Crescita economica, dazi e geopolitica influenzano le prospettive, mentre i rendimenti obbligazionari non riflettono pienamente il divario tra USA ed Eurozona. E l’inflazione?
Negli ultimi mesi, gli operatori dei mercati finanziari hanno osservato una crescente divergenza tra l’inflazione attesa negli Stati Uniti e nell’eurozona, raggiungendo il massimo divario degli ultimi tre anni.
Secondo i mercati dei derivati sull’inflazione, il tasso d’inflazione statunitense atteso per i prossimi due anni si attesta intorno al 2,8%, mentre quello dell’eurozona si aggira intorno all’1,9%.
Tale differenza rappresenta una discesa rispetto ai livelli attuali del 3% per gli USA e del 2,5% per l’eurozona, ma con una maggiore contrazione nell’area euro. [...]
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