Le soluzioni per governare l’inflazione da profitti esistono ma scatenano la reazione feroce dei proprietari del capitale.
Sia pure a denti stretti, ormai lo ammettono anche loro. I banchieri centrali riconoscono che l’attuale onda inflazionistica dipende non solo dall’aumento dell’energia ma anche dalla crescita dei profitti. La vice presidente della Federal Reserve Lael Branard ha esplicitato l’esistenza di uno stretto legame tra la crescita dei margini di profitto e la spinta sui prezzi.
E Fabio Panetta, membro del direttorio BCE, è arrivato a sostenere che l’aumento dei profitti potrebbe spiegare almeno metà dell’inflazione degli ultimi tempi.
La novità è rilevante. Basti pensare che, a meno di mutamenti del regime di mercato, la teoria macroeconomica mainstream esclude a priori l’ipotesi di inflazione da profitti: un’impossibilità dogmatica smentita dai fatti, le cui basi analitiche, non a caso, vengono da tempo criticate dai paradigmi teorici alternativi. [...]
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