Mercati azionari totalmente “dissonanti”, con gli europei che tengono i massimi mentre il Nasdaq cerca minimi.
Ieri abbiamo assistito a una vera e propria “dissonanza” con i mercati americani che suonano una musica totalmente diversa da quelli europei. Abbiamo assistito a un Nasdaq che ha caricato un movimento ribassista per tutta la mattinata di ieri per poi sfogarsi nel pomeriggio con un movimento ribassista netto, con molte soste che hanno fatto ben sperare i rialzisti che si aspettavano un rimbalzo in linea con i mercati europei.
Dax e Ftse Mib hanno tenuto i massimi e proprio stamani hanno proseguito questo trend rialzista che sembra non avere sosta, una sosta che potrebbe arrivare a breve magari in corrispondenza di un test dei massimi di Nasdaq. Questa condizione presuppone un’accelerazione al rialzo da parte del Nasdaq che potrebbe salire almeno di un altro punto percentuale dai livelli di stamani, pertanto l’apertura del cash Usa sarà cruciale per stabilire se effettivamente i mercati sono pronti a quello che potrebbe essere un ritracciamento.
La situazione attuale su Forex e azionario
Dopo le forti oscillazioni viste nella giornata di martedì a ridosso del discorso di Jerome Powell, i cambi si sono letteralmente arenati poco sopra i livelli minimi settimanali e ieri abbiamo visto pochi movimenti interessanti se non qualche accelerazione al rialzo da parte del cambio UsdJpy che si è riportato ben al di sopra di area 131.
Stamani la musica sembra cambiare con un EurUsd che prova lo sprint al rialzo così come GbpUsd, entrambi si allontanano dai minimi visti su base settimanale. Per quanto riguarda UsdJpy abbiamo visto invece di nuovo un’accelerazione al di sotto di area 131, area riassorbita poco fa. Cosa ci suggerisce la dinamica attuale? Per il momento è proprio UsdJpy il cambio che sta facendo dei movimenti interessanti, soprattutto in ottica di ipotetici breakout di minimi che abbiamo visto nelle scorse giornate in quanto, tutte le volte che il cambio è tornato sopra 131 nella speranza di un rialzo, ha comunque rallentato la sua corsa per poi ritornare a vendere nei primi livelli tecnici possibili.
Al momento su questo cambio vediamo una dinamica su base 4 ore e 7 ore che sembra volere accelerare al ribasso in cerca di livelli buoni per rimbalzare nel lungo periodo. Questi livelli potrebbero essere al di sotto dei 130, come ad esempio area 129,70 che si configura come un buon livello di supporto di medio periodo su base settimanale. Per EurUsd potrebbe essere cruciale di nuovo il test dell’area 1,08, quindi si configura una situazione di rimbalzo in piena linea con la dinamica settimanale prevista proprio a inizio settimana. Stessa cosa dicasi per GbpUsd che potrebbe di nuovo ritornare verso 1,22, in linea con quanto detto per EurUsd e UsdJpy con un deprezzamento momentaneo del dollaro per questa settimana.
La delicata questione dell’azionario
Non nascondiamo che l’andamento del mercato azionario di recente è diventato complesso, sia per l’andamento rialzista relativamente inaspettato, sia per i continui test di livelli importanti nel lungo periodo. Consideriamo il fatto che proprio stamani il Dax è entrato nell’area di cui abbiamo parlato ieri, area che rimanda ai massimi visti nel 2022 e che potrebbero essere un ottimo test per questo trend riazista che di fatto potrebbe far chiudere Q1 2023 in positivo per tutti i mercati azionari, siano essi americani o europei.
Sorprendente il Ftse Mib che brucia massimi su massimi e si trova a soli 400 punti dai massimi del 2021, poco sotto i massimi del 2022. In pratica la dinamica attuale ci suggerisce che i mercati potrebbero, da un momento all’altro fare un movimento ribassista molto forte e per certi versi anche sorprendente. In ottica intermarket abbiamo anche un mercato obbligazionario che continua a offrire rendimenti interessanti in ottica di una recessione attesa proprio dalle curve dei rendimenti invertite.
Insomma, si stanno stirando al rialzo le quotazioni del mercato azionario e ogni massimo potrebbe essere quello buono per vedere un bel movimento ribassista. Attenzione però, al momento, visto che ci troviamo ancora nel mese di febbraio, potremmo vedere dei ritracciamenti e l’inizio di una fase di strutturazione di un ribasso di lungo periodo.
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