ha dichiarato lo stato di guerra iniziando a bombardare massicciamente la striscia di Gaza e il Sud del Libano, dopo che i combattenti Hezbollah hanno sparato dei colpi di mortaio verso lo Stato ebraico.
Pochi giorni dopo Israele ha annunciato di aver ripreso il controllo di tutto il suo territorio, ammassando truppe lungo il confine della striscia di Gaza con l’invasione via terra che è in corso da diversi giorni.
Stando a quanto riportato dall’esercito israeliano, le truppe di Tel Aviv adesso controllerebbero la zona Nord della striscia di Gaza, ma sia Israele sia Hamas ha dichiarato che si tratterà di una guerra molto lunga.
Cerchiamo di capire allora come si sta sviluppando la guerra Israele-Hamas, aiutandoci con delle mappe delle zone interessate dai combattimenti e provando a fare un bilancio - drammaticamente provvisorio - dei morti e dei feriti.
leggi anche
Chi ha ragione tra Israele e Palestina: e perché questa domanda non risolverà il conflitto
La mappa della guerra Israele-Hamas
Alle ore 6.30 del mattino di sabato 7 ottobre, nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario della guerra dello Yom Kippur, i miliziani di Hamas hanno colpito Israele con una autentica pioggia di razzi con le sirene che hanno suonato fino a Tel Aviv.
In contemporanea, dalla striscia di Gaza è partita una offensiva via terra che ha travolto le postazioni difensive dell’esercito israeliano, in quei giorni concentrato soprattutto nel Nord del Paese nelle vicinanze del confine con il Libano, con i miliziani che hanno attaccato kibbutz e cittadine facendo numerosi morti e prendendo molte persone in ostaggio.
Nel mirino di Hamas è finito anche il Nova Music Festival, con l’attacco probabilmente pianificato che ha investito centinaia di partecipanti al rave e anche in questo caso il bilancio di morti, feriti e ostaggi, sarebbe molto pesante.
Colpito a freddo, Israele ha reagito dichiarando lo stato di guerra e, dopo aver evacuato la popolazione presente nelle zone dell’attacco di Hamas, ha iniziato a bombardare pesantemente la striscia di Gaza.
L’esercito israeliano ha riconquistato tutte le postazioni inizialmente perdute, dando il via poi a una invasione via terra nella striscia di Gaza con 100.000 uomini che sono stati schierati per questa operazione.
Nel frattempo circa 1,5 milioni di civili, su una popolazione totale di 2,5 milioni, avrebbero lasciato il Nord della striscia di Gaza come intimato dall’esercito israeliano trovando rifugio nei campi profughi allestiti a Sud.
Israele oltre ad Hamas deve fronteggiare a Nord anche gli attacchi degli Hezbollah, anche se il Partito di Dio ancora non è sceso in guerra con lo Stato ebraico che deve fare i conti anche con i miliziani operanti in Siria.
Nel frattempo gli Stati Uniti hanno ammassato nel Mediterraneo e nelle loro basi in Medio Oriente un numero record di mezzi e uomini, colpendo con alcuni suoi jet delle postazioni di miliziani dispiegate in Siria.
Una presenza quella americana che ha rafforzato i timori di una sorta di guerra mondiale in Medio Oriente, con gli Usa che starebbero marcando stretto l’Iran oltre che Hezbollah.
Israele e Palestina: il numero dei morti
Al momento non è semplice dare un conto esatto del numero dei morti e dei feriti della guerra tra Israele e Hamas. A differenza del conflitto in Ucraina dove sulle perdite c’è il massimo riserbo da parte di Mosca e Kiev, i bollettini comunque vengono diramati puntualmente ma il numero dei dispersi è ancora molto alto.
Questo è bilancio dei morti e dei feriti in Israele e in Palestina comunicato mercoledì 8 novembre dall’emittente Al Jazeera.
Israele
- Morti: almeno 1.405
- Feriti: almeno 5.600
Gaza
- Morti: almeno 10.569
- Feriti: almeno 26.475
Cisgiordania
- Morti: almeno 164
- Feriti: almeno 2.100
Numeri questi che sarebbero però molto parziali, con le stime che parlano di oltre 4.300 bambini e 2.800 donne uccise a Gaza da quando è scoppiata la guerra.
Imprecisato anche il numero degli ostaggi - le ultime voci parlano di 200 persone tra civili e ufficiali israeliani anche di alto rango - ancora nelle mani di Hamas e tra di loro ci sarebbero anche due italiani.
© RIPRODUZIONE RISERVATA