Novità per chi acquista su Temu e Shein, presto potrebbe essere ridotta la soglia per i dazi doganali dalla Cina, il rischio è un considerevole aumento dei prezzi dei prodotti.
Nuova tassa in arrivo per gli acquisti online, l’Europa propone un cambio delle regole che andrà a colpire soprattutto i colossi cinesi Temu, Shein e AliExpress. Ecco le ipotesi allo studio.
Temu e Shein sono i due colossi cinesi conosciuti ormai ovunque e che spopolano anche in Italia. I prezzi bassi per i prodotti di abbigliamento, casalinghi, gadget, illuminazione, giocattoli e tanto altro, attraggono gli acquirenti anche se spesso vi sono dati poco confortanti inerenti scelte etiche come uso di materiali dannosi, oppure il trattamento dei lavoratori non sempre adeguato. Resta il fatto che i prezzi ridotti si palesano come un danno per la libera concorrenza con le aziende europee in cui vigono molti limiti per quanto riguarda tutela dei lavoratori e l’uso di materiali sicuri.
Proprio per questo l’Europa pensa di ridurre il limite per l’applicazione dei dazi doganali. Ecco le novità che presto potrebbero arrivare per chi compra su Temu e Shein.
Cambia la soglia dei dazi doganali dalla Cina per Temu e Shein
Le misure di contrasto al dominio dei colossi cinesi come Shein, Temu prendono il via da un’indagine della Commissione europea volta a valutare se rispettino le misure richieste dal Digital services act. L’altra misura allo studio è la riduzione della attuale soglia di 150 euro per l’applicazione dei dazi doganali.
Per capire la portata dobbiamo capire cosa sono i dazi doganali, si tratta di imposte che colpiscono la circolazione dei beni da uno Stato all’altro. Sono riscossi dalle autorità doganali per conto del governo allo scopo di proteggere l’economia locale. Si tratta quindi di una misura protezionistica.
La quasi totalità dei dazi doganali è a carico dell’importatore. I diritti doganali vanno in genere versati prima dello svincolo delle merci in dogana nel Paese di destinazione. Quindi viene ordinato un pacco dalla Cina, resta boccato alla frontiera fino a quando non viene versato il tributo. In genere il tributo viene pagato prima, quindi, dal venditore che, di conseguenza, si occupa di versare le somme tramite il trasportatore, diciamo che costoro sono i soggetti che materialmente pagano, ma i dazi restano a carico dell’acquirente/importatore.
Cosa cambia per chi compra su Shein, Temu ed AliExpress?
Ne consegue che per chi ordina su Shein e Temu potrebbero esservi degli aumenti di prezzo corrispondenti proprio ai diritti doganali che sono versati con aliquota fissata in base al codice armonizzato per prodotto e al Paese da cui le merci provengono. Ad esempio, per una T-shirt da donna spedita dagli Stati Uniti nel Regno Unito si applicano dazi doganali pari al 12% del prezzo.
Come detto, ora in Europa per le importazioni dalla Cina è previsto che il versamento dei dazi si applichi solo per spedizioni di importo superiore a 150 euro, ma l’idea è quella di ridurre tale aliquota al fine di proteggere il commercio interno.
All’annuncio di tale proposta non sono mancate reazioni da parte dei colossi cinesi, Temu ha dichiarato di essere aperta a qualsiasi adeguamento delle politiche europee, ma le stesse devono essere eque. AliExpress ha, invece, dichiarato di essere già a lavoro con i legislatori per “assicurarsi di essere costantemente in una posizione conforme nel mercato dell’Ue”.
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