I mercati oggi ripartono da 3 temi caldi: dall’accordo per il tetto al debito Usa fino alle nuove stime sulle mosse Fed e ai dati macro cinesi. Perché c’è un cauto ottimismo nelle Borse.
Mercati azionari asiatici positivi oggi, spinti verso un cauto ottimismo da almeno 3 temi cruciali per gli investitori.
Le Borse in Asia stanno per chiudere la sessione all’insegna di guadagni, mentre i futures sulle azioni Usa oscillano e scambiano misti, a testimonianza di buone notizie in arrivo che però non offrono ancora un sentiment di fiducia verso gli asset rischiosi davvero duraturo.
Dalle nuove scommesse sulla prossima mossa Fed - in questo momento il tema più atteso dai mercati - fino all’approvazione bipartisan dell’accordo Usa sul tetto al debito - che scongiura il default - e a nuovi dati macro cinesi, la giornata si presenta ricca di spunti per i mercati.
Sullo sfondo, c’è anche la pubblicazione dei verbali Bce sulla riunione scorsa, mentre si fanno più pressanti le scommesse su un percorso più morbido dell’Eurotower nei confronti dei rialzi dei tassi. I temi chiave di oggi sono 3: cosa osservano gli investitori.
1. default Usa scongiurato? Camera approva l’accordo sul debito
La Camera Usa ha approvato la legislazione sul limite del debito forgiata dal presidente Joe Biden e dal presidente Kevin McCarthy che impone restrizioni alla spesa pubblica e scongiura un default che sarebbe catastrofico.
Il Senato degli Stati Uniti deve ora votare il disegno di legge entro questa settimana prima che il presidente Joe Biden possa trasformarlo in legge. Si prevede che il governo raggiungerà il limite di prestito lunedì 5 giugno, scongiurando la mancanza di liquidità.
Il tetto al debito è quindi sospeso fino al 2025 e il disegno di legge limita le spese che non rientrano nella difesa, amplia i requisiti di lavoro per alcuni destinatari di buoni alimentari e recupera alcuni fondi di soccorso Covid-19, tra le altre disposizioni politiche.
I limiti di spesa nell’accordo possono avere un grande impatto sugli individui, in particolare sui giovani laureati che dovranno riprendere i pagamenti dei prestiti da studenti e alcuni americani a basso reddito colpiti da restrizioni sui benefici o tagli ai servizi. Tuttavia, gli economisti di Morgan Stanley stimano che l’intero pacchetto avrà un «impatto trascurabile» sull’economia complessiva degli Stati Uniti, probabilmente frenando la crescita il prossimo anno di un paio di decimi di punto percentuale.
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2. Fari accesi sulla Fed
Il quadro contrastante per i futures Usa suggerisce che gli investitori stanno prestando maggiore attenzione alle ultime dichiarazioni dei funzionari della Fed, che hanno sostenuto la possibilità di mantenere i tassi invariati alla prossima riunione.
Il governatore della Fed Philip Jefferson ha affermato che la banca centrale è incline a mantenere i tassi di interesse fermi a giugno per valutare le prospettive economiche. Le sue osservazioni sono state riprese dal presidente della Fed di Filadelfia Patrick Harker, che ha dichiarato: “Penso che possiamo fare un salto per un incontro”.
I mercati monetari attualmente presentano circa il 38% di probabilità per un rialzo della Fed il 14 giugno, tornando indietro rispetto a circa il 70% all’inizio della giornata, dopo alcuni numeri di posti di lavoro inaspettatamente caldi.
3. Cina: ripresa o stallo?
L’attività delle fabbriche cinesi è salita al di sopra del limite di 50 che separa la crescita e la contrazione a maggio, ha mostrato giovedì un sondaggio privato.
L’indice dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero Caixin/S&P Global è salito a 50,9 a maggio, rimbalzando dalla lettura di aprile di 49,5.
Gli ultimi dati sono stati guidati dal miglioramento della produzione e della domanda, aiutando le aziende in difficoltà che sono state colpite dal crollo dei profitti.
Questi dati, però, sono in controtendenza rispetto alla lettura manifatturiera debole di ieri, che aveva innescato forti vendite proprio sui mercati. La crescita cinese arranca e mostra senali contrastanti.
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